Terni Città Futura: ”Cementificazione ex Camuzzi serve solo a ripianare bilancio Comune”

Terni Città Futura chiede di interrompere il progetto di riqualificazione dell’area ex Camuzzi presentato la scorsa settimana dal Comune di Terni. In un comunicato viene accusata l’attuale Amministrazione di continuare a cementificare la città senza una visione ma con l’unico intento di rimpinguare il bilancio con gli oneri di urbanizzazione.

Il comunicato di Terni Città Futura:

C’era un tempo in cui l’architetto Ridolfi affacciandosi dalla rupe di Marmore sognava una Terni svettante dalla mille torri, altra epoca di una città in sviluppo impetuoso, altre concezioni di consumo ed occupazione del territorio. A Terni però il tempo sembra essere passato invano, mentre oggi si parla di risparmio del suolo, di rigenerazione del tessuto edilizio, di città ecologicamente sostenibili, questa amministrazione continua a puntare sul cemento. Alla furia della cementificazione sono state già sacrificate già le colline di Toano, i rilievi di Cospea e ben 40 mila metri cubi sono stati previsti a ridosso di Villa Palma, nell’ultimo presidio naturale a ridosso della città.

Le previsioni edificatorie di questa città continuano ad essere sovradimensionate, adesso è stato pubblicizzato con enfasi un piano attuativo per l’area ex Camuzzi che prevede di recuperare un’area degradata edificando una torre direzionale di oltre 15 piani e strutture commerciali annesse per oltre 3.000 mq in un cul de sac.

Per renderci conto 3.000 mq di superficie commerciale corrispondono a ben 50 negozi tutti insieme (60mq è la media di un negozio) oppure considerando la media superficie di un supermercato (mq 250) avremo 12 supermercati tutti insieme; il colpo finale per quelle imprese commerciali che ogni giorno lottano per la loro stessa sopravvivenza e lo spreco dell’ultima occasione di vero rilancio del tessuto urbano

Ci domandiamo quali i benefici derivanti da questo intervento oltre allo scontato recupero di un area abbandonata?

Città come Vancouver che hanno puntando sulla densificazione del proprio tessuto hanno raggiunto la vetta delle classifiche sulla qualità della vita, ma qua da noi con una pianificazione approssimativa e favorendo un consumo dissennato del territorio questi interventi massicci provocano solo ingorghi di traffico e maggiore confusione e stress.

Qua da noi abbiamo circondato il centro cittadino, il nostro fiore all’occhiello come centro commerciale naturale, di presidi della grande distribuzione che hanno messo a dura prova la tenuta la rete dei piccoli commercianti. Abbiamo compresso il centro in una Ztl asfittica che non serve a rilanciare il commercio dal momento che i negozi poi si fanno aprire altrove rendendo di fatto inutile il vantaggio di poter passeggiare in un area pedonale di fatto tagliata fuori da ogni flusso di interesse.

Ci viene il forte sospetto che questi interventi servano solo a ripianare i bilanci di una amministrazione pubblica inefficiente e clientelare; che regalare capacità edificatorie fuori da ogni logica di buon amministratore serva solo ad incamerare i proventi degli oneri di urbanizzazione in barba alla qualità della vita dei cittadini. Per questo proponiamo che si blocchino questi interventi e ci sia data la possibilità, quali futuri amministratori di questa città, di pianificare una nuova Terni più vivibile dove aumenti davvero la qualità della vita non scalando fantasiose classifiche ma con la percezione quotidiana di una città che offre le migliori opportunità ai suoi cittadini.

Anche di queste tematiche inevitabilmente legate alla qualità ambientale e all’inquinamento parleremo nel nostro prossimo incontro della “Fabbrica delle Idee” Sabato 1 Marzo nella sala di Via Aminale alle ore 16.30″.

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