Terni con il Lazio, il referendum si terrà: raggiunte le 2500 firme per richiederlo

“A poco più di un mese dall’avvio della raccolta firme, il Comitato referendario per Terni con il Lazio ha raggiunto la prima fondamentale tappa del percorso previsto dalla normativa: 2.500 cittadini hanno già deciso che debbano essere i ternani e non altri a stabilire la propria collocazione territoriale”. Ad annunciarlo in un comunicato è lo stesso Comitato rendendo noto di aver raggiunto il requisito per richiedere il referendum. A metà settembre le firme saranno consegnate al Comune di Terni che entro due mesi dovrà valutarne l’ammissibilità e poi trasmettere la richiesta referandaria alla Corte di Cassazione. Il referendum che dovrà essere indetto dal sindaco, potrebbe tenersi in primavera, magari accorpato alle elezioni politiche 2013 (quelle che si terranno alla naturale scadenza dell’attuale legislatura) in modo tale da non rappresentare un costo per le casse pubbliche. Quale che sia la data, è ormai certo che i ternani saranno chiamati alle urne per scegliere se rimanere in Umbria o passare alla regione Lazio.

“Con la fine ormai prossima della Provincia di Terni – commenta il Comitato promotore – e dopo 40 anni di sperequata gestione regionale, Terni rialza la testa per decidere se allearsi con la nuova Provincia della Tuscia e della Sabina o se rimanere dentro a un assetto istituzionale dagli evidenti limiti economico-finanziari”.

Il Comitato referendario non nasconde una grande soddisfazione per “la risposta della comunità locale, avvenuta senza indugi pur in un contesto climatico ostile e in un mese non certo ideale per tali iniziative. Per Terni una prova d’orgoglio e uno scatto identitario che stanno consentendo anche una riflessione aperta sull’esperienza regionalistica umbra e, in particolare, sui riflessi fin qui registrati per la Conca ai più vari livelli”.

La raccolta firme non si fermerà: “Il Comitato referendario ora proseguirà il lavoro, ottenendo un numero aggiuntivo di adesioni, necessario al fine di mettere in sicurezza la soglia delle 2.500 firme”.

Infine il Comitato ringrazia sentitamente “le forze civiche e politiche, produttive, sindacali, i singoli cittadini che, trasversalmente, fanno acquisire a Terni un importante risultato: la possibilità di decidere autonomamente del proprio destino, senza più decisioni prese sopra la testa della comunità. Per una città delle nostre dimensioni si tratta della prima volta in Italia”.

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