Terni, critiche su Di Girolamo. Rossi: ”Triste”, M5S: ”Nega la realtà”, Udc: ”Faccia di bronzo”, FI: ”Fallimento”

1

Palazzo SpadaLa conferenza di fine anno in cui il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, ha dipinto una città in forma straordinaria sotto ogni punto di vista, ha attirato una pioggia di critiche da parte delle opposizioni. Ironia e critiche sono arrivate dalla lista civica Terni Città Futura, dal Movimento 5 Stelle, dall’Udc e da Forza Italia.

Michele Rossi di Terni Città Futura sintetizza così il messaggio del primo cittadino: “Ternani non vi preoccupate…siamo in classifica”. Un’ironia che fa riferimento alla lunghissima sequenza di graduatorie stilata dal sindaco nel corso della conferenza stampa. Per il M5S, Di Girolamo è passato dal “negazionismo ambientale” al “negazionismo della realtà” tout court. Per Enrico Melasecche dell’Udc, a fronte di tutti i trionfali numeri sbandierati, il sindaco può intestarsi un solo record: quello del numero impressionante di multe elevate per fare subdolamente cassa. Per Federico Brizi di Forza Italia, quanto descritto da Di Girolamo non corrisponde alla realtà visto che “ci ritroviamo in una città ripiegata su stessa e in particolare schiacciata da Perugia”. Tutte le forze elencano poi una serie di fallimenti dell’Amministrazione Di Girolamo.

I comunicati delle opposizioni:

Terni Città Futura. “Oltre ai tanti giornalisti che erano li per motivi professionali, due consiglieri di maggioranza (che però non hanno resistito fino alla fine!) mentre nessuna traccia di quelli di opposizione; questi gli uditori dell’ultima conferenza di fine anno dell’uscente Sindaco Di Girolamo. Una conferenza dalla quale vi assicuro sono uscito veramente provato. Ne è valsa comunque la pena esserci ed aver così ascoltato direttamente.

Più che parole tanti dati, numeri, ovvero le posizioni della nostra città in quelle classifiche così tanto care a questa amministrazione. Passaggi e ragionamenti che non sono riuscito a fare a meno di annotare sul mio taccuino. Parole sulla crisi generale, le solite già sentite “ la peggiore crisi dal ’29” , “il quadro di difficoltà economica generale”,” il taglio delle risorse ai comuni”, fino a prendersela anche con il tempo“è colpa anche degli eventi atmosferici”..e poi via via ,di classifica in classifica… “il comune più trasparente”, “il più risparmioso… abbiamo addirittura risparmiato sulla cancelleria”.. numeri dopo numeri per convincere che Terni è viva ed è addirittura migliorata.

Tra le cose fatte il servizio di Bike Sharing citato più volte (ma il Sindaco ha mai visto come è ridotto?) e poi quella TerniOn (la notte bianca) diventata addirittura riferimento per il centro Italia. A dir poco singolare che tra le cose fatte non si possa far altro che annoverare la fontana di piazza Tacito e Piazza dell’olmo (la prima non si sa se e come procederanno i lavori, per la seconda addirittura neanche sono iniziati). Poi si apre il capito Caos definito come polo dell’eccellenza culturale, con le sue ben 19 mostre.

Si cita lo “strabiliante” risultato del 3% di incremento della presenza turistica (ben altri dovrebbero essere i risultati, siamo la città della Cascata delle Marmore, del lago di Piediluco, di Carsulae, di San Valentino – quest’ultimo nemmeno nominato in due ore di conferenza!). Si parla del Piano d’ambito dei rifiuti, con la raccolta differenziata passata dal 32% al 46% (ancora molto lontano da quel 65% obiettivo lanciato nell’ultima campagna elettorale). E poi ancora altri dati e classifiche; con la convinzione esplicitamente espressa che “i dati sconfiggono le polemiche”.

Parole e numeri a cui nessuno crede, nemmeno gli assessori che gli sono accanto; espliciti in tal senso i loro visi tristi e dormienti. Ternani non vi preoccupate…siamo in classifica; tenta di rassicurare il Sindaco. Questa in sintesi la triste e noiosa conferenza stampa di un Sindaco senza entusiasmo e motivazioni; di un primo cittadino demotivato, stanco e che solo per questo farebbe bene a passare la mano (forse sincero con se stesso lo vorrebbe anche lui!).

Con l’ultima graduatoria da citare irrompe un “in politica contano i fatti”. Caro Sindaco, in politica conta di più ciò che pensano i tuoi amministrati, la percezione della gente, la loro sensibilità; è con questo che occorre confrontarsi e fare i conti…non c’è classifica che certifichi il buon amministrare più del comune sentire.

Poi le domande dei giornalisti: alla domanda sulle cose da fare in futuro, volgendo lo sguardo verso il sottoscritto, cita Villa Palma. La ciliegina sulla torta arriva sul finale, dall’Assessore alla cultura Guerra, che svegliato dalla domanda intelligente di un giornalista sul comune sentire in tema di cultura, se ne esce con un quasi giustificativo “ d’altronde Terni è una città che nasce nel ‘900”… semplicemente vergogna!

Effetto positivo di queste due ore: la tristezza iniziale si è trasformata; torno ai miei impegni più determinato e convinto. Terni merita assolutamente di più, con queste persone siamo senza speranza e senza futuro”.

Movimento 5 Stelle. “La conferenza stampa di fine anno del sindaco Di Girolamo rappresenta per il PD e la coalizione di maggioranza un punto di non ritorno sulla profonda e ormai irrecuperabile distanza fra classe politica e popolazione, un punto in cui si è passati dal negazionismo ambientale, alla negazione della realtà. Classifiche e numeri non possono nascondere ciò che è sotto gli occhi di tutti i cittadini, cioè che Terni è una città che soffre, una città che nonostante la dignità che contraddistingue da sempre i suoi cittadini, sta vivendo una serie di criticità economiche, sociali e ambientali che non possono essere liquidate con classifiche e numeri discutibili: una pratica utile solo ad allontanare gli amministratori di questa città dalla sofferenza del proprio popolo.

La grave crisi internazionale che senza dubbio ha lasciato pesanti code per il tessuto socio- economico cittadino non giustifica il fatto che Terni sia diventata in questi ultimi 5 anni la terza città dell’Umbria: una città marginale ed insignificante nella politica regionale, umiliata nelle scelte che vedono nell’asse Perugia-Foligno la vera sconfitta di una classe dirigente del PD locale, totalmente ignorata anche nelle scelte nazionali, vista la totale assenza di esponenti ternani nella nuova segreteria.

I fallimenti elencati più volte in materia di: Università, sanità, degrado urbano, infrastrutture per le aziende, pubblici trasporti svenduti, emergenze ambientali, urbanistica, commercio, gestione dei rifiuti e relative tasse, ci spingono a chiedere al sindaco uscente di chiarire se l’intenzione della conferenza stampa era quella di raccontare una barzelletta di fine anno più che fare un bilancio, una barzelletta che di questi tempi non fa più ridere.

Un medico dovrebbe sapere che per curare un paziente è necessario conoscere le sue reali condizioni di salute con una serie di analisi e studi approfonditi, non si può diagnosticare un insufficienza renale con un test di gravidanza, non è più tempo di mitigare è semplicemente ora di fare i conti con la realtà e rimboccarsi le maniche. Ed è quello che il Movimento Cinque Stelle di Terni ha già iniziato a fare”.

Udc. “La situazione generale in cui versa Terni è palpabile, su tutti i fronti, le critiche sono generalizzate dagli stessi consiglieri comunali di maggioranza ai semplici cittadini. Solo Di Girolamo asserragliato a Palazzo Spada continua a citare statistiche improbabili e fa dichiarazioni trionfalistiche. Valga per tutte la graduatoria cui fa riferimento con una certa monotonia, quella del “negazionimso” sulla criticità ambienentale, in base alla quale sostiene che l’aria che respiriamo è migliore di quella di Rimini. Non teme neanche il ridicolo. La verità è purtroppo ben altra ed i dati che stanno finalmente emergendo e che lui ha sempre cercato di minimizzare smentiscono categoricamente le povere bugie fin qui propinate da centraline obsolete, da dirigenti pubblici ben pagati ma scelti fra quelli politicizzati affinchè la pubblica opinione fosse cloroformizzata. Che abbia ereditato una situazione difficile è noto, ma da grigio funzionario di partito mai ha avuto il coraggio di dichiararlo, mai ha accolto una sola delle proposte da noi avanzate che avrebbero migliorato la situazione della città. E’ stato il sindaco dei record, questo è vero. Mai i ternani erano stati massacrati da decine di migliaia di multe con gli autovelox che hanno colpito pensionati e lavoratori che mai avevano preso una multa in vita loro. Tutto per fare cassa subdolamente. Nonostante scelte inopportune di assessori spesso incompetenti ha preferito ignorare le sollecitazioni che venivano dagli stessi banchi della maggioranza. Quali risultati poteva produrre questa compagine raffazzonata?

Dopo cinque anni di ignavia totale il sogno della Città del Cinema a Papign o è fallito completamente, la Città delle Cellule Staminali che doveva assumere 200 giovani ricercatori (sic!) è una palazzo spettrale, vuoto e senza prospettive. Terni Città Universitaria paga una subordinazione vergognosa agli interessi di Perugia e perde un pezzo dopo l’altro dopo gli enormi investimenti fatti con pesanti sacrifici. Quanto alla Sanità, al di là dei proclami, le liste di attesa sono quelle assurde di sempre con la povera gente costretta a rivolgersi agli studi privati per avere test e visite specialistiche in tempi ragionevoli. Terni in cinque anni ha perduto terreno sul fronte dei posti di lavoro, dell’impresa non assistita, delle prospettive di ripresa. Né la chimica, né la siderurgia lasciano oggi immaginare un futuro sereno ma solo tagli di centinaia e centinaia di occupati. I rapporti con la Regione sono stati di totale subordinazione, basti pensare alla vicenda drammatica dell’ATC polverizzata nell’avventura di Umbria Mobilità le cui conseguenze sono un aumento del 30% del costo del biglietto ed un taglio alle corse. Mai una sola volta il sindaco, da primo cittadino ha difeso a spada tratta la città nei confronti della Tassa Tevere Nera, una vergogna che toglie milioni di euro ogni anno a famiglie ed imprese e che a Perugia non pagano. Il Bilancio del Comune si regge su una santa barbara perché viene fatto artatamente quadrare con vendite di immobili mai avvenute, con decine di milioni di euro di multe stradali da dieci anni a questa parte mai riscosse e che il Comune mai riscuoterà oltre a cifre esorbitanti di vecchia TARSU, ICI, TOSAP, ecc. ecc. su cui si fonda un documento del tutto inaffidabile. Di Girolamo disse e ripetè, tutti lo ricordano, che non era adatto a fare il sindaco e, alla luce di questo tristissimo quinquennio, sono moltissimi a Terni coloro che su questo aspetto gli danno oggi ampiamente ragione. Ma ciò su cui è mancato di più è proprio sulla politica che avrebbe dovuto essere il suo forte. Rinnovamento? Zero! Piuttosto difesa ad oltranza dei gruppi di interessi e di potere, delle rendite di posizione che vivono ed ingrassano su una città che perde quota ogni giorno di più. Renzi, piaccia o meno, a livello nazionale sta scuotendo i sancta santorum delle vecchie logiche ma qui a Terni è stato definito dai sostenitori di Di Girolamo come il “Fonzie” della politica italiana”, il che la dice lunga sulla volontà di rinnovamento che il sindaco esprime. L’unico coraggio, al limite della temerarietà, lo sta dimostrando nel volersi ricandidare nonostante che il bilancio del quinquennio sia drammaticamente negativo. Un consiglio, visto che Terni non può permettersi un sindaco a mezzo servizio, perché non torna a fare il medico di famiglia?”.

Forza Italia. “Dalla conferenza stampa di fine anno del sindaco Leopoldo Di Girolamo emerge l’immagine di una città che non ha corrispondenza con quella che è vissuta quotidianamente dai ternani. Le classifiche nazionali citate vanno lette in maniera approfondita e comunque non possono nascondere il tema di fondo di questa città e cioè la mancanza di lavoro, in particolare quello intellettuale e giovanile, così come di una mancanza di prospettiva”.

Tutti i grandi progetti per creare lavoro ed economia promossi dalle amministrazioni di sinistra negli ultimi 15 anni sono falliti. Mi riferisco al polo universitario per il quale sono stati spesi milioni di euro nelle strutture senza far realmente attecchire l’università a Terni, al centro multimediale, agli studios di Papigno, all’Isrim, al centro di ricerche sulle biotecnologie, solo per citare i casi più gravi di occasioni sprecate”. “Una Città dove la pressione fiscale non è rimasta invariata ma fa sentire il suo peso più che mai e data da una molteplicità di “tasse” più o meno mascherate a partire dalle multe per l’autovelox, alle imposte sulla pubblicità al massimo delle aliquote, all’Imu, ai lucernari ecc.

Ci ritroviamo in una città ripiegata su stessa e in particolare schiacciata da Perugia dove continuano ad essere convogliate le risorse regionali su progetti faraonici ed inutili, ad iniziare da quelli della mobilità alternativa alla candidatura a capitale europea della cultura. A tal proposito, sentendo la conferenza stampa di ieri del sindaco viene da dire che se a Terni sono state installate le biciclette – un servizio che peraltro non funziona – Perugia ha realizzato ben due sistemi di scale mobili e un sistema di minimetro.

Dal sindaco nel bilancio sul 2013 non una parola sull’università, sul Verdi, sul futuro degli studios, sull’Usi, sulla ristrutturazione dell’ospedale, sulla Terni-Cesi. Non una parola di autonomia politica, culturale e geografica. Terni continua ad essere messa ai margine da una regione che ha riversato solo i propri fallimenti, da Umbria Mobilità, a Webred, al sistema sanitario. Terni merita altro, merita di riprendere un proprio ruolo”.

CONDIVIDI
  • andrea

    che amarezza