Terni, D’Alema: ”Di Girolamo ha gettato basi per nuova stagione di crescita”

Secondo il sindaco uscente Leopoldo Di Girolamo “in Europa così come a livello locale, la politica non può essere solo protesta. La politica è dialogo, costruzione di un progetto a partire da proposte utili. Su questo il centrosinistra, anche a Terni, dovrà continuare a fare la propria parte, distinguendosi una volta di più dal ‘crepuscolo’ berlusconiano e dall’inutile isolamento grillino”. Posizioni sostenute ieri sera durante l’incontro con Massimo D’Alema: appuntamento organizzato dal Pd di Terni al centro sociale di via Vulcano per sostenere la ricandidatura dello stesso Di Girolamo.

Leopoldo Di Girolamo ha parlato di un’Europa che “deve cambiare marcia e abbandonare la dimensione economicistica”. Passi che, una volta compiuti, “possono produrre effetti positivi a cascata, fino a raggiungere realtà locali come la nostra, in cui l’amministrazione non ha pensato solo a tamponare la crisi, ma ha lavorato per creare le condizioni migliori per ripartire”. Il candidato sindaco del centrosinistra ha sottolineato alcuni dei passi compiuti nel tempo: dalla spending review (“fatta solo con i risparmi e senza intaccare le tariffe”) alle realizzazioni (“la città della salute sta diventando realtà”), fino alla visione del futuro (“vogliamo intercettare le migliori risorse dell’area metropolitana di Roma, primo polo tecnologico nazionale”).

Poi Di Girolamo ha replicato al Movimento 5 Stelle di Terni: “Ogni tanto c’è chi torna alla carica con la storia del ‘sindaco assente’. Forse non apparirò troppo sui giornali, ma c’ero quando serviva. A Strasburgo a litigare con Almunia e la commissione europea per l’Ast, a Bruxelles per la prima mozione mai approvata su un impianto siderurgico in Europa, a prendere le manganellate per difendere il lavoro. Questo deve fare un sindaco e non blaterare solo per far vedere che esiste”.

Massimo D’Alema ha parlato dell’ultimo quinquennio, “difficile per questa città e per l’intero Paese. Ma Leo non si è limitato a resistere, ha gettato le basi per una nuova stagione di crescita. Il tempo gli darà ragione”. Poi sul contesto delle europee: “Al di fuori del Pd, nessun altro partito può restituire una prospettiva al Paese. Non la destra che ci ha portati al punto più basso di considerazione sulla scena europea e internazionale. Non i 5 Stelle che, troppo presi da proteste clamorose e conti regolati a colpi di espulsioni, non hanno saputo realizzare una sola riforma. Abbiamo bisogno di contare di più in Europa e per farlo serve una politica seria, non sterili sceneggiate”.

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