Terni, danza contemporanea: in scena ”Quartet” sabato e domenica al teatro Secci

Un doppio appuntamento a Terni con la danza contemporanea: sabato 15 e domenica 16 marzo, presso il teatro Secci, andrà in scena “Quartet” della compagnia internazionale di danza contemporanea Déjà Donné, che debutterà in prima nazionale assoluta venerdì 14 marzo al Teatro Cucinelli di Solomeo. Uno spettacolo in cui il linguaggio della danza si confronta con quello della musica, superando la tradizionale convenzione dell’accompagnamento. Un dialogo alla pari che muove da tre importanti partiture del repertorio per quartetto d’archi, intessute di rimandi reciproci: i due Quartetti composti nel 1960 da Dmitri Šostakovic (il n° 7, l’intimista op. 108 noto anche per il suo “tombeau à Nina” e il n° 8, l’op. 110, drammatica pagina di denuncia politica) e il Quartetto n° 3 di Alfred Schnittke, ultimo dei capolavori del periodo russo del compositore.

Simone Sandroni, coreografo e direttore artistico della compagnia Déjà Donné, vuole creare un rapporto dinamico tra danza e musica, anche attraverso la relazione tra musicisti e danzatori, studiando tutte le possibili connessioni e le molteplici variazioni che possono nascere lavorando con la musica dal vivo. “Lo scambio diretto tra musica e movimento come il contatto tra musicista e danzatore, creano un’atmosfera piena di energia vitale, appassionante e produttiva, necessaria e fondamentale in ogni processo creativo e contemporaneo. Vorrei ricreare con la danza quei tragitti e quei movimenti nello spazio che la musica suggerisce, senza però, esserne al servizio” (Simone Sandroni).

MUSICA – Dmitri Shostakovich e Alfred Schnittke

Shostakovich è ritenuto uno dei compositori principali e più importanti della Russia del XX secolo. I quartetti utilizzati nella produzione saranno: Quartetto n° 7 op. 108 (1960) ed il Quartetto n° 8 op. 110 (1960). Il primo è caratterizzato dall’alternarsi di momenti riflessivi e introspettivi a furiose cascate di note, a melodie quasi canzonatorie; il secondo invece dall’uso del monogramma sonoro Re Mib Do Si che deriva dalle iniziali del compositore in tedesco: Dmitri Shostakovich, e dalle struggenti, sarcastiche e a volte drammaticamente infantili melodie, affidate soprattutto al primo violino e al violoncello. Schnittke è un altro compositore russo molto vicino a Shostakovich, dalle cui opere fu molto influenzato. È l’autore del quartetto n° 3 (1983) che presenta delle esasperate escursioni dinamiche e atmosfere suggestive ed intense.

DÉJÀ DONNÉ – Fondata a Praga nel 1997, negli ultimi quindici anni la compagnia ha creato insieme ai suoi collaboratori, alcune fra le più vivaci, divertenti ed efficaci produzioni di danza accessibili ai pubblici europei e oltre, trattando temi “pesanti” con tocco leggero, carico di sincerità ed ironia. Ogni produzione di Déjà Donné, non importa di quale dimensione, si distingue per una assoluta onestà di intenti. Il suo lavoro possiede una rara profondità di sentimenti e un’indiscutibile intelligenza emotiva. In fondo, Déjà Donné si serve del movimento e dei personaggi per svelare questa enorme astrazione che è la condizione umana (Donald Hutera). La compagnia Déjà Donné è sostenuta dal ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo e dalla Regione Umbria.

SIMONE SANDRONI – Nato ad Ancona nel 1987, è uno dei membri fondatori della compagnia “Ultima Vez” a Bruxelles, con la quale collabora sino al 1992. Nel 1993 fonda la compagnia “Ernesto” a Bruxelles e debutta con il primo spettacolo. Nel 1997 fonda a Praga la compagnia Déjà Donné per cui ha creato: Déjà Donné (debutto a Gent (Belgio) nel 1997), Aria Spinta (debutto a Mulhouse (Francia) nel 1999), In Bella Copia (debutto a Lucerna (Svizzera) nel 2001), There Where We Were (debutto a Monaco (Germania) nel 2003), Piotr e le Stelle di Tut (debutto a Macerata nel 2005), My Name is King (debutto a Praga (Repubblica Ceca) nel 2006) e A Glimpse of Hope (debutto a Dusseldorf (Germania) 2008), P.S. Martina la Ragione (debutto a Cagliari nel 2010), Not Made for Flying (debutto a Terni nel 2011), Vale Tudo – Intervista a… (debutto a Perugia nel 2013), P. S. Stefano Cipiciani (debutto a Spello nel 2013) e P.S. Giorgio Donati (debutto a Spello nel 2013).

I lavori della compagnia Déjà Donné sono stati presentati in nord e sud America, in Asia e in 26 nazioni in Europa. Sandroni è regolarmente invitato a dirigere e coreografare per differenti festival, teatri, artisti indipendenti e compagnie in Belgio, Italia, USA, Canada, Svizzera, Spagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Austria, Germania e Polonia. Dirige con Déjà Donné diversi progetti formativi per giovani danzatori (Corso di formazione L’arte del performer, C.I.T. – Contemporary Interpreter Training) e per i ragazzi delle scuole elementari e medie atti a sensibilizzare ed educare al linguaggio teatrale, soprattutto a quello della danza contemporanea (R.A.P. for Children‐Culture 2000 progetto Europeo, Progetto Spettacolo Umbria 2007‐09).

QUARTETTO DI ROMA (Marco Fiorini, Biancamaria Rapaccini – violini; Carmelo Giallombardo – viola; Alessandra Montani – violoncello)

Il Quartetto di Roma è il risultato dell’esperienza cameristica e concertistica dei suoi componenti, accomunati dal desiderio di continuare la prestigiosa tradizione quartettistica italiana. Il Quartetto dedica la propria attenzione, oltre che al repertorio fondamentale per quartetto d’archi, anche a lavori meno conosciuti dell’800 e ‘900 italiano, nell’intento di riscoprire una tradizione strumentale che per troppo tempo è stata ignorata o sottovalutata. Dalla sua fondazione, avvenuta nel 1995, il quartetto si è imposto come uno dei più validi gruppi del genere perfezionandosi ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena con Piero Farulli (Quartetto Italiano) e poi con Raphael Hillyer (Julliard Quartet) e Sadao Harada (Tokyo Quartet).

L’ensemble svolge un’intensa attività concertistica che l’ha fatto apprezzare in Italia, Spagna, Olanda, Norvegia, Turchia, Estremo Oriente e soprattutto in Germania, dove suona più volte l’anno, riscuotendo sempre un grande successo di pubblico e lusinghieri giudizi della critica, concorde nell’apprezzarne la trasparenza tecnica e l’intensità espressiva. È stato ospite di prestigiose manifestazioni quali i Festival di Spoleto, Neuschwanstein, Augsburg (Germania) e Orlando (Olanda). Ha registrato per la RAI, la Radio Nazionale Spagnola e la Bayerischer Rundfunk di Monaco.

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