Terni, deroga assunzioni nelle scuole, Co.Sec: “Tempo di scelte, il comune vuole privatizzare i servizi educativi”

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“Se è vero che per chi sta affogando una boccata d’ossigeno può sembrare un obiettivo importante, è altrettanto vero che essa non rappresenta un’ancora di salvezza.”

Dopo la concessione da parte del Ministro dell’istruzione della deroga, che consente lo sblocco delle assunzioni degli insegnanti di sostegno e del personale assente per malattie brevi negli asili e nelle scuole di infanzia comunali, il clima sembra essersi rasserenato ma per il Co.Sec, non è ancora il caso di dormire tranquilli.

“E’ una deroga solo per assunzioni a tempo determinato e per il prossimo anno? – si chiede il Co.Sec. – La giostra riinizia, ma, soprattutto, risulta ormai chiaro che l’intenzione dell’Amministrazione è quella di smantellare i SEC, non solo per motivi economici ma per scelta politica: smantellare da un lato e privatizzare dall’altro.”

“In questa prospettiva – continua il comunicato – la deroga è ancora più ridimensionata. Forse qualcuno in privato si augurava che la deroga non fosse concessa, le responsabilità sarebbero cadute sul Ministero con buona pace di tutti. Così non è stato ed ora è il tempo delle scelte chiare ed univoche.”

Per il comitato da parte dell’ammistrazione comunale c’è bisogno di una serie di segnali per dimostrare il loro impegno. “Il primo è che venga dato immediatamente mandato alla Direzione servizi educativi e scolastici per assumere il personale di sostegno destinato a coprire il fabbisogno dei servizi, garantendo ai bambini e alle bambine un diritto non solo
riconosciuto dalla legge, ma dall’etica di una comunità civile…Il secondo è che subito vengano contattate le famiglie dei bambini che hanno fatto domanda “fuori tempo” per i nidi d’infanzia comunali per poterli inserire, considerando anche che diversi nidi stanno attualmente lavorando al di sotto delle proprie potenzialità.”

“Sempre che non si siano rivolte nel frattempo ai servizi privati, dato il silenzio
dell’Amministrazione seguito alla loro domanda d’iscrizione e le comprensibili esigenze e
necessità famigliari – sottolineano polemicamente dal comitato – Forse anche questo qualcuno se lo sta augurando.”

Per il comitato nulla accadrà prima del 22 Novembre, data in cui arriverò la risposta al ricorso del Comune contro il verdetto della Corte dei Conti di Perugia e nell’attesa si chiede “Cosa fa il Comune risponde o rilancia aprendo un nuovo ricorso?”

“Ci auguriamo che il buon senso vinca. Due ricorsi in poco più di un mese non sono pochi e quei soldi, visto anche le condizioni di bilancio, sarebbe meglio investirli in attività più utili per la comunità a partire dai servizi.”

“Non ci sembra – conclude il Co.Sec – che l’Amministrazione abbia delle carte in mano tali da ribaltare il dispositivo della sentenza del TAR. La volontà sarebbe solo quella di farci perdere tempo, ma purtroppo più che a noi lo farebbero perdere all’utenza.
Ma se anche questa è una delle scelte lungimiranti della nostra Amministrazione, per il
CoSec la lungimiranza è tutt’ altro.”

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