Terni, Di Girolamo attacca l’opposizione. De Luca: “Sindaco scappa da sue responsabilità”

A Terni continuano le schermaglie tra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle e questa volta a commentare la conferenza stampa M5S di ieri è direttamente il Sindaco Leopoldo Di Girolamo che non usa mezze parole per accusare i pentastellati di agire solo nel loro interesse e di lavorare per dare una “spallata” alla maggioranza, solo per ottenerne vantaggi politici e non certo per salvaguardare gli interessi dei cittadini.

Il sindaco continua sulla stessa linea, non risparmiando accuse anche ad altre “componenti di sinistra” e ribadendo come, a differenza delle opposizioni, l’operato della maggioranza ha il solo fine di salvaguardare i cittadini e le loro tasche:

“L’ossessione di porre fine a questa amministrazione non tiene in alcun conto che l’interesse della città è unico e incontrovertibile: approdare a un piano di riequilibrio dei conti dell’Ente, strumento indispensabile per evitare altre misure che porterebbero effetti pesanti sulle tasche dei cittadini. L’alternativa al Piano di riequilibrio è l’aumento delle tasse, delle tariffe, il venir meno di numerosi servizi, tagli consistenti alle retribuzioni del personale e ai pagamenti per i creditori dell’ente. Rimaniamo al governo della città esclusivamente al fine di condurre in porto il salvataggio dei conti dell’ente, mossi da questo interesse superiore, come dimostreremo facilmente una volta che sarà definito questo obiettivo. Gli interessi dei cittadini dovrebbero essere al primo posto di tutte le forze politiche. In particolare di quelle che sono nate sull’onda di un nuovo bisogno di rappresentanza dei cittadini e di quelle, come alcune componenti di sinistra che pure si sono sorprendentemente espresse in maniera negativa in questi giorni, che tradizionalmente rappresentano l’elettorato che ha meno disponibilità finanziarie, che più di ogni altro, quindi, sarebbe colpito dalla soppressione dei servizi, dall’inasprimento delle tariffe e della pressione fiscale.”

Dopo l’attacco politico, nel lungo comunicato, Di Girolamo passa anche alla spiegazione tecnica ribadendo come per la maggioranza, tutta la procedura fin qui, sia a norma di legge: “E’ tutta l’Amministrazione Comunale che ritiene che gli atti amministrativi intrapresi siano nel pieno rispetto della normativa anche per quanto riguarda il riconoscimento dei debiti fuori bilancio inseriti nel piano di riequilibrio. Dico tutta nel senso sia della sua componente politica che tecnica. Le procedure legislative di risanamento costituiscono misure eccezionali e derogatorie delle ordinarie regole di contabilità, giustificate dall’obiettivo di superare la condizione strutturale di sbilanciamento delle gestioni, non gestibili con le procedure ordinarie. Non risultano debiti fuori bilancio riconoscibili oltre a quelli già contenuti nel piano di riequilibrio finanziario, inseriti nello stesso, ma in attesa di essere riconosciuti dopo l’approvazione del piano stesso. In sostanza finora si è proceduto alla ricognizione dei debiti, il riconoscimento formale, che deve essere obbligatoriamente accompagnato da un’azione di ripiano, verrà successivamente esaminato dal consiglio comunale alla luce dell’azione di riequilibrio. Questa è la procedura prevista nella normativa, questa è la procedura indicata e sottoscritta dai tecnici dell’Ente a più livelli e a questa è doveroso attenersi”.

Alle parole del Sindaco risponde il consigliere De Luca che con una nota non più leggera contrattacca il sindaco e tutta quella che lui chiama “compagnia del dissesto”:

“Di Girolamo ha una sola ossessione: scappare dalle proprie responsabilità e far pagare a tutti i ternani i debiti della sua amministrazione e di quelle precedenti. Un’ossessione che lo rende pronto a tutto, per questo più pericoloso. La sua compagnia del dissesto pretendeva di farlo con un piano “Inattendibile, incerto, altamente improbabile, incongruo, irregolare, aleatorio”. Forse pensavano di trovare giudizi accomodanti, sorrisi e pacche sulle spalle invece hanno trovato un giudizio attendibile, certo, altamente aderente alla realtà, congruo, rispettoso delle normative giuscontabili e concreto. Ministero e Corte dei conti non si sono fatti da parte. Noi non ci siamo mai fatti da parte, a differenza di altri, e lui questo affronto no, non riesce proprio ad accettarlo. Abbiamo aspettato fino all’ultimo giorno ripetendolo continuamente per dieci mesi «Dovete riconoscere i debiti fuori bilancio! Dovete dichiarare lo squilibrio! Dovete accertare se questi debiti sono dovuti oppure no!» ma loro ci ridevano in faccia. Ora che gli intimiamo di rispettare la legge e di salvare il Comune vogliono portarlo al commissariamento. L’interpretazione dell’amministrazione è stata BOCCIATA dalla Corte dei conti, il piano di riequilibrio è stato BOCCIATO e continuare ad affermare che non esistono debiti fuori bilancio oltre a quelli del piano è un’assurdità senza alcuna attendibilità logica. Noi gli chiediamo di rispettare la legge e lui con violenza inaudita parla di spallata? Affermazioni inaccettabili dimostrazione chiara che abbiamo colpito nel segno. Nella sua ossessione la compagnia del dissesto è pronta a tutto ma credo che ormai lo abbiano capito… nessuno di noi si farà da parte”.

Intanto il 31 Luglio si avvicina, sperando che almeno in quella data capiremo qualcosa di più sul finale di questa vicenda che da ormai troppo tempo interessa la città.

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