Terni, diossine in alimenti, assessore all’Ambiente: ”Massima attenzione del Comune”

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Emilio GiachettiDopo diverse settimane dalle prime notizie sul caso di diossine ed in inquinanti in alimenti (ma Italia Nostra e WWF avevano sollevato la questione già a marzo), arriva una dichiarazione da parte del Comune di Terni.

Per far prendere posizione a palazzo Spada ci è voluta una missiva di Italia Nostra e WWF inviata via Pec a tutte le autorità, in cui viene chiesto quali iniziative siano state prese per avvertire la popolazione dei rischi legati all’inquinamento presente nell’area Sin.

A intervenire in una nota è l’assessore all’Ambiente, Emilio Giacchetti, che scrive: “Il Comune di Terni, in stretta collaborazione con Provincia e Arpa, ha sempre seguito con attenzione i fenomeni di inquinamento che interessano le matrici ambientali della Conca Ternana, compreso l’inquinamento da diossina che in una città storicamente industrializzata può determinare l’accumulo nella catena alimentare, anche se finora, ad onore del vero, mai evidenziato in termini significativi”.

Giacchetti ricorda quindi quanto emerso qualche settimana fa: “Le indagini condotte dalla Ausl2 sulle matrici alimentari avrebbero evidenziato la presenza di diossina e policloro bifenili (Pcb), oltre i limiti consentiti per il consumo umano, su alcune uova, nelle zone di Borgorivo (2 casi) e San Liberatore (1caso) e voc. Valle (1 caso). Occorre doverosamente sottolineare che i risultati ufficiali, e soprattutto le specifiche relative ai criteri di campionamento non sono ancora stati trasmessi alle istituzioni locali e che in tal senso formuleremo una richiesta urgente alla direzione della Ausl2”.

Per l’assessore “è noto a tutti che le origini delle diossine sono da ricercare in tutti i processi di combustione di sostanze clorurate (incluse le plastiche) e certamente non possono essere associate alle scorie di acciaieria, le cui temperature corrispondenti a quelle di fusione dell’acciaio, non sono compatibili con la formazione di diossine o altri composti organici clorurati. E pur vero che alcuni processi che si conducono nella Conca Ternana (coincenerimento, fusione del rottame) possono dar luogo, in linea teorica, alla formazione di diossine. La strategia adottata dal Comune per tenere sotto controllo tali emissioni può riassumersi in due punti: adozione delle migliori tecnologie di abbattimento, sin dal 2010 gli impianti industriali menzionati sono in regime di Autorizzazione integrale ambientale che garantisce le migliori prestazioni ecologiche; monitoraggio in continuo degli inquinanti emessi (compresa la diossina), da alcuni mesi i risultati possono essere consultati da tutti attraverso i punti di osservazione (i totem) grazie a un progetto realizzato tra il Comune, la Provincia e l’Arpa”.

“Resta in ogni caso – conclude Giacchetti – molto alta l’attenzione che l’Amministrazione Comunale presta sulle tematiche ambientali, ad iniziare da quelle che possono avere ripercussioni sulla salute pubblica. Per tali motivi sono già stati definiti con Provincia ed Arpa accordi specifici che, una volta acquisiti i dati ufficiali da parte della Ausl2, possono permettere di intervenire sulle eventuali origini dell’inquinamento, anche attraverso la revisione delle prescrizioni autorizzative”.

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