Terni, due fratelli albanesi spacciavano grandi quantità di cocaina: rifornivano altri pusher ternani

Potevano permettersi un elevato tenore di vita, tanto da avere armadi pieni di capi firmati e costosissimi, nonostante non avessero un posto di lavoro fisso. Due giovani fratelli albanesi, regolarmente residenti a Terni, si garantivano la bella vita spacciando grandi quantità di cocaina, rifornendo sia assuntori, sia piccoli spacciatori ternani. Lo ha appurato la polizia che, dopo due mesi di indagini, ha arrestato uno dei due mentre l’altro è tutt’ora ricercato.

Le indagini sono iniziate lo scorso gennaio. La Squadra antidroga aveva notato una particolare concentrazione di persone già note come consumatori di cocaina in via Tre Monumenti. Dopo un breve periodo di appostamenti, gli agenti hanno iniziato ad identificarli: alcuni sono risultati in possesso di piccole quantità di cocaina, entro quella consentita per uso personale, e di conseguenza sono stati segnalati come assuntori. Molti sono invece stati trovati in possesso di rilevanti quantità di droga e sono stati denunciati: in tutto dieci persone, tutti ternani, di ogni età e fascia sociale.

Controlli approfonditi e accurate indagini hanno portato ai due fratelli albanesi: erano loro i fornitori abituali della zona. Tutti gli elementi sono stati raccolti in un rapporto inviato al pm Barbara Mazzullo che ha subito richiesto al gip, Pierluigi Panariello, due misure cautelari in carcere, cioè l’arresto per i due fratelli.

Venerdì scorso è scattato il blitz nella casa dove abitano insieme. Il maggiore dei due, di 23 anni, era nell’abitazione ed è stato arrestato mentre il più piccolo, di 21 anni, non è stato trovato: a detta del fratello sarebbe andato via da Terni. Gli agenti hanno perquisito la casa non trovando droga. In compenso i poliziotti sono rimasti colpiti dagli armadi pieni di capi di abbigliamento di grandi firme, costosissimi: indumenti che non avrebbero potuto permettersi di acquistare con i piccoli e saltuari lavori che i due giovani svolgevano.

Il 23enne si trova ora nel carcere di Sabbione mentre il 21enne, tutt’ora latitante, è ricercato in tutta Italia.

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