Terni è la città più amica degli animali, spesa pubblica 10 volte maggiore della media nazionale

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caneTerni è la città italiana più amica degli animali ma è un primato che costa salato ai cittadini ternani. E’ quanto emerge dal IV rapporto nazionale di Legambiente “Animali in città”. Il sindaco Leopoldo Di Girolamo esprime soddisfazione sostenendo che la classifica sui servizi agli animali “riconosce il lavoro svolto in questi anni dall’Amministrazione comunale, in collaborazione con le altre istituzioni ad iniziare dalla Asl”.

Legambiente ha stilato la classifica sulla base dei dati inviati dai singoli Comuni capoluogo e tenendo conto di diversi parametri raggruppati in 4 macro aree: 1) Quadro delle regole, rappresentato dai regolamenti comunali e dalle ordinanze sindacali che implementano e/o rafforzano la normativa vigente e/o articolano nuove e vecchie esigenze dei cittadini in ambito comunale; 2) Risorse economiche impegnate e risultati rispetto ad alcuni degli aspetti con maggior ricaduta su cittadini e pubblica amministrazione; 3) Organizzazione delle strutture e dei servizi offerti ai cittadini; 4) Controlli, loro organizzazione ed efficacia. Il punteggio è espresso in 100esimi e soltanto due capoluoghi superano il punteggio di 50: Terni (58) e Prato (50).

Un ottimo risultato quindi: Terni è la città italiana più amica degli animali. Tutto questo ha però un prezzo per le tasche dei cittadini. In media nei capoluoghi italiani ogni cittadino paga 1,74 euro. A Terni la spesa è quasi 10 volte tanto: 10,3 euro. Insomma, ogni anno in media ogni contribuente ternano versa a palazzo Spada 10 euro destinati ai servizi per gli animali. Soltanto il Comune di Matera in proporzione spende di più (arrivando a 13,15 euro per ogni cittadino). Ad assorbire gran parte delle risorse è, in tutti i capoluoghi, la gestione dei canili (oltre l’80% del totale della spesa pubblica per gli animali).

Il sindaco Di Girolamo in una nota non menziona i costi ma scrive che questo primato in classifica è frutto di “un lavoro basato sul miglioramento delle strutture, sui regolamenti, su una cultura più complessiva di consapevole convivenza tra l’uomo e gli animali domestici. Le politiche attuate in materia di tutela hanno fornito alla cittadinanza strumenti di conoscenza sulle problematiche che scaturiscono dalla presenza di animali nel contesto urbano in modo  da prevenire l’insorgere di conflittualità e riconoscere il valore sociale del rapporto affettivo uomo-animale–ambiente. Una comunità portatrice di valori di cultura e  di civiltà si basa sui principi di rispetto e tolleranza verso tutti gli esseri viventi inclusi gli animali. Esprimo soddisfazione per i risultati ottenuti dalla città di Terni che  sono il  frutto della collaborazione fra il Comune, l’Ausl Umbria n.2, la Consulta comunale delle associazioni di protezione animale, i gestori dei canili rifugio comunali e la società civile che hanno saputo produrre modelli inediti di gestione e tutela che rappresentano strumenti di civiltà”.

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