Terni, festeggiamenti Capodanno, un ferito: bambino ha raccolto petardo inesploso. Diminuiscono botti

Meno botti per festeggiare il nuovo anno. A Terni, complice la campagna degli animalisti e soprattutto la crisi, è diminuito il numero dei fuochi artificiali accessi e sparati. Con esso, fa sapere la questura, è diminuito anche il numero dei feriti: in controtendenza con gli anni passati, ieri notte se ne è registrato soltanto uno. Si tratta di un bambino di dodici anni che ha trovato in strada un petardo inesploso e lo ha raccolto: poco dopo gli è deflagrato tra le mani. E’ dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso: ha riportato una lesione, giudicata lieve, ad un occhio.

In Italia. La polizia registra invece un bilancio gravissimo nel resto del Paese: due morti in Campania e 361 feriti in tutta Italia. Un bollettino di sangue che resta pesante anche se il numero dei feriti è in sensibile calo rispetto all’anno scorso quando durante i festeggiamenti della notte di San Silvestro si sono registrati 561 feriti. In sensibile diminuzione anche il numero dei feriti gravi con oltre 40 giorni di prognosi (si tratta di lesioni particolarmente gravi e con danni spesso permanenti) che passa dai 35 dello scorso anno a 29 nel 2013. Numeri comunque ancora assurdi se si pensa che si tratta di del bollettino di una festa.

I due morti. Le due vittime in Campania: il primo è un ristoratore di 51 anni, Pasquale Zacchia, ucciso dall’esplosione di un potente petardo che gli ha procurato gravi ferite al cranio a Pontelatone, un comune del Casertano. L’uomo stava maneggiando botti professionali quando da un mortaio sono partiti gli scoppi. Potrebbe essere stata una miccia difettosa a far esplodere velocemente la bomba che ha colpito in pieno volto Zacchia, che non ha avuto, sembra, neanche il tempo di allontanarsi. Il “botto” gli ha fracassato il cranio. La seconda vittima è Antonio Serino, un imprenditore edile di 49 anni originario di Montefusco (Avellino). L’uomo era con i familiari in una villa di San Martino Sannita (Benevento) quando un razzo partito inavvertitamente lo ha colpito al volto. È deceduto sul colpo.

Feriti e sequestri. Tra i feriti 92 minori contro i 135 dell’anno precedente, 53 con meno di 12 anni (erano 76 lo scorso anno), 39 quelli dai 13 ai 18 anni. “Un dato che merita di essere sottolineato è quello relativo alla produzione estemporanea – spiega una nota della polizia – di veri e propri prodotti esplodenti realizzati da soggetti che si improvvisano autentici “bombaroli” rendendo più difficili i controlli ed esponendo se stessi e gli altri a gravissimi pericoli. Un richiamo forte viene fatto affinché si vigili anche in queste ore per evitare che eventuali botti inesplosi, lasciati incautamente per le vie, vengano maneggiati, specie dai bambini più piccoli”.

Nonostante ciò un grande il quantitativo di botti era stato sequestrato dalla polizia durante l’attività di prevenzione nel corso della quale sono state denunciate 261 persone, sequestrate 147 lanciarazzi, 9 armi comuni da sparo, oltre 18.000 munizioni, quasi 378.000 manufatti esplodenti, 128 kg di polvere da sparo e di oltre 600 detonatori.

Perugia. A Perugia non si è registrato alcun ferito dai botti di Capodanno. Al pronto soccorso dell’ospedale di Perugia sono però giunti 24 giovani intossicati dall’alcol. Diversi minorenni e qualcuno appena maggiorenne, il 90 per cento di sesso maschile. Solo uno è stato precauzionalmente ricoverato in cardiologia, ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Gli altri sono stati dimessi dopo essere stati trattati al pronto soccorso.

Animali morti e fuggiti. Sono in diminuzione del 50% rispetto al Capodanno dell’anno scorso le segnalazioni di animali morti a seguito dei botti giunte fino a mezzogiorno di oggi al telefono amico e agli sportelli online dell’Associazione italiana in difesa degli animali e ambiente (Aidaa). Secondo una nota di Aidaa, le segnalazioni giunte riguardano 65 cani morti rispetto ai 132 dello scorso anno e 111 gatti rispetto ai 205 dello scorso anno. Complessivamente dunque gli animali morti sono 176 rispetto ai 337 dello scorso anno. Le segnalazioni provengono principalmente da Campania, Lazio, Puglia e Lombardia. Molte invece, riporta l’Aidaa, le segnalazioni che riguardano animali fuggiti e vaganti sulle strade e autostrade italiane, al momento non si hanno invece notizie di incidenti stradali causati da animali in fuga perché spaventati dai botti.

“Si tratta di un bilancio sicuramente positivo rispetto a quello dello scorso anno – rileva Lorenzo Croce presidente di Aidaa – anche se per il quadro definitivo dovremmo attendere ancora un paio di giorni quando le segnalazioni sulle nuove entrate in canile ed il numero dei cani e gatti feriti ci daranno un quadro complessivo che speriamo non si aggravi. Come per gli umani – conclude Croce – anche per gli animali le cose sono andate meglio, un po’ grazie al divieto di botti in molte località, ma anche per la maggiore sensibilizzazione verso i quattro zampe. Nei prossimi giorni manderemo al parlamento europeo oltre 15.000 firme a sostegno della nostra proposta di abolizione dei botti nelle proprietà private e nelle piazze pubbliche esclusi i giochi pirotecnici autorizzati”.

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