Terni, finta cooperativa evade 2,5 milioni ed impiega oltre 100 lavoratori in nero e irregolari

0

guardia_di_finanza_2Nei giorni scorsi la guardia di finanza ha controllato una società cooperativa di Terni di attività assistenziali a persone anziane. Dall’ispezione negli uffici, dall’esame della documentazione acquisita e dalle testimonianze di decine di lavoratrici, è emerso come vi fosse in realtà una gestione diretta di un imprenditore individuale.

Pertanto, è l’accusa delle fiamme gialle, avvalendosi di un’organizzazione apparentemente non lucrativa, l’imprenditore aveva un duplice, illegittimo, vantaggio economico e fiscale. Infatti, grazie alla totale esenzione dal pagamento delle imposte dirette e dell’IVA, poteva praticare prezzi più vantaggiosi, tali da incrementare gli affari e distorcere la concorrenza.

Le attività svolte nei confronti della società, riqualificata come impresa commerciale, hanno permesso di far emergere un’evasione delle imposte dei redditi per oltre 1,7 milioni di euro e dell’Iva per oltre 650.000 euro. Inoltre sono stati individuati 46 lavoratori completamente “in nero”, impiegati senza la preventiva instaurazione del rapporto di lavoro, e 69 lavoratori “irregolari”, inquadrati quali soci lavoratori della cooperativa ma, in realtà, qualificabili come dipendenti dell’impresa sottoposta a controllo.

Spiegano dal comando provinciale della guardia di finanza che “in tema di contrasto al sommerso da lavoro, dall’inizio dell’anno, sono stati complessivamente 137 i lavoratori “irregolari e in “nero” scoperti dai Reparti del Corpo nel territorio ternano. La lotta all’economia sommersa, nella duplice forma dell’evasione fiscale e dello sfruttamento illecito della manodopera assume, nell’ambito del ruolo di polizia economicofinanziaria della guardia di finanza, fondamentale importanza per la tutela delle imprese che operano nel rispetto della legge e che sono danneggiate dalla concorrenza sleale di chi agisce nell’illegalità”.

CONDIVIDI