Terni, frana sull’Amerina: fatte brillare cariche esplosive su costone roccioso

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frana amerina (6)Dopo la frana sull’Amerina dello scorso 11 giugno, erano subito iniziati i lavori di messa in sicurezza ad opera della Provincia di Terni. Questa mattina è stata effettuata l’operazione più spettacolare: le parti di roccia ancora instabili sul costone sono state rimosse con un’esplosione, utilizzando un sistema composto da 30 cariche esplosive da 400 grammi l’una fatte brillante progressivamente.

Le operazioni sono state eseguite poco dopo mezzogiorno ed hanno avuto una durata di circa 3 minuti. Il tratto della SR 205 che da Piazza XXI Settembre conduce alla Para e al bivio per Macchie e gli innesti lungo la strada principale sono rimasti chiusi durante le manovre di brillamento per essere subito dopo riaperti. Il disgaggio dei frammenti di roccia è proseguito manualmente fino alle 14,00, successivamente sono iniziate le operazioni di ricostituzione della rete metallica di protezione da parte di una ditta specializzata incaricata dall’amministrazione provinciale. La Provincia ha nel frattempo consegnato alla Regione il progetto per la rimozione dei massi sulla carreggiata, la messa in sicurezza del versante e il rifacimento dell’asfalto per poter riaprire la strada il più presto possibile.

A coordinare le operazioni di bonifica del costone roccioso è stato chiamato Danilo Coppe, massimo esperto italiano del settore, che ha sostenuto sia stata la tipologia di roccia una delle cause principali della frana: “Le rocce in questa zona sono internamente di una composizione in alabastro, una pietra che risente sensibilmente degli effetti del clima. Sulla parete si erano formate delle fessurazioni accentuate nel tempo dagli agenti atmosferici. Caldo, freddo, pioggia e gelo hanno determinato l’allargamento progressivo di queste fessurazioni fino a far cedere la pietra e a far staccare i massi caduti poi sulla strada”.

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