Terni, Giubileo dei lavoratori: “Voi partecipate all’opera di Dio creatore”

0

Vescovo PiemonteseIl mondo del lavoro e i suoi problemi, ma anche il messaggio Pasquale di speranza nella Resurrezione. Il Giubileo dei lavoratori, celebrato questo pomeriggio a Terni, in Cattedrale, è stato incentrato soprattutto su questi due temi, alla presenza delle associazioni dei lavoratori, in primis quelle cattoliche come le Acli, dei Maestri del lavoro e delle autorità politiche cittadine. Il ritrovo era alle 15.30 nella chiesa di San Pietro dove c’è stata la possibilità delle confessioni e di una preghiera comunitaria. Alle 17, dopo la benedizione dei ramoscelli d’Ulivo – data la coincidenza con la prima messa della Domenica delle Palme – il gruppo si è avviato in pellegrinaggio verso la Porta Santa in Cattedrale, che ha preceduto la  celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo Piemontese.

“Voi lavoratori – ha sottolineato il Vescovo nell’omelia – siete chiamati a partecipare all’opera di Dio Creatore e al messaggio Pasquale di redenzione. Vigilate sempre perchè nessuno viva in maniera disumana l’atto lavorativo”. Ha poi invitato a portare i ramoscelli d’ulivo anche sul posto di lavoro: “Siate operatori di pace – ha sottolineato – testimoni del messaggio d’amore e redenzione di Cristo”, ricordando come “la fatica, il sudore ed il successo collettivo e personale, si inseriscono appieno nel messaggio della resurrezione”.

Non è mancato un pensiero alla figura del patrono dei lavoratori, San Giuseppe Artigiano “modello di coloro che con le proprie mani si procurano da vivere” e alla maniera cristiana di vivere il lavoro, mettendo cioè al centro Dio, ma anche l’attenzione per i problemi dell’uomo, in particolare di chi più è in difficoltà: “In questa giornata speciale – ha detto monsignor Piemontese – preghiamo perchè sia sempre tutelata la dignità del lavoro; per tutti coloro che sono privi del lavoro e possano sperimentare la misericordia di Dio nell’animo e nella speranza di ripartire; per le le aziende, che riescano a superare il momento difficile e per un risveglio di tutto il mondo del lavoro dalla crisi e da questo momento difficile”.

Monsignor Piemontese ha poi ricordato i 35 anni dalla visita di Papa Giovanni Paolo II alle acciaierie di Terni, avvenuta nel 1981 e usando le sue stesse parole ha definito il lavoro “un prolungamento della famiglia”, concludendo l’omelia con la stessa preghiera che fu pronunciata dal Papa davanti ai lavoratori all’interno del sito ternano durante quella storica giornata.

CONDIVIDI