Terni, gli stipendi degli assessori. Sindaco si taglia 90% del proprio compenso

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Giunta comunale TerniIl monte stipendi della nuova Giunta comunale di Terni è sostanzialmente equivalente a quello dell’ex amministrazione targata sempre Di Girolamo. Sommando gli stipendi del sindaco e dei 9 assessori, complessivamente si arriva a quasi 28 mila euro al mese. Il primo cittadino ha inoltre confermato, ed anzi incrementato, la maxi-sforbiciata al proprio compenso: un taglio che ora è pari a circa il 90%.

Ecco tutti gli stipendi di sindaco e assessori del Comune di Terni:

Sindaco Leopoldo Di Girolamo 563,00 €
Vice Sindaco Francesca Malafoglia 4.099,64 €
Assessore Stefano Bucari 3.279,71 €
Assessore Giorgio Armillei 3.279,71 €
Assessore Francesco Andreani 2.951,74 €
Assessore Daniela Tedeschi 2.951,74 €
Assessore Carla Riccardi 1.639,85 €
Assessore Cristhia Falchetti Ballerani 2.951,74 €
Assessore Emilio Giacchetti 3.279,71 €
Assessore Vittorio Piacenti D’Ubaldi 2.951,74 €

Il sindaco Di Girolamo si era tagliato lo stipendio a partire da aprile 2012, a poco oltre metà del suo primo mandato. Una decisione assunta dopo aver maturato il vitalizio da parlamentare (che era comunque cumulabile con il compenso da sindaco, avrebbe quindi potuto percepire entrambi). Il vitalizio si dovrebbe aggirare intorno ai 3.600 euro lordi mentre l’intero stipendio da sindaco che avrebbe dovuto percepire è pari a 5.466,19 euro. Da aprile 2012 fino a giugno 2014 Di Girolamo ha percepito dal Comune di Terni 800 euro al mese che girava al Pd (il 15% delle indennità derivanti dall’incarico ricoperto, da regolamento, devono essere versati al Pd e il sindaco non aveva voluto privare il partito di questi soldi). Ora, con la nuova amministrazione, Di Girolamo ha sforbiciato ulteriormente la somma a lui destinata portandola a 563 euro.

Per quanto riguarda invece l’assessore Riccardi, il suo compenso è dimezzato poiché è un dipendente pubblico non in aspettativa. A tutti gli altri, dipendenti in aspettativa o liberi professionisti, spetta infine l’indennità piena. Lo scarto di circa 300 euro tra alcuni assessori ed altri dipende dalle auto-decurtazioni stabilite in autonomia da ognuno di loro.

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