Terni, Grillo al sindaco arrestato: “Stia con la sua famiglia”. Dal blog M5S chiede le dimissioni

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Beppe Grillo Movimento 5 StelleDopo Matteo Salvini, giunto a Terni mercoledì scorso, sull’arresto del sindaco Leopoldo Di Girolamo interviene in prima persona un altro leader di opposizione. E’ Beppe Grillo a firmare di suo pugno un intervento sul proprio blog: “Gentile sindaco, vorrei essere il più delicato possibile con lei in questo momento. Le è successa una cosa inaspettata e improvvisa. Stia con la sua famiglia, non legga giornali e non guardi i Tg: intanto non c’è nessuna notizia su di lei. Stia in casa: è sicuramente un ambiente migliore di quello che frequenta nel suo partito. Se avesse bisogno di generi di conforto il MoVimento 5 Stelle è a disposizione. Sorrida e stia sereno”.

Dallo stesso blog il Movimento 5 Stelle chiede poi le dimissioni del sindaco. Il comunicato del M5S pubblicato sul blog:

“Dopo l’interrogatorio di ieri, il sindaco di Terni rimane agli arresti domiciliari. L’altro esponente di Giunta torna libero, ma senza più possibilità di svolgere funzioni assessorili. La città intera è in ostaggio, ma il PD non vuole affatto liberarla. I cittadini devono prendersi questa responsabilità e far sentire la loro voce: noi siamo con loro: la settimana prossima andremo a manifestare davanti al municipio per chiedere al sindaco ingabbiato di dimettersi subito. Chiediamo a tutti i ternani di partecipare e di portare con loro uno smartphone per documentare l’evento: nessun telegiornale infatti ha parlato di questo scandalo che coinvolge il Pd.

Forse il partito di Renzi intende prendere a modello quel che accadde a Lodi, il cui sindaco, anch’egli Pd e arrestato, si dimise dopo ben tre mesi dai primi provvedimenti cautelari? A Terni la situazione è molto più grave: sono infatti decine le persone, i politici, i dirigenti, i funzionari del Comune sotto indagine per il caso degli appalti ‘a misura di cooperative’. La stessa vicesindaco è oggetto delle attenzioni della Procura.

Tra indagati e arrestati è però evidente l’oggettiva impossibilità di procedere di un millimetro. Eppure, tra i rantoli di un’era inevitabilmente già conclusa, i piddini umbri non si rassegnano, ma restano aggrappati a poltrone che, per lungo tempo, hanno utilizzato per fare figli e figliastri, favorire pochissimi, escludendo tutti gli altri, mentre la città andava alla deriva.

In Consiglio comunale hanno addirittura detto che, per senso di responsabilità, devono andare avanti, per garantire continuità amministrativa: ma anche no, grazie! Un sano, vero senso di responsabilità imporrebbe invece di raccattare speditamente le ultime briciole di dignità, chiedendo a capo chino scusa alla città, prima di lasciare in punta di piedi e definitivamente un’Istituzione mal gestita da anni. Come si può solo pensare di continuare bellamente ad amministrare, come nulla fosse dopo simili eventi, a maggior ragione considerando le accuse per reati assai gravi contro la Pubblica Amministrazione?

Terni merita persone capaci, oneste e libere, il cui unico interesse, oggi, sia quello di ricostruire una comunità ferita e sconvolta. Lo faremo noi: ricostruiremo sulle macerie che il Partito Democratico sta lasciando in eredità, dopo anni di malgoverno e inadeguatezza. Il PD se ne vada subito e lasci spazio all’unico scenario possibile: il Commissariamento del Comune e al più presto elezioni!”.

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