Terni, imprenditoria giovanile in calo. Il caso di un’azienda nata da iniziativa Camera commercio

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camera-di-commercio-terniIn provincia di Terni diminuisce il tasso di imprenditorialità giovanile: appena un’azienda su dieci è infatti guidata da un under 35 e il territorio si posiziona nella parte bassa della classifica nazionale. I dati sono stati diffusi oggi nel corso della prima giornata dedicata all’alternanza scuola-lavoro e alla formazione organizzata dalla Camera di commercio in occasione della Giornata della trasparenza. Nel tracollo generale, per contrasto, spicca il caso di un’azienda che ha mosso i primi passi grazie ad una iniziativa dell’ente camerale e che vedrà la luce tra pochi mesi.

Secondo l’Osservatorio nazionale sull’imprenditoria giovanile nel 2011 il contributo dei giovani al rafforzamento del sistema imprenditoriale provinciale era di 2.226 imprese. Al 31 dicembre 2012 risultano invece 2.191, il 10,5% del totale delle imprese (contro il 10,9% del sistema nazionale). I giovani sono presenti soprattutto nel settore “assicurazioni e credito” (14,5%), nel turismo (13,2%) e nelle costruzioni (13,2%).

Per quanto riguarda il 2013, il trend è quello di un ulteriore diminuzione: risulta infatti che nei primi sei mesi dell’anno si sono iscritte al Registro imprese della Camera di commercio 105 nuove imprese giovanili, ossia l’11,8% in meno rispetto allo stesso periodo del 2012.

Nel corso dell’iniziativa di oggi – alla quale hanno partecipato anche un’ottantina di studenti delle scuole superiori – sono state presentate agli istituti scolastici del territorio le iniziative che l’Ente camerale metterà in campo per le scuole. Proprio da una di queste iniziative è partito il progetto Re-colution, un’impresa nata lo scorso anno grazie a una classe quarta dell’istituto Cesi che ha immesso sul mercato diversi prodotti realizzati recuperando le cinghie di sollevamento del Tubificio, materiale di scarto nel processo produttivo.

Terminata l’esperienza di impresa simulata, gli studenti hanno annunciato oggi che intendono avviare un’impresa reale e stanno lavorando per la creazione di una srl che sarà operativa da giugno, appena cioè gli studenti avranno conseguito il diploma scolastico. L’idea è di provare ad avviare una verticalizzazione utilizzando i tubi in acciaio per realizzare principalmente oggetti di arredamento. “La scuola e il lavoro devono tornare a parlarsi, dobbiamo agganciare la filiera produttiva alla filiera formativa – ha commentato il presidente della Camera di commercio Enrico Cipiccia -, è un impegno non più rinviabile per gli attori politici e amministrativi della nostra comunità e noi siamo pronti a fare la nostra parte”.

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