Terni: inceneritore addio. L’Ati 4 ha approvato il piano d’ambito: ”Differenziata e riciclo”

Terni dice addio all’inceneritore. Ieri i sindaci dell’Ati 4 hanno approvato il piano d’ambito: la gestione dei rifiuti nel comprensorio ternano prevede un forte incremento della raccolta differenziata, il conseguente riciclo dei materiali, l’installazione di due biodigestori (uno a Terni e uno a Orvieto) e il probabile ampliamento della discarica di Orvieto cui spetteranno compensazioni economiche.

Una nota dell’Ati 4 spiega: “Le scelte vanno verso una raccolta differenziata spinta ed un maggior recupero e riciclo dei rifiuti urbani, al fine di rendere minimale lo smaltimento finale e salvaguardare la vita utile dell’attuale discarica di Orvieto con l’accortezza di monitorarne nel tempo il corretto utilizzo”. La raccolta differenziata, oggi in gran parte dei Comuni del ternano a livelli talmente bassi da risultare imbarazzanti, dovrà spingersi oltre il 65% (soglia fissata dalla legge a partire dal 2015). Sono previsti nuovi sistemi industriali per il recupero di materiali e per il trattamento dei rifiuti organici.

Un piano d’ambito che ovviamente contrasta con il piano regionale ambientale approvato nel 2009. In tale documento la Regione prevedeva che 40mila tonnellate all’anno di frazione secca fossero incenerite con un impianto già esistente nel territorio ternano: sarebbe così stato riacceso l’inceneritore Terni Ena di proprietà Acea (già in fase di revamping). Il Comitato no inceneritori, appoggiato da Rifondazione Comunista, Italia dei Valori e Sinistra Ecologia e Libertà, ha invece avuto la meglio e lo stabilimento di Maratta sarà chiuso per sempre. Ora il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, che presiede l’Ati4, invita la Regione a rivedere il piano ambientale.

Di Girolamo ha quindi rispettato l’impegno che si era assunto il 17 marzo nel corso di un incontro organizzato dal Comitato no inceneritori: in quell’occasione aveva promesso che avrebbe sottoposto all’assemblea dell’Ati4 un piano d’ambito completamente privo d’incenerimento. L’iter di approvazione definitiva prevede ancora diverse: entro il 14 agosto ci sarà la pubblicazione del documento; a quel punto ci saranno 60 giorni di tempo per presentare osservazioni. In seguito avverrà la verifica di congruità tra il piano d’ambito e il piano ambientale regionale (con quest’ultimo che dovrà quindi essere modificato). Entro la fine dell’anno sarà indetta una gara per individuare un unico soggetto gestore per tutta l’attività di raccolta e trasporto dei rifiuti sull’intero territorio Ati. L’avvio della nuova gestione è previsto per la metà del 2013.

Sembra essersi materializzato quanto paventato da molte associazioni, non solo ambientaliste, dell’orvietano che criticamente ieri mattina chiedevano: “Perché l’inceneritore a Terni no e la discarica a Orvieto sì?”. Per loro il forte incremento della raccolta differenziata rimarrà, come accaduto in passato, solo un irrealizzato buon proposito: gran parte dei rifiuti finiranno nella discarica de Le Crete, con tutte le negative conseguenze per il territorio.

Le prime reazioni alla notizia: https://www.ternioggi.it/terni-inceneritore-addio-la-soddisfazione-di-rc-idv-e-sel-la-prudenza-del-comitato

Il Comitato No Inceneritori critica fortemente il piano d’ambito: https://www.ternioggi.it/comitato-no-inceneritori-nuovo-piano-dambito-e-un-bluff-incenerimento-solo-rimandato

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