Terni, indiano trasportava oltre 700 capsule di papavero da oppio: sequestrate da finanza

Nella notte di Capodanno un cittadino indiano trasportava a Terni centinaia di capsule di papavero essiccato da cui ricavare oppio. A scoprire e sequestrare il grande carico di droga, circa un chilo, è stata la guardia di finanza.

L’uomo stava attraversando il centro della città alla guida di un furgone quando è stato fermato dai finanzieri. Il suo comportamento nervoso ha insospettito le fiamme gialle che hanno quindi deciso di perquisire il mezzo. Tra prodotti etnici, alimentari e altre mercanzie, i finanzieri hanno trovato anche 704 papaveri essiccati, suddivisi in nove sacchetti di plastica neri, a loro volta inseriti in un sacco più grande.

Inizialmente l’indiano avrebbe fatto finta di non capire poi, posto di fronte l’evidenza, ha sostenuto che le capsule fossero semplicemente fiori secchi, usati nelle comunità indiane in occasione dei funerali dei loro congiunti. Di ben altro parere i finanzieri che hanno notato come fossero privi di gambo e petali, già essiccati in capsule dalle quali è possibile estrarre un succo o lattice che provoca effetti sedativi tipici della morfina o dell’eroina. Una volta svuotato del suo liquido, poi, mantiene delle tracce di oppio e può essere masticato o polverizzato per essere fumato o utilizzato per la preparazione di “infusi”.

Secondo le fiamme gialle questo tipo di droga è tornato in commercio, in particolare fra i cittadini extracomunitari, proprio per il suo basso costo, ma non è escluso che le stesso capsule potessero essere acquistate anche da italiani.

Nel corso dell’attività di controllo per le festività di fine anno, la guardia di finanza di Terni ha eseguito anche accertamenti (oltre 50) nei confronti di esercizi commerciali per verificare il corretto rilascio di scontrini e ricevute fiscali e 48 controlli su strada (15 multe). Inoltre, in tema di lotta all’evasione fiscale, nel mirino sono finiti i redditi dei possessori di auto di grossa cilindrata: sono infatti state fermate 35 auto e controllate 61 persone nei confronti delle quali faranno seguito approfondimenti circa la congruità fra redditi dichiarati e beni posseduti.

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