Terni, inquinamento, contaminazione alimenti, Ausl: ”Nessun elemento preoccupante”

Dopo l’ultimo caso, quello delle olive contaminate da metalli pesanti emerso da un’inchiesta del Gr di Radio Rai Uno, le istituzioni replicano, assicurando che non ci sia nulla di preoccupante. Sono Ausl2, Comune e Arpa a farlo. Questa mattina in una conferenza stampa è intervento il il direttore generale dell’Ausl 2 di Terni, Sandro Fratini, il sindaco Leopoldo Di Girolamo e il direttore provinciale dell’Arpa Adriano Rossi.

Fratini ha affermato che “dal 2011 il territorio ternano è monitorato costantemente dall’Asl, attraverso prelievi di verdure, frutta e olive. In particolare l’area della discarica delle acciaierie di Terni è il luogo più controllato dell’Umbria. E non è emerso nessun elemento oggettivo preoccupante”.

In particolare Fratini ha sottolineato che i monitoraggi svolti su quattro pozzi irrigui hanno evidenziato “che l’acqua non è assolutamente contaminata”, mentre anche per gli alimenti, per i quali non esistono valori limite stabiliti legge, se non per il piombo, “non c’è alcuna situazione di rischio”. Nei prossimi giorni, verranno comunque svolti nuovi controlli nei frantoi per esaminare gli oli prodotti dalle olive coltivate nel territorio.

“Il nostro compito – ha ribadito Fratini – è quello di tutelare la salute dei cittadini, non potremmo non intervenire se venissero registrate situazioni di rischio. Pure gli studi su patologie e causa di mortalità ci lasciano tranquilli e ci rassicurano”. Secondo Fratini sarebbero stati letti male i risultati di laboratorio su cui si basa l’ultimo allarme lanciato al Gr e dalle associazioni ambientaliste. In particolare secondo Fratini, sarebbe emerso che le olive prelevate nei pressi della discarica sarebbero meno inquinate rispetto a quelle prelevate in Toscana (a Romola) in una zona in cui non c’è inquinamento industriale.

Anche il sindaco ha assicurato che “Comune, Provincia, Asl e Arpa stanno svolgendo indagini rigorose”.

Andrea Liberati, presidente di Italia Nostra Terni, nel pomeriggio replica così: “Il confronto con Romola (Firenze) dimostra che, nelle zone anche fino a tre chilometri dalla Thyssen, quanto a metalli pesanti nella polpa – essenziale per il prodotto finito – siamo sopra anche fino al doppio. Richiediamo per l’ennesima volta l’interdizione per quei terreni, stabilendo provvidenze a coltivatori e allevatori”.

QUESTI LA TABELLA RIEPILOGATIVA DEI DATI DELLE ANALISI SULLE OLIVE (cliccare sopra le tabelle):

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