Terni, inquinamento, ”siamo tutti terroristi”: su Facebook esplode protesta contro il sindaco

Bocca e naso simbolicamente coperti per proteggersi dalle polveri sottili, in mano un cartello con scritto: “#siamotuttiterroristi Di Girolamo vogliamo la verità”. L’iniziativa l’ha lanciata ieri sera il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, ed in poche ore è stata raccolta e fatta propria da deputati, senatori e decine di semplici cittadini di Terni. La campagna riguarda l’inquinamento della Conca e la contaminazione degli alimenti.

L’ORIGINE Alcuni giorni fa il sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo, è stato accusato dal Movimento 5 Stelle di essere a conoscenza già da un anno della contaminazione da diossina degli alimenti, di aver taciuto e poi di aver mentito per mesi sostenendo di non aver ricevuto i rapporti dall’Asl prima di settembre 2014. Ieri il primo cittadino ha replicato, smentendo questa ricostruzione (così facendo ha contraddetto anche quanto sostenuto ufficialmente dal direttore dell’Asl, Sandro Fratini) ed accusando il Movimento 5 Stelle e Italia Nostra di fare “terrorismo” sulla situazione ambientale e sull’inquinamento. Da qui l’iniziativa di De Luca. Il giovane consigliere pentastellato è anche lo stesso che lo scorso 20 novembre, nel corso di un’audizione in commissione comunale, aveva messo alle strette il direttore dell’Asl il quale aveva finito per ammettere che il Comune era a conoscenza dei dati sulla contaminazione già da ottobre 2013.

PARLAMENTARI E CITTADINI All’iniziativa su Facebook hanno subito partecipato altri consiglieri comunali del M5S ed alcuni attivisti dello stesso movimento, poi è stata la volta di alcuni parlamentari pentastellati come la senatrice Paola Taverna, i deputati Tiziana Ciprini e Filippo Gallinella e l’europarlamentare Laura Agea. Nelle ultime ore molti utenti del social network stanno facendo propria l’iniziativa cambiando la propria immagine del profilo con un selfie in cui mettono in primo piano il cartello #siamotuttiterroristi.

Le parole del sindaco si stanno insomma rivelando un clamoroso boomerang. D’altra parte il primo cittadino dovrebbe fare attenzione alla scelta dei vocaboli. Dovrebbe sapere che il terrorismo uccide… come l’inquinamento. A Terni, tra il 2003 e il 2010, i veleni immessi nell’ambiente hanno ucciso 265 persone (è scritto nero su bianco nella terza parte del rapporto Sentieri). E allora – ammesso che per un sindaco sia opportuno bollare alcuni concittadini come “terroristi” – Di Girolamo dovrebbe riservare un simile appellativo per chi ha lucrato a scapito della salute dei cittadini e per chi ha permesso che questo avvenisse.

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