Terni, la Coldiretti: “Ovini sbranati e allevamenti sotto attacco: serve un tavolo”

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Massimo Manni Coldiretti TerniLa Coldiretti della provincia di Terni lancia un grido d’allarme. La causa scatenante è l’uccisione di otto ovini, sei pecore e due agnelli nei pressi di un’azienda agricola a Giove (dove già erano stata denunciata l’assenza di altri sei agnelli mentre altrettante erano rimaste ferite). Attacchi che con ogni probabilità sono opera della fauna selvatica e dei lupi e che hanno anche causato cali nella produzione di latte nel resto del gregge per colpa dello stress.

Quello di Giove è soltanto l’ultimo di una serie di attacchi a pecore ed agnelli ed è per questo che Coldiretti chiama direttamente in causa l’assessorato regionale all’agricoltura,costituzione urgente di un “Tavolo di crisi” per l’emergenza danni da fauna selvatica in particolare da cinghiali, sottolineando  anche la preoccupazione per il problema lupi sul territorio: “Una situazione – spiega Massimo Manni presidente Coldiretti Terni – francamente insostenibile per gli imprenditori agricoli, ma che crea allarmismi e tensioni anche nella cittadinanza, come a suo tempo rimarcammo in un apposito incontro in prefettura. In un momento economico così complesso non è più tollerabile che il lavoro quotidiano di tanti imprenditori agricoli, possa continuare a subire pesanti perdite sul fronte dei bilanci aziendali: danni che si aggiungono ad una grande frustrazione morale, visto il protrarsi di una problematica annosa che sembra lontano dal trovare una soluzione. Si tratta ormai di una questione che riguarda l’intera comunità e non solo l’economia del settore primario, e che comporta, tra l’altro il rischio di un progressivo abbandono delle campagne e di quelle zone montane dove l’agricoltura è un fattore determinante anche per il presidio ed il mantenimento dell’assetto idrogeologico e ambientale”.

 

 

 

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