Terni, la Giunta perde pezzi: si dimette l’assessore Ballerani

L’amministrazione del Comune di Terni sempre più allo sbando. Dopo lo scandalo dei debiti milionari e il taglio della Giunta di 4 assessori, questa mattina una nuova tegola: l’assessore Cristhia Falchetti Ballerani si è dimessa. Ora la Giunta non è a norma di legge: ha troppo pochi componenti (solo 4 assessori) e non rispetta nemmeno le quote rosa.

Ballerani ha parlato di una scelta “del tutto personale, maturata nelle ore successive all’affidamento delle nuove deleghe, avvenuto domenica scorsa”. L’ormai ex assessore ha fatto riferimento proprio al recente taglio degli altri componenti della Giunta ed ha sostenuto che “l’assegnazione improvvisa ad altre, nuove e numerose deleghe in ambiti del tutto nuovi per me, ad oltre due anni di lavoro portato avanti da altri ed a soli due anni dalla fine della consiliatura, fa venire meno il senso e la motivazione che mi spinse, nel 2014, ad accettare a suo tempo l’incarico, mossa dalla volontà di mettere a disposizione la mia professionalità per contribuire alla attuazione del programma elettorale del sindaco”.

Ballerani ritiene inoltre che “la scelta di caricare oltremodo di lavoro un assessore, su materie anche lontane alle proprie specifiche competenze, porti ad un serio rischio di insuccesso con ripercussioni e danni soprattutto all’amministrazione e alla città”. Infine, in merito alla scelta del sindaco, Leopoldo Di Girolamo, di togliere l’incarico a quattro assessori tecnici per motivi di risparmio, Ballerani si è detta convinta “che amministrare al meglio il bene pubblico non possa essere assoggettato alle logiche della riduzione dei costi della politica”.

Ballerani, di professione avvocato, era entrata in giunta come assessore tecnico e solo successivamente si era iscritta al Partito democratico, nel qual continuerà “a partecipare attivamente”. Nell’ultimo rimpasto le erano state assegnate le deleghe agli Affari generali, Servizi demografici e statistici, Semplificazione amministrativa, Innovazione della pubblica amministrazione, Ict, Smart City, Cultura, Agenda urbana, Città del cinema, Commercio, Artigianato, Marketing territoriale e Fiere. Le sue deleghe verranno al momento trattenute dal sindaco, che dovrà comunque individuare un nuovo assessore donna, per garantire il numero legale minimo imposto dal Regolamento comunale e la percentuale delle quote rosa.

SINISTRA ITALIANA TERNI Il coordinamento Sinistra Italiana Terni interviene con un comunicato:

“Ma come non era stato tutto risolto? Il sindaco non diceva che ora il comune era in grado di cambiare passo?

La situazione del comune di terni, al contrario, con le dimissioni dell‘assessore Ballerani è ormai arrivata al limite del ridicolo. Se infatti appena una settimana fa il Sindaco ha provato nascondere le difficoltà in cui versa dietro la mossa ad effetto della defenestrazione di quattro assessori (tecnici) adesso il Re è nudo. E’ evidente la debolezza dell’azione messa in campo dal Sindaco per affrontare i gravi problemi della città: chiusi nel Palazzo senza costruire un piano strategico confrontandosi con la città, con una grave perdita di autonomia territoriale da parte di Terni e decidendo solo in base alle convenienze dello scontro interno al PD. E anche da questo punto di vista è evidente che si è fallito. Al di la delle motivazioni formali che dall’assessore dimissionaria è evidente infatti che queste sono frutte di guerra interna ha ormai superato i livelli di guardia. Guerra di posizione e non certo un sano confronto di idee.

Ribadiamo quindi Di fronte a tutto ciò che Sinistra Italiana si impegnerà a ricostruire un progetto di sviluppo della città che veda coinvolti tutti i cittadini”.

PRC TERNI Il Partito della Rifondazione Comunista di Terni interviene con un comunicato del segretario Lorenzo Carletti:

“Le dimissioni rassegnate dall’assessore Falchetti Ballerani certificano una volta di più la consunzione della giunta Di Girolamo.

Le motivazioni addotte dall’ormai ex assessore non nascondono affatto lo scontro politico che attraversa la giunta e la maggioranza di Palazzo Spada. Come sempre a pagarne il prezzo sarà la città: non a caso anche l’ultimo assessore tecnico rimasto ha sottolineato il mancato rispetto degli impegni programmatici espressi ed il pressappochismo con cui deleghe ed obbiettivi amministrativi sono stati redistribuiti dal sindaco nella settimana appena conclusa.

Una operazione, quella del sindaco, che a distanza di poche ore dal varo certifica la propria inconsistenza: Una giunta in pieno disfacimento che si contraddistingue per un monocolore PD inteso a ricercare un equilibrio tra le faide interne al partito di maggioranza ma estraneo alle prerogative e le emergenze di una città sfibrata dalle politiche antipopolari sin qui praticate.

Il Prc di Terni rilancia l’appello per la costruzione del più ampio fronte sociale e politico, che mobiliti le migliori risorse per costruire una alternativa di qualità a questa pallida maggioranza politica, un cambiamento al “paludismo amministrativo e progettuale” del Partito Democratico”.

MELASECCHE Il comunicato del consigliere comunale di I love Terni, Enrico Melasecche:

“Uno dei cinque superassessori politici di questa giunta blindatissima se ne va, pochi giorni dopo la conferenza stampa del sindaco che tentava di coprire, con la solita faccia per tutte le occasioni, una situazione talmente drammatica che ricorda forse quella del ’93 che aprì porte e finestre alla primavera liberal-democratica di Ciaurro. Non è bastata la conferenza stampa di ieri sulla manciata di milioni che fra qualche anno potrebbero venire a Terni, probabilmente per gli amici degli amici del sindaco che, non per nulla, ha tenuto stretta, strettissima, fra una ricetta di aspirine ed una di antibiotici, la delega allo sviluppo economico.

Per decenza deve solo dimettersi alla svelta per consentire ad un prefetto indicato dal governo di fare quattro conti e tirar fuori quei debiti che ha lui fin qui creato e nascosto ma soprattutto per consentire ai ternani, in primavera, di scegliere chi li governerà nei prossimi cinque anni di non facile ricostruzione. Tronca prendeva già le misure sotto Palazzo Spada pochi giorni fa…vatti a fidare degli amici di partito”.

IL SINDACO Il sindaco Leopoldo Di Girolamo interviene con un comunicato:

“Ho momentaneamente assunto le deleghe lasciate da Cristihia Falchetti Ballerani, si tratta comunque di una soluzione temporanea. Nei prossimi giorni nominerò un nuovo assessore e vedremo una assegnazione delle deleghe in base a competenze e attività da svolgere. In queste ore l’Amministrazione Comunale è molto concentrata sulle numerose e vitali questioni amministrative aperte: stiamo lavorando anche oggi sul Piano di riequilibrio finanziario, sull’Area di crisi complessa una opportunità storica per questo territorio, il Patto di sviluppo territoriale con la Regione. Strumenti concreti per dare un futuro di qualità alla nostra città. Il lavoro va avanti su tutti i fronti, compreso quelle delle opere pubbliche: domani sera ci sarà l’illuminazione della nuova passerella che attraversa la stazione ferroviaria, un’opera che intendiamo mettere a disposizione della città dal mese di novembre.

Colgo l’occasione per ringraziare di cuore l’assessore Falchetti Ballerani per l’ottimo lavoro portato avanti in questi due anni, con risultati importanti raggiunti, in particolare sul fronte del riordino della macchina amministrativa, operazione indispensabile per assicurare alla città una pubblica amministrazione comunale efficiente”.

LEGA NORD TERNI Il comunicato della Lega Nord di Terni:

“‘Ritengo che questa scelta di caricare oltremodo di lavoro un assessore, su materie anche lontane alle proprie specifiche competenze, porti a un serio rischio di insuccesso con ripercussioni e danni soprattutto all’amministrazione e alla città’: se queste parole uscissero dalla bocca di un esponente della Lega Nord, si potrebbe pensare che si tratti solo di polemica politica. Tuttavia, essendo parole dell’ormai ex assessore Falchetti Ballerani, viene da pensare che, dietro a tutto quello che sta accadendo a Palazzo Spada, ci sia effettivamente qualcosa di serio.

Dopo i tagli ai quattro assessori che lo stesso Di Girolamo aveva scelto in quanto “espressione civica e segno di rinnovamento per la città”, la giunta di centrosinistra perde un altro pezzo. Con la scusa del risparmio sui costi della politica, il sindaco ha commesso l’errore di caricare di competenze gli assessori rimasti, mettendo in difficoltà la sua stessa squadra. Un difensore può fare un gol ogni tanto, ma non sarà mai un attaccante. Una metafora calcistica per dire che nessuno è esperto in tutte le materie ed è per questo motivo che servono professionalità, soprattutto in una fase delicata come quella che sta attraversando Terni e in modo particolare in relazione alle deleghe importanti che erano in mano agli assessori uscenti. L’aspetto culturale e quello del commercio sono ambiti difficili in cui operare, ma anche determinanti per il futuro della città e se non si hanno le competenze, allora la cura rischia di essere peggiore della malattia. Tagli, svendite, nessun investimento: magari potremmo anche ripianare il debito, ma alla fine di tutto ci ritroveremo con una città spenta, vuota, inerme.

La Ballerani ha dimostrato onestà intellettuale e, seppure distanti dalla sua visione politica, siamo d’accordo sul fatto che il sindaco Di Girolamo ha commesso un grave errore. Non continui a farne altri, faccia la cosa giusta: si dimetta”.

M5S TERNI Il comunicato dei consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle:

“Mentre la Giunta comunale si SBrega e inesorabilmente perde un pezzo fondamentale, di fatto palesando l’illegittimità della stessa rispetto a quanto affermato nello statuto comunale (art.42 comma 2), Sindaco e assessore al Bilancio continuano la propria azione di accanimento contro la città. Il M5S diffida pertanto la Giunta a disporre ulteriori atti finché non venga ripristinato il numero legale degli assessori indicato nello Statuto comunale.

La città ha oramai perso la sua guida.

Con quale credibilità questi signori pensano di affrontare la crisi dopo che tre mesi fa – non tre anni o tre decenni – hanno votato un bilancio che, come già sottolineato dalle opposizioni, si sapeva far acqua da tutte le parti?

In meno di tre mesi – si è acclarato un potenziale disavanzo di tre milioni (uno al mese…), e solo sulle poste contabili su cui la maggioranza PD compattamente ha votato.

Molte altre cose stanno venendo a galla, il M5S è già all’opera tramite i propri staff legali che stanno rilevando ulteriori criticità non ancora emerse e che potrebbero appesantire le posizioni di chi si troverà a dover sostenere l’adeguatezza delle azioni che questa giunta ha deciso di intraprendere.

È certo che all’interno del Partito Democratico non tutti ne escono sconfitti, non tutti pagheranno il conto. Qualcuno brinda con il calice in mano con grande soddisfazione per come è riuscito ad emarginare alcuni nobili ormai decaduti di via Mazzini.

Le parole rassicuranti dell’assesore Piacenti D’Ubaldi rispetto al debito non riescono a convincere  e tranquillizzare neanche i membri della sua stessa Giunta e della sua stessa maggioranza.

E risulterebbe vano il tentativo di chi in questi giorni sta cercando di scaricare le proprie responsabilità riguardo alla voragine debitoria del Comune di Terni, in particolare su dirigenti e funzionari del Comune. Come se i debiti non  abbiano nulla a che fare con le scelte politiche che la maggioranza porta avanti da quasi 4 lustri. A chi resterà il cerino in mano?

Premettiamo fin da ora che faremo il possibile affinché chi ha gestito il potere – quello vero – in città ininterrottamente negli ultimi 17 anni, adesso che i nodi stanno rapidamente venendo al pettine, non riesca a buttare la croce addosso ad altri. Si chiama principio di responsabilità: chi ha il potere ne sopporta anche gli oneri. Fare buchi e poi chiamare il “serrate i ranghi” non illude più nessuno neanche molti pezzi della maggioranza sempre più consapevoli del fatto che: gli onori sono roba per pochi fortunati nel partito, mentre gli oneri vengono tranquillamente condivisi”.

FORZA ITALIA TERNI Il comunicato di Forza Italia Terni:

“In merito alle ultime vicende, legate in primo luogo alle dimissioni dell’ormai ex Assessore Ballerani, il Coordinamento Comunale di Forza Italia Terni esprime sincero sdegno per la contingenza indecorosa venutasi a creare a causa dell’attuale amministrazione. La città di Terni non merita davvero di vedere il suo nome associato a questa gestione dilettantesca ed irresponsabile da parte della giunta di Di Girolamo. Un minimo sindacale di dignità, a fronte di una situazione contraddistinta da divisioni, paralisi, ripicche, lotte tra bande e partiti di maggioranza allo sbando, dovrebbe spingere all’unico gesto politicamente e moralmente accettabile: ovvero un semplice ma assai doveroso passo indietro del sindaco. Quello che lor signori continuano a perpetrare invece è un vero e proprio accanimento terapeutico su un corpo, nostro malgrado, ormai sfibrato ed esangue. Ripetita iuvant: qui la soluzione migliore rimane una e una soltanto e può essere sintetizzata con un’unica parola: urne!”.

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