Terni, la passione del sindaco per le classifiche: i dubbi e gli errori. Oggi l’ennesima graduatoria

Qualcuno comincia a malignare che il sindaco di Terni per farsi un’idea della sua città abbia bisogno di leggere le classifiche del Sole 24 Ore e di Legambiente visti i continui riferimenti a questi rapporti. Non appena esce una graduatoria in cui la Conca si piazza nella parte alta, anche se questa sembra essere in contrasto con molti altri dati o fatti, arriva il comunicato di giubilo di Di Girolamo. E’ successo anche oggi: il primo cittadino in un comunicato ha espresso soddisfazione per il 14esimo posto che Legambiente ha assegnato a Terni per quanto riguarda l’edilizia scolastica.

Il sindaco sembra mostrare una passione per le classifiche quasi superiore a quella del suo predecessore, Paolo Raffaelli. Per capire quanta importanza attribuisca a queste graduatorie, basta considerare che ieri, nella conferenza stampa di fine anno, il primo cittadino ne ha elencate decine, basando su queste gran parte del suo discorso.

Dubbi. Il dubbio sulla bontà di questa visione “classifica-centrica” è legato alla natura stessa delle graduatorie: la maggior parte dei rapporti, pur se redatti da soggetti autorevoli, si basa su dati forniti dalle amministrazioni. Una modalità di raccolta che non può garantire uniformità: le misurazioni sono infatti effettuate in modo molto differente dalle diverse amministrazioni italiane. Per rendersene conto basta pensare alle classifiche sull’inquinamento atmosferico: in ogni città vengono impiegati strumenti sensibilmente differenti per misurare il Pm10 e gli inquinanti e le centraline vengono collocate secondo criteri diversi. Come se non bastasse, c’è da considerare che non sempre i dati forniti dagli enti sono accurati a causa di una classe burocratica generalmente inefficiente: per rendersene conto basta guardare i questionari che le amministrazioni locali sono di volta in volta chiamate a compilare su richiesta dei diversi ministeri (alcuni consultabili sul sito Formez). In alcuni di quei moduli ministeriali si riscontrano errori ridicoli e grotteschi. C’è da presumere che errori analoghi vengano compiuti anche nel rispondere ai soggetti che stilano le classifiche con il risultato di falsare parzialmente le graduatorie.

Insomma, appare evidente che non si possa attribuire eccessiva attendibilità a queste classifiche e che certamente non siano gli strumenti migliori (o che comunque non possano essere gli unici) per trarre conclusioni e stilare bilanci.

Errore. Il sindaco di Terni non sembra però essere sfiorato da questi dubbi; da invece l’impressione di considerare queste classifiche come pagelle ufficiali, documenti della massima autorevolezza da cui trarre valutazioni e giudizi. Proprio in virtù dell’alta considerazione attribuita a queste graduatorie, stupisce un errore macroscopico che Di Girolamo aveva commesso lo scorso dicembre e che ha ripetuto nella conferenza di ieri. Il primo cittadino ha infatti citato una classifica sulla qualità della vita redatta dal Sole 24 Ore che pone Terni al 39esimo posto: peccato che Di Girolamo abbia attribuito questa posizione in classifica alla città (al Comune di Terni) mentre il rapporto del quotidiano economico è riferito alle province (il 39esimo posto si riferisce quindi al complesso di tutti i 33 Comuni e non soltanto a quello amministrato da Di Girolamo). E’ scritto in tutte le 41 pagine del rapporto: le classifiche sono riferite alle province, guardare per credere: IL RAPPORTO DEL SOLE 24 ORE SULLA QUALITA’ DELLA VITA 2013

Classifiche taciute. Proprio per quanto riguarda il tenore di vita, il primo cittadino, invece di quella del Sole 24 Ore sulle province, avrebbe potuto citare la classifica di Italia Oggi e Università La Sapienza, diffusa a fine dicembre e riferita proprio ai Comuni (e non alle province). In questa graduatoria però il Comune di Terni nel 2013 ha perso 14 posizioni passando dal 43esimo posto al 57esimo posto: i maliziosi penseranno che è proprio per via di questo risultato meno brillante che il sindaco non ne abbia parlato. E a proposito di classifiche taciute, una delle più rilevanti appare ancora una volta quella sugli sprechi del Sole 24 Ore diffusa lo scorso marzo: in questo caso emerge uno sperpero di palazzo Spada per 4 milioni di euro, ma nell’arco di 9 mesi nessuno ne ha voluto parlare (articolo su classifica degli sprechi).

L’ennesima classifica. Ad ogni modo, oggi è arrivato l’ennesimo comunicato stampa del sindaco su una lusinghiera classifica: si tratta della graduatoria sull’edilizia scolastica redatta da Legambiente che pone Terni al 14esimo posto. Ottima posizione conquistata nonostante alcune scuole elementari ternane abbiano seri problemi infrastrutturali che spingono spesso i genitori a richiedere interventi manutentivi per infiltrazioni nelle aule, infissi degradati ed altri disagi.

Di Girolamo. Secondo il sindaco “le classifiche stilate da soggetti terzi ed autorevoli, dal Sole 24 Ore al ministero dell’Economia, sono comunque un punto di riferimento e tutte attestano che in questo ultimo anno Terni, rispetto a tante altre realtà del Centro e del Nord del Paese di entità analoga, sta reagendo meglio alla crisi. Questa mattina, ad esempio, i mezzi di comunicazione riportano la classifica di Legambiente nella quale si danno, in sostanza, i voti alle qualità delle strutture e dei servizi scolastici. Ebbene, Terni è al 14° posto, tenendo conto della sicurezza degli edifici, dell’adeguamento alla normativa sismica e antincendio, dell’ impiantistica, delle vie di evacuazione, ma anche degli spazi verdi, della qualità del cibo fornito nelle mense scolastiche, della raccolta differenziata interna. Ritengo che sia doveroso da parte del sindaco – continua Di Girolamo – mettere in evidenza questo dato, perché è un elemento positivo di questa città, perché si dà atto del lavoro degli operatori scolastici e dell’amministrazione comunale che in questi ultimi 15 anni sull’edilizia scolastica ha riversato investimento importantissimi. Una questione non solo di risorse economiche, peraltro sempre più difficili da reperire, ma anche di attenzione e sensibilità politica e di operatività della macchina comunale. Quello che nella città funziona va detto e valorizzato”.

“Terni ha ottime posizioni nella qualità di vita – prosegue Di Girolamo – nella gestione delle risorse pubbliche, nella efficienza amministrativa, nelle politiche culturali, in un tessuto associativo straordinario e di grande portata sia nel sociale che nella vita aggregativa. Di fronte a questi dati fa torto alla intelligenza dei ternani e al loro impegno, chi continua a parlare di città ferma e marginalizzata”.

“Terni, pur in presenza di una crisi economica feroce, ha comunque retto nei suoi asset principali, da quello siderurgico alla chimica. A nessuno di noi – aggiunge il sindaco – sfugge che ci sono alcune criticità, da quella occupazionale, a quella (per citarne una che interessa più direttamente il Comune) delle manutenzioni cittadine. Nessuno a palazzo Spada – prosegue Di Girolamo implicitamente rispondendo ad accuse arrivate da più parti – ad iniziare dal Sindaco che ogni giorno le affronta, le nasconde o le minimizza. Il nostro dovere è cercare di amministrare nel migliore dei modi e di non nascondere sia quello che non funziona sia quello che invece funziona e anzi, in alcuni casi, costituisce addirittura una eccellenza. L’entusiasmo, la fierezza, l’orgoglio, la voglia di combattere e di reagire di una città passano anche attraverso questo”.

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