Terni, lavori per riaccensione inceneritore Printer, Melasecche: ”Lo inaugura Di Girolamo?”

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inceneritore-terni-printerProcedono i lavori per la riaccensione dell’inceneritore ex Printer: presto Terni avrà quindi in funzione un secondo impianto di combustione di rifiuti (dopo quello di Aria spa riacceso da circa un anno). Da anni si discute dei rischi per la salute associati alle emissioni degli inceneritori ma alla preoccupazione espressa da comitati, associazioni ed esponenti politici, la Giunta comunale e il sindaco hanno sempre risposto con generiche rassicurazioni o citando la classifica di Legambiente (redatta con dati forniti dalle singole amministrazioni e dalle singole agenzie di monitoraggio ambientale) che vede Terni in miglioramento. Nei mesi scorsi è stata anche deliberata una “strategia rifiuti zero” (snaturata, secondo alcuni), ma nei fatti l’Amministrazione non sembra mai aver messo in discussione l’incenerimento.

Così la riaccensione del secondo inceneritore si avvicina e oggi arriva l’attacco del consigliere comunale, Enrico Melasecche (alle prossime elezioni candidato nella lista di Crescimbeni) che denuncia: “Con la primavera che avanza sbocciano a Terni i fiori di questa amministrazione. Infatti non solo questa giunta non ha mai speso una parola per bloccare un’impianto inutile quanto dannoso per la città ma, come quella Raffaelli fece di tutto per farlo costruire, la giunta Di Girolamo, alla conferenza di servizi indetta per valutare l’opportunità di farlo riaccendere, ha, con Provincia e Regione, dato tutte le autorizzazioni necessarie alla sua riapertura per molti anni ancora, affinché i nostri figli e i nostri nipoti non si facessero mancare proprio nulla”.

Insomma, il dito di Melasecche è puntato contro l’Amministrazione comunale, responsabile di aver permesso la riapertura di due inceneritori. Scrive ancora il consigliere: “Dopo la chiusura del primo (stranamente non ancora smantellato), quello dell’ASM, che inquinava pesantemente, non avendo ASM e Comune fatto i doverosi lavori di manutenzione straordinaria, è stato riacceso da un anno quello ex Terni-Ena e tra poco ricomincerà a fumare quello della Printer, tutti, appunto, regolarmente da poco autorizzati dalla sinistra al governo in tutti gli Enti Locali”.

Secondo Melasecche si tratta di una decisione assolutamente dannosa per la città poiché comporterà “pochissime unità lavorative; traffico in entrata e in uscita di autotreni che trasportano decine di migliaia di tonnellate l’anno, biomasse (Printer) e pulper di cartiera (Acea) di per sé altamente inquinante perché intriso di plastica e cloro che, a certe condizioni, produce anche diossina; potentissimi forni che bruciano ossigeno e producono calore e come minimo anidride carbonica, salvo altro; inquinamento visivo di notte e di giorno, che non favorisce di certo l’attrattività di un territorio già pesantemente provato dai problemi che conosciamo”.

Visti tutti gli svantaggi che questi impianti comportano, il consigliere comunale si rivolge al sindaco chiedendo: “Quali interessi sono sottesi a tali autorizzazioni? Non certo quelli delle famiglie e delle imprese ternane che al 99% non vogliono quegli impianti. Quali allora?”. Infine, ancora rivolgendosi a Di Girolamo, Melasecche chiede: “Inaugurerà lei personalmente quell’inceneritore nei prossimi giorni come ha fatto per opere non completate come il complesso di Corso del Popolo cui manca persino l’impianto definitivo di riscaldamento-raffreddamento?”.

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