Terni, M5S: ”Ammalarsi e morire a norma di legge”. La mappa dell’inquinamento

E’ necessario fare chiarezza sulla reale situazione ambientale di Terni ma l’Amministrazione comunale continua a nascondersi dietro classifiche basate su indicatori inadeguati e dietro il formale rispetto dei limiti di legge che nasconde però aspetti tutt’altro che rassicuranti. E quanto torna a sostenere il Movimento 5 Stelle secondo cui, ad una lettura meno superficiale dei dati Arpa, si riscontrano pesanti e preoccupanti criticità. Il gruppo Ambiente dei pentastellati, elaborando diversi dati e indicando le diverse fonti di emissione di inquinanti, ha inoltre redatto una vera e propria mappa dell’inquinamento di Terni.

LA MAPPA:

Il comunicato stampa del Movimento 5 Stelle Terni titolato “Ammalarsi e morire a norma di legge”:

“Sono ormai chiari i punti cardine della strategia del “va tutto bene” dell’amministrazione comunale, che continua a sventolare classifiche nazionali redatte con indicatori inadeguati. E’ come se a un morto si misurasse la febbre e riscontrando una temperatura fredda si esultasse per l’eccellente stato di salute.

Si attribuisce la responsabilità dei disagi ai cittadini e ai loro comportamenti individuali, trincerandosi dietro i limiti di legge, norme e numeri. Se è vero che bastano le targhe alterne per evitare il commissariamento e scongiurare le conseguenze legali, il risultato è ben lontano da ciò di cui ha bisogno una città che soffre. E’ ora di parlare di responsabilità politiche e morali e non solo di quelle legali.

L’obiettivo del M5S non è solo quello di richiamare ciascuno a riflettere sulle proprie responsabilità ma avere un quadro chiaro e reale della situazione ambientale e sanitaria per sviluppare soluzioni efficaci in grado di risolvere il problema alla radice. Per questo sin dalla prossima settimana coinvolgeremo tutti i cittadini scrivendo insieme il futuro della città.

Il direttore dell’Arpa Terni, Adriano Rossi, nel commentare i dati relativi al monitoraggio dei metalli pesanti nell’aria pubblicati da Italia Nostra e WWF, ha affermato che nessun limite di legge è stato superato in base alla media annuale, con particolare riferimento al Nichel per il quale il limite stabilito è di 20 ng/m³. Nulla da eccepire, ma parlare di valori nella norma può condurre all’errata conclusione che Terni sia costantemente al di sotto di questo valore, affermazione tutt’altro che veritiera.

Per esempio nel 2008 la media annuale è stata di 19,2 ng/m³; tutto nella norma se non fosse che per cinque mesi il valore registrato è stato ben oltre il limite di legge (fino ad arrivare a 38 ng/m³ nel mese dicembre). A dicembre 2013 leggiamo un valore di 27,1 ng/m³, la media annuale risulta comunque nella norma. Ciò dovrebbe rassicurarci? Neanche per idea!

Sinergismo di potenziamento: così viene chiamato l’effetto cocktail dell’assunzione contemporanea di più inquinanti nel corpo umano. Un solo inquinante ha una soglia di tollerabilità più alta, se assorbito insieme ad altri il discorso cambia radicalmente, con dati e dosi esponenziali. Parlare di polveri sottili a Terni non è lo stesso che farlo a Perugia, Foligno, Spoleto.

L’approccio colpevolmente superficiale è lo stesso che ha indotto il sindaco medico Di Girolamo a giudicare più volte i risultati del progetto Sentieri come tranquillizzanti. Ricordiamo che secondo i calcoli di Ternioggi “il dato che emerge dallo studio Sentieri è che l’inquinamento a Terni, tra il 1995 e il 2002, è costato la vita a 61 uomini e 60 donne; in 7 anni sono morte 121 persone a causa di veleni immessi nell’ambiente.” Morti da considerare accettabili nel gioco della politica”.

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