Terni, mancato indennizzo a famiglia David Raggi, il fratello: “Mai protetti dallo Stato”

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Fiaccolata per giovane ucciso a TerniDopo il mancato indennizzo alla famiglia Raggi per l’omicidio avvenuto un anno e mezzo fa di David, duro attacco del fratello Diego allo Stato: “Lo Stato non ci ha mai accolto né protetto, per questo ora non mi sento abbandonato. Penso però a tutte quelle famiglie che hanno bisogno di questi soldi e non riusciranno ad andare avanti”: così Diego Raggi, fratello di David, ucciso nel marzo 2015 a Terni da un marocchino clandestino ubriaco, commenta il mancato indennizzo, per motivi di reddito, alla sua famiglia. Che lo avrebbe comunque usato “per costituire una fondazione o darli in beneficenza”.

“Con quei soldi – sottolinea ancora Diego – non ci saremmo di certo arricchiti. Li avremmo usati per fare del bene, perché l’obiettivo principale della nostra battaglia non è quello di avere un risarcimento, ma che paghino coloro che dovevano controllare e non l’hanno fatto”. “Sono figlio di un operaio – continua Diego Raggi – e io stesso lo sarò probabilmente per sempre. Fortunatamente nella mia famiglia tutti lavoriamo. Ma come faranno tanti altri per i quali quei soldi sono fondamentali?”.

Anche il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo interviene duramente: “Sto scrivendo ai parlamentari umbri, affinché si facciano promotori di una modifica alla legge 122 del 7  luglio, quella che prevede un indennizzo alle vittime di violenza. E’ assurdo considerare il reddito di David Raggi tale da non consentire alcun risarcimento, il tetto di 11.500 euro è troppo penalizzante, lo è ancor di più per un ragazzo come David che lo ha superato per poche centinaia di euro. Si penalizza ancor di più un giovane operoso, che non voleva pesare sulla sua famiglia, un ragazzo esemplare che ha trovato una morte assurda e priva di ogni giustificazione”, dichiara.

“La legge 122 parte – prosegue il sindaco – parte da  una ratio di giustizia, cioè sostenere quelle persone e quelle famiglie che sono state vittime della violenza,  che hanno subito gravissimi danni sia sotto il profilo morale che economico e che magari non hanno trovato risarcimento da parte dei responsabili. Il tetto economico così esiguo, così come altre aspetti normativi legati alla tempistica dei procedimenti in corso, rendono però la legge di portata limitata. Spero che presto si arrivi a una modifica della normativa nazionale e sottolineo come invece la Regione abbia già provveduto ad erogare quanto dovuto alla famiglia Raggi. Colgo l’occasione per esprimere ancora una volta la vicinanza mia, dell’Amministrazione Comunale, e dell’intera città alla famiglia Raggi, dando il pieno sostegno anche per quanto riguarda le battaglie legali che sono in corso e che sono dovute a una esigenza di giustizia  a 360 gradi,  obiettivo fondamentale per rendere un po’ più sopportabile un lutto e un dolore così grande”.

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