Terni, Melasecche: ”Cavalcavia in via Alfonsine un cattiveria contro la città”

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MelaseccheIl consigliere comunale Udc Enrico Melasecche torna a criticare duramente la decisione di costruire un cavalcavia in via Alfonsine nell’ambito dell’edificazione del nuovo centro commerciale di Cospea. Lo fa con un comunicato dopo che, ieri mattina, il Comitato No Cavalcavia è stato ascoltato dalla I Commissione consiliare. 

Scrive Melasecche: “Ben poco si può aggiungere su uno sgorbio che questa Giunta pretende di imporre alla città intera: un cavalcavia di cemento armato, non di metri 2,50 ma effettivi, fra cemento, marciapiedi, guard rail, barriera antirumore, di ben 5/6 metri circa rispetto all’attuale piano di campagna. Tutto questo su uno dei viali alberati di tigli più bello della città. La domanda che ancora poniamo è: tutto questo perché? Quali sono gli interessi in gioco? Da un lato quelli privatissimi di un imprenditore che ha legittimamente tutto l’interesse a massimizzare la somma che ha pagato al Comune, dall’altro l’intera cittadinanza che non può subire un’offesa alla propria intelligenza e al proprio futuro di fronte ad una giunta che ha trattato ‘al peggio’ la vendita di quell’area, calandosi persino le mutande, come suol dirsi, per ragioni imperscrutabili, questa è la verità, di fronte a richieste che qualsiasi onesto amministratore avrebbe giudicato irricevibili”.

“Perché – prosegue Melasecche – l’alternativa esiste ed è quella, fra le molte altre, di un sottopasso ciclo pedonale illuminato, con telecamere, magari anche con tapis roulant, e vetrine, come ormai ne esistono a migliaia in tutte le città del mondo e funzionano alla grande oppure una passerella leggera ed elegante in acciaio inox analoga ad altre che si stanno realizzando ovunque. Il Comitato No cavalcavia, da noi apertamente sostenuto, ha illustrato questa mattina in I Commissione con dovizia di particolari l’assurdità di una tale scelta che il Sindaco sta caldeggiando in tutti i modi anche con riunioni di maggioranza in cui l’ordine di scuderia è stato quello di andare avanti, costi quel che costi”.

“Fin dalla prima presentazione in consiglio – aggiunge Melasecche – fummo fra coloro che sia in Commissione che in Consiglio spiegarono l’assurdità di una tale soluzione ed oggi con la stessa coerenza sosteniamo che quell’errore, se di errore dovesse mai trattarsi, va rivisto. Diversamente non solo continueremo a raccogliere le firme ed autenticarle come abbiamo fatto in questa occasione ma ci opporremo ad un’opera che costituisce e una vera e propria cattiveria contro un’intera città. Mai come oggi la prepotenza della politica è passata di moda ma forse a Terni ancora chi governa non se ne è reso conto”.

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