Negli ultimi anni a Terni i parcheggi a pagamento sono nettamente aumentati (un anno fa, in un colpo solo, oltre 150 parcheggi gratuiti sono stati trasformati in strisce blu). Ma dove vanno a finire i soldi che gli automobilisti ternani sono costretti a pagare per sostare sulle odiate strisce blu? Il 50% degli introiti va (anzi, dovrebbe andare) al Comune, l’altro 50% spetta ad Atc Parcheggi srl che ha la gestione dei parcheggi stessi. Negli anni passati alcuni consiglieri di opposizione hanno duramente contestato questa esternalizzazione giudicata inutile ed economicamente dannosa. Lo scorso settembre, anche per via delle nuove normative nazionali, il Consiglio comunale ha votato per l’internalizzazione della gestione dei parcheggi e il superamento (la liquidazione) di Atc Parcheggi. Ora il consigliere Enrico Melasecche, denuncia manovre oscure per evitare la liquidazione di Atc Parcheggi e lancia un ultimatum: è pronto a ricorrere alla Corte dei conti. In una nota Melasecche ripercorre anche molte tappe e denuncia molte irregolarità legate alla società in questione.
Scrive in una nota il consigliere della lista I love Terni: “La pazienza ha un limite ma questo Pd pensa di poter continuare a gestire i propri interessi a prescindere da una situazione resa drammatica da una crisi senza precedenti. La vicenda Atc Parcheggi ha dell’incredibile”. Melasecche riporta quindi 8 punti:
1) “Atc Parcheggi srl fu gemmata illegalmente dall’Atc, insieme ad Atc Servizi, dall’allora multipresidente Sbarzella, insieme al disastro di Umbria Mobilità, per gestire un piccolo settore che non necessitava assolutamente di una società ad hoc, saltando a piè pari il parere obbligatorio del Consiglio comunale”.
2) “Atc Parcheggi è stata favorita in tutti i modi dalla sinistra locale per giochi di potere, in danno dei ternani, perché dalla percentuale iniziale di suddivisione degli utili, (Giunta Ciaurro, 75% per il Comune, 25% Atc) si è passati gradualmente al 65 e poi all’attuale 50% ciascuno, favorendo spudoratamente Atc e penalizzando il Comune”.
3) “Ma non basta, la percentuale societaria di AtcParcheggi, vede il Comune di Terni in minoranza quando viceversa il fatturato viene realizzato grazie ai ticket che pagano solo i ternani mente il residuo utile, reso irrisorio, viene dirottato in decine di rivoli a favore della Provincia e degli altri comuni”.
4) “La gestione è di fatto truffaldina perché gonfia i costi in modo abnorme rispetto alle necessità, favorendo ancora la famigerata Umbria Mobilità che si alleggerisce di decine di dipendenti in gran parte con ridotte capacità lavorative quando ne servirebbe solo un terzo”.
5) “Se un privato qualsiasi gestisse i parcheggi con strisce blu, sarebbe felice per gli introiti certi e regolari mentre Atc Parcheggi ha creato inspiegabilmente milioni di debiti (fra cui circa 800.000 € verso Umbria Mobilità) con il Comune palesemente connivente con i vertici di quella società in quanto consente alla stessa di non versare gli utili comunque realizzati da anni ed anni, configurando il reato di peculato o come minimo di appropriazione indebita, sottraendo quella srl fondi ingenti da anni alle disponibilità del Comune, costretto ad indebitarsi e ritardare il pagamento delle imprese creditrici in difficoltà che licenziano o falliscono”.
6) “Il Presidente Sbarzella, invece di recedere da atteggiamenti vergognosi di esautorazione della volontà generale e degli interessi dei ternani tent persino una incredibile manovra per prolungare all’infinito l’esistenza di quella società pretendendo di venderne una quota a privati nel disprezzo della volontà del Consiglio e solo e soltanto le nostre posizioni, dure e chiare, lo hanno costretto a recedere da quell’atteggiamento, mai messo in discussione dal sindaco che ha sempre ammiccato a tutte le manovre citate”.
7) “La normativa europea ha fatto decadere la convenzione esistente per cui era comunque obbligo del sindaco, in un modo o nell’altro, di affrontare questa situazione ormai insostenibile, indirizzo peraltro che lo stesso Renzi ha ribadito insieme al Commissario Cottarelli in decine di occasioni”.
8) “Proprio per questo il sottoscritto ha presentato proposte su proposte fin dall’inizio della precedente consiliatura che, se recepite, avrebbero consentito al Comune di avere in cassa circa 3.000.000 di € in più ma tutto è stato vano fino alla predisposizione dell’atto di indirizzo votato all’unanimità dal consiglio il 9 settembre scorso che obbligava il sindaco al ‘superamento degli attuali contenitori Atc Parcheggi e Atc Servizi, anche valutando percorsi liquidatori…’.’La prima fase è quella della di internalizzare la gestione dei parcheggi di superficie….con la definizione di un piano industriale …..con risultati netti migliorativi a favore del Comune’ …cosa non difficile!…..’Di dare mandato alla Giunta di predisporre tempestivamente le proposte da portare in consiglio, previa approvazione della commissione competente'”.
Melasecche ora denuncia:
a) “Si sta avvicinando pericolosamente la data ultima del 31 dicembre imposta dalla normativa europea per la internalizzazione o per l’indizione di una gara, ma dalle sabbie mobili di Palazzo Spada non un segnale, nè l’Assessore al traffico, nè quello alle partecipate, nè quello ai Vigili Urbani, nè altri sembra abbiano prodotto da tre mesi circa a questa parte nulla dall’approvazione dell’atto di indirizzo, contravvenendo in modo grave alle disposizioni in materia ed alla volontà politica del consiglio. Perchè? Perché liquidare ATC Parcheggi, trovando i soldi necessari per farlo, dopo i disastri fin qui accumulati, costituisce l’ennesima ammissione di fallimento, come al Cmm, a Papigno, alle Cellule Staminali, ad Umbria Mobilità ed in questo momento delicatissimo per Terni dover ammettere da parte di Di Girolamo che siamo stati amministrati da cialtroni (con tutto rispetto per i cialtroni) non è facile neanche per persone che hanno foreste di pelo nello stomaco”.
b) “L’unica cosa che il sindaco ha fatto è la nomina di un nuovo giovane Presidente, figlio d’arte e suo amico di famiglia che nei fatti sembra resistere, resistere, resistere”. Il riferimento è alla nomina di fine agosto 2014 dell’ingegner Sandro Corradi, 49 anni a presidente dell’Atc e amministratore unico di Atc Parcheggi srl. Corradi è subentrato a Sergio Sbarzella.
c) “Appare singolare inoltre la presenza in giunta di un assessore con deleghe di rilievo che, dipendente di Atc, si trova in conflitto di interessi con il Comune su questa vicenda per cui non vorremmo che, proprio tale presenza abbia prodotto lo stallo attuale su cui chiamo per l’ennesima volta il sindaco a rispondere in Consiglio”. Melasecche fa riferimento all’assessore Stefano Bucari, impiegato in Umbria Mobilità.
Melasecche conclude con un ultimatum: “Tenuto conto che ben quattro procedimenti da parte della Corte dei Conti sono in corso a carico di sindaco, assessori e consiglieri comunali, ma evidentemente non bastano per far rinsavire chi governa la città, vorrà dire che, se entro dieci giorni da oggi, non ci verranno presentati atti precisi in esecuzione di quanto indicato dal consiglio, saremo costretti a segnalare l’assurdità di questa situazione alla Corte dei Conti ed alla Procura della Repubblica perché il rispetto della legge e degli interessi di tutti i ternani sono da anteporre a qualsiasi oscura manovra di Palazzo e continuare a sfidare la sorte potrebbe comportare dei rischi nonostante la constatazione che tanto a Terni l’impunità paga perché troppe vicende finiscono puntualmente in prescrizione”.
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