Terni, No Cavalcavia via Alfonsine ascoltato in Commissione: ”Ignorati da Amministratori”

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palazzo spada (1)Ieri la prima Commissione consiliare del Comune di Terni, presieduta dal consigliere Giuseppe Boccolini e alla presenza dell’Assessore Malatesta, del presidente del Consiglio comunale Giorgio Finocchio e del segretario generale Giuseppe Aronica, ha ascoltato il Comitato No Cavalcavia – Pro Cospea. Non sono mancate dure critiche agli Amministratori.

Nel corso dell’audizione che è durata ben due ore, il presidente Moreno Castellucci accompagnato da una decina di membri del Comitato, ha illustrato dettagliatamente la vicenda sin dall’inizio. Addirittura è risalito a circa vent’anni fa “quando, nel corso della costruzione del plesso del Centro commerciale e residenziale Pianeta, su di un tratto del muro perimetrale delle fondazioni, in prossimità delle corsie dei garage, sul lato di via Alfonsine, fu realizzato un varco largo circa sei metri, tamponato con blocchetti di cemento, predisposto per un futuro probabile collegamento della struttura con il versante opposto, proprio dove oggi è in costruzione il nuovo polo Commerciale Emmegi. Chi lo predispose, come si dice in dialetto ternano, fu ‘sdrolico’ in quanto un collegamento sotterraneo tra le due strutture, dopo vent’anni, dovrebbe essere prossimo alla realizzazione”.

“E’ bene precisare – spiega Castellucci – che vent’anni fa, il motivo per il quale l’Amministrazione comunale ha poi alienato l’area verde ove Marcangeli sta costruendo il nuovo polo commerciale, non sussisteva ancora, ovvero l’ impellente necessità di incassare il 31 dicembre del 2010 il famoso assegno di 7.800.000,00 euro, somma risultata indispensabile per evitare il dissesto finanziario. Eppure, l’Amministrazione comunale, proprio vent’anni fa, si impegnò nei confronti dei cittadini che stavano acquistando gli appartamenti in via Alfonsine a realizzare uno spazio di verde pubblico attrezzato per ridurre l’inquinamento ambientale che sarebbe stato causato dall’insediamento della struttura Centro commerciale Pianeta, nonché dal traffico su via Alfonsine”.

Castellucci ha inoltre ricordato che “l’Amministrazione Comunale, sulla sopra citata area verde, prima dell’alienazione, aveva ipotizzato di costruirci un ‘albergo per tutti a supporto anche del circuito per disabili Fiat Autonomy'”.

Il presidente del Comitato è poi entrato nel dettaglio dei motivi per i quali “la sopra elevazione veicolare di via Alfonsine” non possa essere una “dolce gobba”, come l’ha definita l’assessore Malatesta anche nel corso di un sopralluogo effettuato nel mese di luglio 2013, bensì un vero e proprio cavalcavia. Nelle due ore dell’audizione sono ovviamente stati ribaditi tutti i motivi che spingono il Comitato ad opporsi al cavalcavia nonché le possibili soluzioni alternative: questioni ampiamente dibattute da un anno e mezzo.

Infine non è mancata una critica all’atteggiamento della Giunta: “Non è nella tradizione democratica della città di Terni, costringere i cittadini alla raccolta delle firme per rapportarsi con gli Amministratori. Il ricorso a tale procedura evidenzia, se mai ce ne fosse bisogno, un distacco incolmabile dagli istituti facilitatori-mediatori della partecipazione, sezioni-circoli dei partiti politici e dei sindacati sempre più in affanno ai quali si sostituiscono sempre più le associazioni e i comitati che si organizzano trasversalmente su precise tematiche. Tanto è vero che le numerose richieste di chiarimenti e di incontri inviate all’Amministrazione comunale in diciotto mesi, da ultima il 18 giugno 2013 alla prima Commissione consiliare e successivo sollecito del 28 agosto 2013, non hanno mai ottenuto alcun riscontro”.

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  • Michael Sbrenna

    Una “dolce gobba”….. a 4 corsie!!! Ma Malatesta lo sa quello che dice almeno??? Già solo l’idea di edificare un cavalcavia nel mezzo di un quartiere è un’idea incredibilmente retrograda per quanto riguarda lo sviluppo dell’urbanistica, invece di andare avanti andiamo indietro! Invece di fare un sottopassaggio per restituire la superficie a pedoni e verde urbano come si è fatto per Corso del Popolo, costruiamo il viadotto di San Lorenzo a Roma! Ma mica Cospea è Maratta!!! Un intervento simile sarebbe accettabile solamente in un’area industriale, ma chi di urbanistica non capisce nulla queste cose non le può sapere…. L’area a ridosso del centro commerciale, quella sì che avrebbe bisogno di uno spazio verde serio considerando che Cospea è un quartiere prevalentemente residenziale e all’ingresso della città, dove si concentra gran parte del traffico veicolare! E invece i geni del Comune che vogliono fare? Costruire un altro centro commerciale…. e contemporaneamente un altro alla stazione…. scopa! O più che geni forse dovrei dire ingordi…. visto che tutto ciò lo si fa solo per battere cassa sulle spalle della salute e del benessere dei cittadini! Quell’area di fianco al centro commerciale dovrebbe essere utilizzata per una torre verde con un albergo a servizio della pista Fiat Autonomy, come è stato proposto, e appartamenti di qualità in un’area sensata, non come quei 4 palazzoni che hanno costruito a km di distanza in mezzo al nulla! Lì ci vuole un’area verde, altrimenti quel bel centro sociale a che serve? Ma chi lo vuole frequentare un centro sociale a ridosso di un nuovo centro commerciale??? Tanto vale allora trasformarlo nella biglietteria per il parcheggio! Il peggio è che il suddetto cavalcavia lo si vuole costruire a causa di un nuovo centro commerciale!!! Ma ci rendiamo conto dell’idiozia dell’intervento??? Un centro commerciale davanti all’altro! A tanto si è arrivati!!! Ma cosa vogliamo costruire un Parco Leonardo in centro a Terni??? Ma ci rendiamo conto che gli interventi urbanistici di questo genere che si stanno realizzando a Terni sono interventi che si fanno sulla scala di una città come Roma??? Io non ho veramente parole! C’è proprio da vergognarsi invece di sbandierare trionfanti nuovi progetti! E tutto questo nella città di Ridolfi e Bazzani…. Come architetto mi posso solamente vergognare di provenire da una città dove si possono solamente pensare certi interventi! L’urbanistica di Terni è alla deriva!