Terni, No Inc e Italia Nostra: ”Aria ha fatto domanda per bruciare rifiuti nell’inceneritore di Maratta”

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inceneritoreAcea-Aria spa, che a Terni ha un inceneritore in cui brucia pulper di cartiera, ha avviato le pratiche per iniziare a bruciare anche rifiuti non pericolosi in quello stesso impianto. Lo rendono noto il comitato No Inceneritori e Italia Nostra con un comunicato in cui sottolineano la tempistica quantomai sospetta: la domanda di inizio della procedura di VIA è arrivata il giorno seguente la rielezione di Leopoldo Di Girolamo a sindaco di Terni (richiesta non avanzata prima per non complicare la sua campagna elettorale secondo questa ipotesi). Inoltre No Inc e Italia Nostra ipotizzano che la volontà sia quella di bruciare Css (combustibile solido secondario: sostanzialmente i normali rifiuti trattati) la cui produzione in Umbria è stata recentemente approvata dalle istituzioni regionali con provvedimenti bipartisan.

Il comunicato del comitato No Inceneritori e di Italia Nostra:

“All’indomani del ballottaggio con cui Leopoldo Di Girolamo è diventato sindaco di Terni per la seconda volta, e poco tempo dopo la nomina del nuovo cda (votato il 5 giugno), di maggioranza renziana, Acea-Aria S.r.l. informa di aver formulato istanza di avvio della Procedura di Valutazione Integrata Ambientale (V.I.A.) relativamente al progetto ‘integrazione di rifiuti non pericolosi da avviare a recupero energetico’ presso l’esistente impianto di incenerimento di Maratta. In buona sostanza, traducendo dal burocratese, Acea-Aria S.r.l. chiede di bruciare rifiuti a Terni (CSS?), e lo fa con una tempistica quanto mai discutibile, che lascia intendere come la filosofia che ne inspira l’operato sia probabilmente quella di non disturbare il manovratore, soprattutto se sta per essere rieletto sindaco di Terni.

Del resto, seppure non sia elegante dire ‘noi l’avevamo detto’, non possiamo non far notare come il Comitato No Inceneritori avesse già da tempo previsto questo epilogo e quanto, proprio per questo, le iniziative intraprese dai vari comitati umbri volte a bloccare la produzione di CSS in Regione acquistino oggi una rilevanza e un’importanza strategiche. Nessun ballottaggio può legittimare chi vuole incenerire la salute dei cittadini umbri, pertanto diamo appuntamento a tutta la cittadinanza per un’estate rovente di lotte”.

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  • valentina

    questo è quello che ci meritiamo, si sapeva già da questo inverno del Css, ed era ovvio che sarebbe andata a finire così. Ma il ternano medio la destra non la vota per partito preso. Ma sarà bene cambiare se la precedente amministrazione non ha fatto un tubo di buono???????ottusi e bigotti.

    • silvepaolo

      perche il ternano e schiavo del partito…meglio lasciar stare è una partita persa contro queste capoccie…piu facile cambiare città che cambiare queste teste bacate di comunisti!

  • valentina

    Ma poi, facciamo qualcosa, ribelliamoci per impedire ste situazioni!mi pare tanto che ci vogliono far fare la fine del sorcio e noi scrolliamo le spalle, ci lamentiamo un pò e poi ci sta bene tutto!!la città e dei cittadini e se gliamo impedire una cosa, tutti insieme, lo possiamo fare. Ma non in quattro gatti come nelle precedenti manifestazioni. Incaxxiamoci veramente, con la salute nostra e dei nostri figli, non si scherza!

  • Lorenzo

    La destra come la chiamate voi ha già palesato in regione di essere a favore del CSS, nei cementifici e nelle centrali elettriche, quindi non fatene una questione di bandiera perché su questa roba qua state tutti dalla stessa parte della barricata. Fine.

    • silvepaolo

      ci sta poco da difende le bandiere destra o sinistra…..conocrdo sul fatto che anche la destra a livello ambientale non ha fatto nulla….ma la sinistra è colpevole di un negazionismo che corrisponde ad un attentato alla salute dei cittadini e su quello non si puo transigere nma ormai il danno e fatto!

  • cavaliere nero

    gli unici che potevano sfasciare tutto erano i 5 stelle,affondati ampiamente da una mentalità ottusa!!!vai con le mazzette e a noi le belle malattie!!!TERNI è allo sfascio totale!!!

    • silvepaolo

      parole sante!!la partita ormai è finita!!!

      • giovannini

        caro cav. nero, ma tu lo hai votato il m.5 S. informati bene sulla mentalità ottusa e vedrai che sta proprio in mezzo agli elettori, ma non vi preoccupate, adesso cominciano li mondiali e tutto passa, ci mettiamo davanti alla tv una birra, patatine magari con il supporto della bombola d’ossigeno. e alla prossima tornata chi ci arriva rivota sempre li…..

        • silvepaolo

          tranquillo alle prossime elezioni la citta di terni non ci arriva

  • cosimo

    al di là di destra e sinistra e delle tattiche per non disturbare le elezioni…. Se mettessero un inceneritore appositamente per bruciare rifiuti sarebbe un aumento dell’inquinamento nella zona dato che prima non c’era.
    Ma, mi pare, che il cementificio già c’era ed era allegramente in attività bruciando pet coke (polvere di carbone) che non mi pare sia salutare. Se si bruciano CSS ben preparati non è che aumenta l’inquinamento, si sostituisce qualcosa (pet coke) con qualcos’altro (CSS). A Brescia hanno ridotto il bilancio complessivo dell’emissione di CO2 facendo i tubi che portano acqua calda alle case e quindi chiudendo decine di migliaia di caldaiette a metano che il loro bravo CO2 lo emettevano. In tal modo la CO2 emessa dall’inceneritore è stata compensata dalla minore CO2 della chiusura delle caldaiette. Inoltre mi posso permettere di ricordare che non esiste il riutilizzo all’infinito per molte materie. Per fare un esempio semplice semplice:la carta. Quante volte la si puo’ riciclare con tutta la buona volontà? Inoltre quel che si risparmia di alberi avete presente quanto viene “ripagato” (si fa per dire) in termini di sostanze chimiche usate per far diventare bianca la carta? Insomma la realtà è sempre più complessa dei cattivi/buoni Eden/Inferno.

    • antonio

      Cosimo, l’inceneritore di ACEA-Aria, ha sempre bruciato rifiuti.
      In origine bruciava CDR (Combustibile da Rifiuto) e per un certo periodo venivano aggiunte anche le farine animali… Dopo il revamping si è cominciato a bruciare pulper (scarto di cartiera). Ma per come è “configurato” l’impianto e in particolar modo per come sono fatte le griglie, lo stesso impianto può bruciare rifiuti.
      Inoltre, aggiungo, non c’è nulla per fare teleriscaldamento!
      In ACEA-Aria (prima Terni ENA) mai bruciato Pet-Coke. Questo tipo di combustibile si bruciava nell’altro impianto li vicino, quello della Printer.

      • cosimo

        se le cose stanno cosi capirei le lamentele solo se venisse aumentata la quantità di rifiuti bruciata (piu’ bruci e piu’ fumi fai) senno’ di che si lamentano? che invece di bruciare rifiuti ora bruciano Css? mah!
        “Inoltre, aggiungo, non c’è nulla per fare teleriscaldamento!” non capisco se vuoi dire che il teleriscaldamento è tecnicamente impossibile oppure che vige l’inerzia piu’ totale da parte di tutti (chi non costruisce e chi non chiede che sia installato). Se fosse la seconda ipotesi mi batterei per quello..

        • Lorenzo

          Acea-Terni Ena brucia pulper di cartiera ora, Printer è fermo e non mi risulta abbia mai bruciato per-coke. Quindi bruciare CSS da domani mattina, vuol dire bruciare rifiuti, il fatto che questo pseudo- combustibile venga usato anche da impianti come i cementifici è vero che abbassa il carico di CO2, ma la CO2 che non viene prodotta è sostituita con una nuova serie di inquinanti (PCDD, PCDF, metalli pesanti, ecc), in più gli impianti di abbattimento dei fumi dei cementifici sono molto più grossolani rispetto a quelli degl inceneritori. Tutto questo condito dal fatto che il CSS è pure incentivato, ti pagano per bruciarlo, anzi per usarlo come combustibile. Io capisco se sta roba ci rendesse indipendenti dal punto di vista energetico, ma mi pare di no, quindi visto che si può fare a meno del CSS nella gestione integrata dei rifiuti, smettiamo di produrne e investiamo il denaro degli investivi in processi un pochettino più sostenibili dal punto di vista ambientale. Il rischio sennò è fare la figura che fa Legambiente, associazione paladina dell’ambiente davanti e dietro lobbysta della peggior specie.

  • valentina

    Il problema principale credo che sia la collocazione ti tali impianti. Mi pare ovvio che se vengono piazzati dentro una conca a due passi dalla città producano molti più danni alla saluye di un impianto posizionato con criterio. Studi geolorfologici e analisi della direzione dei venti principali sono fondamentali. E anche l idea del teleriscaldamenti sarebve buona..ma tutto ciò mi pare irrealizzabile qui.

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