Terni, ogni mese decine di famiglie sfrattate. Il Comune destina locali per emergenza abitativa

La ripresa economica latita e la crisi continua ad attanagliare la vita della maggior parte dei cittadini. Una situazione che ha portato alla chiusura di aziende, negozi, licenziamenti, casse integrazione e disoccupazione giovanile. Oltre a tutto ciò si aggiunge il fatto che accendere un mutuo e realizzare il sogno di avere una casa tutta propria è diventato sempre più una chimera. Ora non riescono più a pagare nemmeno l’affitto.

In questo periodo infatti, o per la perdita di lavoro o per l’elevata tassazione imposta dal Governo, molti non riescono a pagare il canone mensile e vengono sfrattati. Un fenomeno preoccupante di cui a lanciare l’allarme è il presidente del sindacato inquilini Sunia, Rossano Iannoni, che al Messaggero riferisce: “Ogni mese, almeno quaranta famiglie si ritrovano di punto in bianco senza soldi per pagare l’affitto. Il dato non è ufficiale ma molto vicino alla realtà”.

Per ovviare a questa problematica il comune di Terni, tempo fa, aveva indetto un bando per l’emergenza abitativa denominato “morosità incolpevole” che la commissione alloggi, vista la situazione di difficoltà in cui si trovano le famiglie, ne ha chiesto all’assessore alle Politiche sociali, Stefano Bucari, la riapertura ma con qualche modifica ai vecchi parametri. Infatti, il bando sociale era rivolto solamente a chi, per vari motivi come cassa integrazione, mobilità, licenziamento, non era più in grado di pagare l’affitto escludendo i disoccupati. In più si aggiunge il fatto che per poter aderire al bando bisognava essere residenti a Terni almeno da otto anni. Questo ha comportato che su dieci domande presentate solo tre risultavano essere in regola con i parametri.

Intanto che il bando venga riaperto, Palazzo Spada attraverso la delibera approvata dalla giunta (qui la delibera), destinerà alcuni locali di sua proprietà in via Carrara, dove ora si trovano alcune associazioni di volontariato e il consolato della Repubblica Dominicana, all’attuale emergenza abitativa. Gli attuali residenti di questi locali verranno trasferiti, invece, nei locali di via dell’Arringo sempre di proprietà comunale.

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