Terni, operazione ”lucciole in trasferta”: prostitute nigeriane non in regola denunciate

Ieri notte a Terni la polizia ha messo in atto dei controlli straordinari per contrastare i furti e la prostituzione: sei posti di controllo, quattro unità del reparto prevenzione crimine Umbria-Marche, pattuglie della squadra volante e della squadra mobile e, per quanto riguarda l’attività di contrasto alla prostituzione, anche della polizia municipale.

Sono state identificate 115 persone, di cui 38 con precedenti penali, controllate 49 autovetture e vari esercizi pubblici e sale slot, dove è stato trovato un italiano residente a Roma, già allontanato da Terni con foglio di via obbligatorio, che è stato denunciato per l’inottemperanza alla misura. I controlli per contrastare e prevenire i furti hanno riguardato anche i comuni di Acquasparta, Montecastrilli, Sangemini, Castel Todino e zone limitrofe e verranno ripetuti nelle prossime settimane.

Ieri notte si è soprattutto conclusa un’attività di indagine della questura di Terni iniziata a fine estate, quando erano stati denunciati due pensionati ternani per favoreggiamento della prostituzione. L’operazione, chiamata “lucciole in trasferta”, aveva evidenziato come i due accompagnassero regolarmente delle ragazze nigeriane, che arrivavano in treno da Roma, dalla stazione ferroviaria cittadina al posto di lavoro in zona Foro Boario e zona cimitero, rimanendo nei paraggi per proteggerle e controllare il territorio.

Con l’attività di ieri, effettuata dalla polizia di Stato congiuntamente alla polizia municipale, sono state fermate ed identificate quattro cittadine nigeriane, appena scese dal treno proveniente dalla Capitale: tre sono risultate non in regola sul territorio nazionale e per questo sono state denunciate.

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