Molto probabilmente, dopo la liquidazione di Atc, i parcheggi a pagamento del Comune di Terni saranno gestiti da un’altra municipalizzata: la Terni Reti. E a dirigere quest’ultima, secondo indiscrezioni, potrebbe essere chiamato l’attuale presidente della stessa Atc, Sandro Corradi. Niente da fare quindi per la reinternalizzazione della gestione da parte di Palazzo Spada, nonostante il Consiglio comunale si sia espresso a favore di questa soluzione.
Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Federico Pasculli, è fortemente critico nei confronti della Giunta, accusata proprio di non rispettare nemmeno gli atti consiliari votati dallo stesso Pd e della stessa maggioranza che sostengono l’amministrazione.
Il comunicato di Pasculli:
“Riteniamo sconcertanti le parole del presidente di A.T.C. parcheggi Sandro Corradi in un’ intervista apparsa due giorni fa sulla stampa locale, che confermano come la Giunta e la nuova classe dirigente del PD in perfetto stile renziano assomiglia sempre più ad un organismo autocrate di questa città.
Era infatti Dicembre 2014 quando un atto sottoscritto da tutte le forze presenti in Consiglio, chiedeva di reinternalizzare sia i parcheggi di superficie togliendoli ad atc parcheggi, che sino a quel momento era debitrice di circa 1 milione di euro verso il Comune per spettanze mai versate (soldi necessari per l’implementgazione della sicurezza stradale e derivati dal 50% dei ricavi), e con un ulteriore emendamento della stessa maggioranza (che mandava sotto la decisione della giunta) si decideva di reinternalizzare l’aviosuperifice, ponendo come vincolo che solo dopo un periodo di prova si sarebbe prodotto un nuovo bando per affidare la gestione esternamente.
Corradi, lanciatissimo verso la direzione di Terni Reti, pronta a prendere la gestione sia dei parcheggi di superficie che dell’avio superficie, nelle sue affermazioni chiude all’ipotesi della reinternalizzazione (mai attuata con buona pace del consiglio comunale) e conferma come la decisione ormai presa di comune accordo con la Giunta è quella di far passare i servizi sopra citati direttamente a Terni Reti (o Terni Infrastrutture) che poi controllerà anche il bike sharing e le colonnine di ricarica.
In realtà con l’ennesima nuova proroga ATC resterà in sella fino a fine anno sia per i parcheggi che per l’avio superficie, il famoso esperimento della reinternalizzazione non è stato mai nemmeno preso in considerazione dalla giunta e dall’esecutivo.
Con una serie di argute quanto creative strategie ci viene spiegato come buona parte del debito di ATC verrà scalato a saldo degli interventi sull’avio-superficie, mentre il colpo di genio sta nel recupero di ulteriori 2,5 milioni di debito. L’ATC in sede di liquidazione dovrebbe mettere in gara la concessione del parcheggio di San Francesco che ha ancora per 13 anni e che produce a detta dell’ ATC 250mila euro di utile.
Alla gara “aperta” dovrebbe partecipare Terni Reti ( di proprietà del Comune di Terni) che acquisendo la concessione andrebbe a recuperare i 2,5 mil di debito richiesti, nonostante fra 13 anni, scaduta la convenzione, il parcheggio sarebbe tornato comunque al Comune di Terni. Si arriva a concepire l’assurdo in cui una partecipata del Comune acquisisce una concessione di un’altra partecipata in fallimento che è relativa ad una proprietà che è comunque del comune di Terni, capite il genio?
A quanto dice Corradi verrà confermato anche il service con Umbria Mobilità altro carico pendente per anni sul bilancio di atc parcheggi.
Peccato che in questo illustrare di buone intenzioni Corradi dimentichi di chiarire due aspetti fondamentali a nostro avviso: a che punto è la rateizzazione del debito di un milione di euro che l’ATC doveva al comune al 2014 per i parcheggi di superficie e mai versata, e cosa ne sarà in fase di liquidazione della fideiussione che peserebbe su ATC Parcheggi derivante dai Parcheggi sotterranei di Corso del Popolo e derivata dallo sciagurato accordo capestro che prevedeva un onere di 900.000 euro all’anno a carico dell’Atc da pagare alla Società Corso del Popolo per la gestione del parcheggi interrati a fronte di un introito stimato 300 mila euro?
Ma la cosa che stupisce e ci fa irritare più di tutte è la conclusione dell’intervista dove Corradi afferma che la cosa più importante è che “il percoso individuato di concerto con l’amministrazione comunale venga avviato e soprattutto nei tempi indicati”. A questo punto ci chiediamo con quale amministrazione dialoghi Corradi o con quale parte, dato che non sembra atti alla mano, farne parte nemmeno la maggioranza del PD.
Tutto questo dimostra ancora una volta (come fu al tempo della scissionedi ATC) che la regia che guida le scelte del nostro Ente non è affatto del Consiglio comunale, organo supremo eletto in rappresentanza dei cittadini, infatti questo viene nuovamente esautorato con il placet dell’assessore Piacenti, ed è evidente ancor di più come la stessa maggioranza del PD presente in Consiglio ed il suo stesso capogruppo, che pure aveva preso di buon grado la decisione collettiva sui parcheggi fatta a dicembre scorso, vengano scavalcati da ben altri organi di direzione.
L Movimento non ci sta a tacere su queste vicende che dimostrano come la democrazia e le stesse scelte condivise con gli altri gruppi vengano continuamente scavalcate e umiliate dalla giunta e dal Sindaco, non ci sta a spendere tempo e soldi in commissioni e consigli che poi rimangono un teatrino di bei propositi, spot televisivi nei confronti dei cittadini sempre più sfiduciati da questa politica, non ci sta che gli errori e i debiti delle gestione delle nostre partecipate spariscano in un gioco di scatole cinesi facendo si che l’unico che rimane sempre e solo a pagare e con il cerino in mano sia il cittadino.
A Piacenti chiediamo di mantenere gli impegni presi a Dicembre scorso riguardo alle partecipate e alle discussioni fatte in aula compresa l’internalizzazione dei servizi e ricordandogli anche l’impegno preso circa i servizi di riscossione ordinaria rimasti in deroga all’ICA sino al Giungo 2015, al cui termine si era detto sarebbe stata indetta la gara pubblica per nuova assegnazione, è arrivata l’ ora che alle parole faccia seguire i fatti.
Chiudendo ci appare evidente come il PD Ternano abbia un problema ben più serio del dover individuare un nuovo segretario, è evidente che oramai è un partito senza identità e senza forza che non riesce a far rispettare le proprie scelte non solo da chi gli è geograficamente distante, vedi Area di Crisi complessa ferma al palo, ma nemmeno da chi gli è più vicino, dalla giunta e dal loro stesso sindaco, palesemente in difficoltà con la governance di interessi che comanda da troppo tempo questa città”.