La Corte d’assise d’appello di Perugia ha ridotto a sette anni e sei mesi la condanna per omicidio preterintenzionale nei confronti di Dan Dobra, il quarantaquattrenne rumeno accusato di aver ucciso a sprangate, nel febbraio 2009 a Terni, il connazionale Cristel Bondalici, di 50 anni. In primo grado, nel marzo 2012, l’imputato era stato condannato a 10 anni e otto mesi dal tribunale di Terni. La riduzione della pena è stata decisa dai giudici in virtù del riconoscimento dell’attenuante della provocazione da parte della vittima.
Il delitto era avvenuto all’interno di un casale diroccato nei pressi di Villa Palma, dove Dobra e Bondalici, entrambi senza fissa dimora, avevano trovato rifugio provvisorio insieme ad altri connazionali nel corso di una lite scoppiata per futili motivi. Dobra si è sempre dichiarato innocente e il suo legale, l’avvocato Massimo Rao Cameni, ha ribadito anche in appello la richiesta dall’assoluzione del suo assistito per non aver commesso il fatto. La procura contestava invece l’accusa di omicidio volontario e aveva richiesto una condanna a 23 anni di reclusione.
“Siamo soddisfatti in parte della sentenza – spiega il legale – in quanto è stata pronunciata senza ascoltare in aula un testimone chiave che non si è presentato a deporre per sottoporsi al controesame”. Il riferimento è a uno dei connazionali dell’imputato, citato dalla difesa dell’uomo, che avrebbe assistito alla lite e del quale sono state acquisite dalla Corte solo delle dichiarazioni scritte. Anche per questo l’avvocato Cameni annuncia che, dopo il deposito della sentenza, valuterà il ricorso per Cassazione.
