Terni, piazza del Mercato, Melasecche: “Comune agisca nei confronti della Coop”

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bonifica-ex-mercato-coperto-4Piazza del Mercato, nel pieno centro di Terni, è da anni in totale degrado. Oggi il consigliere comunale Enrico Melasecche presenta un atto in cui ripercorre le vicende della struttura finita al centro di un contenzioso e invita il sindaco ad agire nei confronti della Coop Centro Italia affinché questa dia finalmente avvio ai lavori.

Ricorda Melasecche che “la decisione di vendere la struttura di Piazza del Mercato presa dalla giunta Raffaelli per trasferire a Largo Manni lo storico mercato coperto cittadino, pur di fare cassa alla svelta, si è fin qui rivelata l’ennesimo fallimento, con la nuova struttura che non decolla ed il risultato di non avere più a Terni un vero e proprio mercato coperto. Sono trascorsi dieci anni circa in cui Piazza del Mercato, per un secolo punto di riferimento pulsante di tutta la cittadinanza, è diventato uno dei peggiori simboli della inettitudine, dell’abbandono e della sporcizia in cui versa da troppo tempo la nostra città”.

Secondo il consigliere “la logica di favorire un certo tipo di grande distribuzione in danno di tutti i piccoli commercianti ma anche in danno dell’intero centro storico che avrebbe dovuto essere il fiore all’occhiello nell’attrattività cittadina ha prodotto i danni che avevamo paventato e che oggi appaiono evidenti a tutti. Peraltro la logica di fare cassa posponendo il valore di un ‘bene comune’ per eccellenza come è storicamente il ‘mercato coperto’, luogo che favorisce da un lato la libera concorrenza a vantaggio soprattutto delle famiglie rispetto agli interessi quasi monopolistici che oggi gestiscono Terni ma anche la sussistenza ai piccoli produttori locali, impone molte riflessioni e non poca preoccupazione anche in ordine alla presente vicenda”.

Ricorda ancora Melasecche che “la Coop Centro Italia è subentrata in tutto e per tutto ai diritti patrimoniali, all’avviamento commerciale come agli obblighi contrattuali della Superconti spa derivanti dall’essersi questa aggiudicata anche quella struttura in base ad un preciso progetto di elevata valorizzazione di Piazza del Mercato, progetto che dopo otto anni di amministrazione Di Girolamo ancora langue”.

“Non possiamo né vogliamo credere – incalza il consigliere – che l’acquisto della Superconti Spa sia avvenuto, ad onta di quanto esposto alla Autorità garante per la concorrenza, non per favorire anche i consumatori ternani, quanto per acquisire una rilevante quota di mercato, con l’intento di ritirarsi però dagli obblighi di investimento che la precedente proprietà aveva assunto. Stanno trascorrendo mesi ed anni nel silenzio di codesta amministrazione per cui sorge il legittimo dubbio che si voglia favorire in questo modo da parte della nuova proprietà il punto vendita di Via Gramsci, lì trasferito dalla Strada Marattana da una ‘urbanistica contrattata e politicamente ben orientata’ in danno dell’interesse generale”.

Per l’esponente della lista I love Terni “non è più possibile protrarre oltre questa situazione palesemente omissiva per quanto riguarda la somma da versare nelle casse del Comune quale corrispettivo della vendita, con danno per il bilancio cittadino in condizioni di predissesto, costretto a ricorrere ad anni ed anni di anticipazione di cassa e relativo pagamento degli interessi composti anche a causa di questa incompiuta. La funzionalità futura di Piazza del Mercato necessita della realizzazione del progetto complessivo, con i nuovi indispensabili piani di parcheggio, tenuto conto che già oggi gli attuali non sono sufficienti per i residenti”.

Melasecche invita il sindaco “a riferire con urgenza le ragioni reali dello stallo dei lavori, i quali, trascorso il primo mandato quinquennale, se fossero stati avviati anche all’inizio del suo secondo mandato avremmo oggi la nuova struttura già inaugurata e funzionante” e “a chiarire se la Coop Centro Italia, diventata oggi di fatto quasi monopolista nella grande distribuzione in centro ma non solo, intenda o non intenda rispettare quel contratto, che va immediatamente onorato, dovendo il Comune in alternativa procedere ad esperire una nuova gara imputando ai responsabili ed alla parte inadempiente gli oneri, le penali, gli interessi, compresi i danni che questo continuo, inaccettabile rinvio sta causando soprattutto alle attività, agli abitanti e proprietari degli immobili circostanti, deprezzati in modo pesante”.

Infine nell’atto il consigliere invita il primo cittadino “ad evitare che, quanto a legalità, si utilizzino metri diversi fra operatore ed operatore a seconda della loro vicinanza politica, chiudendo un occhio per alcuni, invocando il rigore delle norme per altri, avendo viceversa come unico riferimento l’interesse generale della città”.

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