Terni, pignoramento ex Foresteria, Comune contesta richieste ditta: ”Non spetta a noi pagare”

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ex Foresteria TerniIl pignoramento dell’ex Foresteria (qui l’articolo) è sospeso in attesa di un giudizio di secondo grado: il Comune di Terni contesta infatti le richieste della società Ternana soccorso, non riconoscendo il debito di 89 mila euro. Per Palazzo Spada “non si è in presenza di un ritardato pagamento ma di un debito contestato e non riconosciuto dal Comune”.

In una nota l’amministrazione spiega: “Il Comune di Terni, che contesta decisamente le richieste della ditta, ha appellato la sentenza di primo grado ritenendo non di competenza del Comune il pagamento dei corrispettivi della custodia degli automezzi. La questione è infatti abbastanza originale: la Ternana soccorso chiede denaro al Comune per la custodia di mezzi incidentati, mai ritirati dal deposito dai rispettivi proprietari, nella gran parte dei casi rimossi non dai vigili urbani ma da diverse forze di polizia. Una richiesta, peraltro avanzata, a fronte di rimozioni risalenti agli anni ’90, solo anni dopo al Comune di Terni, rendendo di fatto molto difficile l’eventuale rivalsa del Comune nei confronti dei proprietari delle auto incidentate. La direzione della Polizia Municipale si è sempre opposta al riconoscimento di queste somme alla Ternana soccorso in quanto estranea alla vicenda della rimozione dei mezzi in custodia”.

Inoltre il Comune sta vagliando anche un’altra strada per evitare il pignoramento dell’immobile dal valore milionario: “L’Amministrazione comunale sta valutando la sussistenza dei presupposti, in ragione dell’utilizzo dell’ex Foresteria per attività istituzionali, per proporre opposizione all’atto di pignoramento che ha investito il bene immobile con riserva di conferire mandato all’avvocatura comunale a tutela delle ragioni del Comune”. Infatti attualmente nell’ex Foresteria ha sede l’assessorato alla Cultura.

In conclusione scrive l’Amministrazione comunale “non si è in presenza di un ritardato pagamento ma di un debito contestato e non riconosciuto dal Comune. Sul versante dei pagamenti infatti si rammenta che il Comune, con un efficiente utilizzo del decreto Sbloccacrediti, ha emesso mandati per 9 milioni di euro in un mese, giungendo entro l’estate ad un importo complessivo di pagamenti per 20 milioni di euro”.

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  • cesoia

    Quando sono chiamati a pagare , i nostri comunisti amministratori locali se ne lavano le mani , queste carogne non cambiano mai!!!!!