Terni, polemiche roventi per Festa del Pd alla Passeggiata: contrari anche Diocesi, Italia Nostra e WWF

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La Passeggiata TerniProsegue la battaglia sulla Festa Democratica alla Passeggiata e si allarga il fronte di chi si oppone “all’occupazione del parco pubblico”. Al coro dei “no” si aggiunge ora la voce della Diocesi di Terni che, congiuntamente ad Italia Nostra e WWF, esprime netta contrarietà. Una presa di posizione che si va ad aggiungere a quelle del Comitato Mille Alberi, di Udc e del Movimento 5 Stelle. Il Pd dal canto suo, dopo aver ricevuto il nulla osta da parte della Soprintendenza, replica alle accuse; è il segretario comunale Andrea Delli Guanti a sostenere la legittimità della Festa alla Passeggiata e ad annunciare azioni legali contro quelle che ritiene diffamazioni.

Le installazioni delle strutture per la Festa Democratica sono già iniziate ma stranamente non è ancora stata ufficialmente calendarizzata nel sito festademocratica.it che elenca i programmi di tutte le feste democratiche in Italia. In rete non è attualmente rintracciabile un programma, vista anche la “sparizione” del sito internet del Pd ternano (e c’è un piccolo giallo visto che il dominio risulta addirittura finito in vendita: tramite una nota piattaforma online è possibile presentare un’offerta per acquistare l’url: pdterni.it). Ad ogni modo con l’avvicinarsi del 25 agosto, giorno in cui è previsto l’inizio della festa, il dibattito si anima ancor di più e il presidente di Italia Nostra è tornato sull’argomento per denunciare problemi di sicurezza legati all’inidoneità del parco ad ospitare gli eventi della Festa Democratica.

Delli Guanti: basta diffamazioni. Dopo le prime polemiche, il segretario comunale del Pd, Andrea Delli Guanti aveva dichiarato: “In merito alle illazioni e alle affermazioni a carattere diffamatorio che da giorni si ripetono a mezzo stampa e sui principali social network a proposito di presunte irregolarità negli iter burocratici per l’ottenimento dell’autorizzazione allo svolgimento della Festa del PD o ad ‘occupazioni forzate’ e danneggiamenti dei giardini pubblici de ‘La Passeggiata’, il Partito Democratico precisa che intende definitivamente sottrarsi ad un dibattito a tratti infamante. In questi anni c’è sempre stato il dovuto rispetto per chi ha ed ha avuto una diversa visione dell’utilizzo del suddetto parco pubblico ma quest’anno il confronto ha cambiato livello evidenziato una scorrettezza e un’approssimatezza nelle accuse intollerabili. Per queste ragioni, da data odierna, il Partito Democratico di Terni incarica l’avvocato Emidio Mattia Gubbiotti di difenderne l’onorabilità, la rispettabilità e la correttezza e di procedere senza esitazione a dibattere nelle sedi opportune le singole accuse mosse”.

Diocesi, Italia Nostra, WWF. Diocesi, Italia Nostra e WWF ieri hanno reso noto che già lo scorso 25 giugno avevano scritto al Ministero dei Beni Culturali, alla Soprintendenza umbra e per conoscenza alla Procura della Repubblica di Terni chiedendo la tutela del parco pubblico. La missiva era stata sottoscritta dal direttore dei Beni Culturali Ecclesiastici della Diocesi di Terni-Narni-Amelia don Claudio Bosi, dal presidente di Italia Nostra Terni Andrea Liberati e dal presidente di WWF Terni Amos Macinanti.

I tre scrivevano: “Da tempo la pregiatissima area della Passeggiata viene utilizzata in barba a tutta una serie di divieti. Cosa vi accade?Entrano automezzi di grosse dimensioni per collocarvi stand commerciali e gastronomici; si installano tendoni e palchi per conferenze e concerti con musicisti che attirano all’interno del Parco anche decine di migliaia di persone alla volta, che si accalcano senza il minimo riguardo e alcun controllo in ogni metro quadrato disponibile, a cominciare dalle aiuole e sopra reperti archeologici disseminati in quel che non solo rappresenta l’unico ‘giardino botanico’ della città, ma anche un lapidarium all’aperto. Probabilmente alcuni dei reperti potrebbero essere stati perfino trafugati nel corso degli anni a causa dell’abbandono che vi regna”.

Dopo aver elencato una serie di gravi danneggiamenti e di mancate manutenzioni del parco, erano state prese in esame le normative:

“a)- il PRG prevede espressamente che La zona di verde pubblico della Passeggiata dovrà essere soggetta ad un intervento di restauro che tuteli le importanti essenze arboree residenti e ne programmi il mantenimento;

b)- il Regolamento Regionale relativo al ‘Contenimento e riduzione dell’inquinamento acustico’ prevede agli artt. 14, 15, 17, una serie di limitazioni che mai ci risulta siano state rispettate in ragione dell’altissimo volume con cui vengono gestiti quei concerti da stadio, con proteste vibrate da parte della popolazione che vive immediatamente a ridosso del Parco, senza contare la fauna descritta dai suddetti Manuali del territorio, ammesso che non sia stata decimata dall’uso sconsiderato descritto;

c)- l’allora Direttore Generale del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio chiedeva alla Soprintendenza BAP con lettera Prot. DVA-2011- 0016080 del 5.07.2011, se fosse possibile ‘che si svolgesse un Festival di partito all’interno di un Parco che, oltre a costituire un bene pubblico, è stato classificato dal Nuovo PRG di Terni come Area Particolarmente Protetta, classe I’;

d)- il D.L. 22.01.2004, n. 42, c.d. Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’art. 10 della legge 6.07.2002, n. 137, prevede espressamente:

– all’art. 20, comma 1: ‘i beni culturali non possono essere distrutti, deteriorati, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione’;

– all’art 21, comma 1, che qualsiasi ‘intervento sia subordinato ad autorizzazione del Ministero’;

– all’art. 21, comma 4, ‘l’esecuzione di opere e lavori di qualunque genere su beni culturali è subordinata ad autorizzazione del soprintendente’;

– all’art. 30, comma 2: ‘Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali (…) hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza’”.

Per Diocesi, Italia Nostra e WWF, “alcuna giustificazione può addursi, ammesso che possa nel caso valere, per sagre mangerecce, concerti e festival vari in situ, perché esistono in città aree apposite anche immediatamente a ridosso del centro storico. L’uso del Parco della Passeggiata, zona fortemente attrattiva, consente certo introiti maggiori nella locazione degli stands commerciali, tanto che, per intere settimane, si propone di tutto e di più, dai materassi alla polizze assicurative, vero e proprio bazar, totalmente fuori luogo. Occorre – concludono – un immediato recupero di tali luoghi, con iniziative straordinarie volte al ripristino della tutela diretta e concreta degli immobili ricompresi nelle perimetrazioni della zona vincolata”.

Danneggiamenti. Nel frattempo, dopo la missiva di Diocesi, Italia Nostra e WWF, il Pd aveva ottenuto il nulla osta per la Festa alla Passeggiata. Così, lo scorso 9 agosto, Bosi, Liberati e Macinanti erano tornati a scrivere a ministero e soprintendenza elencando i danneggiamenti che La Passeggiata ha subìto dopo la Festa Democratica del 2012, chiedendo per tanto di revocare l’autorizzazione per il 2013. “In merito alle distruzioni occorse durante lo svolgimento della Festa tenuta dal 23 agosto al 9 settembre 2012, avvenute nel cortile del Duomo in collegamento con ‘La Passeggiata’ di Terni (orto botanico e lapidarium all’aperto, bene vincolato ai sensi del DL 42/2004), accesso usualmente tenuto aperto anche per motivi di sicurezza al fine di agevolare il deflusso delle persone in caso di situazioni di emergenza all’interno del Parco. I beni culturali devastati sono i seguenti:

1) Scultura del ‘700 decapitata (la testa è scomparsa, probabilmente rubata).

2) Lapide marmorea con iscrizione relativa al pulpito della Cattedrale di Terni, particolarmente curata, con intarsi in prezioso marmo verde, distrutta e ridotta in centinaia di frammenti. Totalmente irrecuperabile.

3) Muri del chiostro degradati con bestemmie e orrendi disegni”.

“Tutto questo – continuano – a voler tacere di quanto è già più volte avvenuto anche all’interno del Parco stesso (basta consultare una rassegna stampa, anche in rete) nell’inesistenza di una seria vigilanza comunale ex ante ed ex post rispetto alla manifestazione, tanto da condurre le telecamere di una nota trasmissione televisiva, Striscia La Notizia, per ben due volte in Comune”.

Alla luce di questo “si chiede di revocare in via di autotutela l’autorizzazione assentita per la nuova ed ennesima manifestazione, con sagra mangereccia inclusa e speculazioni commerciali, poiché illegittima rispetto a leggi nazionali e normative locali, come specificato da ns. raccomandata del 25 giugno 2013, contraria a un autentico spirito di conservazione (anche d’immagine) dell’integrità del bene culturale vincolato”.

Liberati: gravi problemi di sicurezza. Questa mattina in un comunicati il presidente di Italia Nostra Terni, Andrea Liberati, aggiunge: “Aver organizzato la manifestazione per decine di anni in un ambiente delicatissimo, vincolato, spesso senza essersi consultati con la Soprintendenza, non esenta da una nuova e doverosa presa di coscienza, né muta lo status legale del bene. Vincolato rimane. Si fanno feste nei musei? No. E la Passeggiata rappresenta un bene equiparabile a un museo. Inoltre, chi si assume poi oggi la responsabilità di tenere la Festa in un luogo che non dispone delle necessarie uscite d’emergenza (gli accessi sono inadeguati e lontani tra loro) tra alte cancellate e mura, con dieci metri di ‘salto in basso’?. Si possono concentrare 10/20.000 persone in uno spazio così, mentre il Duomo, cinquecentesco, corre lungo un intero confine del parco? Dov’è la sicurezza? E dov’è il rispetto della sacralità dei luoghi?”.

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  • nuvolari tullio

    Sono l’ultima persona al mondo ad essere favorevole alla Festa del PD a Terni, tuttavia… Non posso essere assolutamente d’accordo con le motivazioni che spingono i “contrari” ad opporsi allo svolgimento della Festa. Se si ragiona ancora in termini di “bisogna PRESERVARE” “bisogna DIFENDERE” “bisogna TUTELARE” ecc. impedendo di fatto qualsiasi tipo di manifestazione, concerto, spettacolo, che in sé porta inevitabilmente pubblico e, dunque, vita umana in una zona che di vita umana dovrebbe campare, allora cari miei, siamo sulla strada sbagliata. E’ la strada di Carsuale, in cui una Sovrintendenza iperprotettiva e conservatrice fino all’osso impedisce qualsiasi tipo di manifestazione (o al limite chiede tanti soldi per “agevolare” la manifestazione stessa) e fa letteralmente MORIRE un luogo, chiudendolo a qualsiasi forma di spettacolo o evento culturale che comporti un pubblico attivo. No, mi dispiace, per una volta devo difendere i ternani compagni e la loro pacchiana festa. Oddio, devo misurarmi la febbre….