Terni, Prc: ”Il vero volto del programma del Pd è incenerimento e privatizzazioni”

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logo-partito-rifondazione-comunistaIl Partito della rifondazione comunista di Terni va all’attacco dell’amministrazione comunale. In un comunicato il segretario provinciale Lorenzo Carletti scrive: “Le linee programmatiche del sindaco Di Girolamo, approvate nell’ultima seduta del Consiglio comunale confermano l’indeterminatezza del profilo politico dell’attuale maggioranza”.

Prosegue Carletti: “Aldilà della stanca ripetizione delle solite promesse su partecipazione e trasparenza, emergono con forza almeno due elementi di grave regresso rispetto alle passate esperienze amministrative, che ben testimoniano il nuovo corso del Partito Democratico ternano. In primo luogo, scompare l’impegno per l’attuazione della strategia “Rifiuti Zero”, nella prospettiva di adibire il polo di trattamento dei rifiuti di Maratta alla produzione di Combustibile Solido Secondario, da bruciare presso impianti industriali o inceneritori, a seconda della loro tipologia. Il tutto con buona pace non solo della delibera del dicembre 2013, ma anche con il voto del Consiglio comunale dello scorso mese di luglio, in cui l’approvazione di un Ordine del Giorno contro l’ipotesi di produzione del CSS. Ancora una volta, via Mazzini batte Palazzo Spada”.

“In secondo luogo – continua il comunicato del segretario del Prc Terni – viene sancita irrevocabilmente la volontà di avviare il processo di finanziarizzazione delle aziende partecipate, con la privatizzazione delle farmacie comunali e il ricorso all’azionariato privato per ricapitalizzare ASM; non a caso, a compimento di questo processo, viene posto l’obiettivo della realizzazione di una holding comunale per le partecipazioni. Siamo alla perfetta sintonia con gli indirizzi del Governo Renzi, che ha già individuato nei servizi pubblici locali il bottino di un nuovo ciclo di privatizzazioni. Non si capisce altrimenti perché vendere aziende pubbliche che, oltre a garantire l’accessibilità a servizi essenziali per la popolazione, producono da anni degli utili. La stessa pervicacia con cui viene riconfermata l’opzione della vendita di AST ad un ‘soggetto industriale europeo’, insieme alla totale scomparsa della questione del polo chimico dai pensieri del Sindaco e della sua coalizione, testimoniano l’inadeguatezza dell’attuale compagine di governo cittadino rispetto alla gravità della crisi economica e l’incapacità di trovare soluzioni alternative a quelle meramente di mercato. Solo chi non vuol vedere può ancora riconoscere in questi indirizzi una proposta collocata ‘in alto a sinistra’”.

“Rifondazione Comunista di Terni, nel confermare la propria ferma contrarietà alle politiche neoliberiste imposte al nostro territorio dal Partito Democratico, nel Paese come nel nostro territorio, ribadisce la necessità di aprire il confronto per la costruzione dell’opposizione sociale e la proposta di un’alternativa alle sciagurate scelte che di qui a poco verranno assunte; ora più che mai, c’è bisogno di un’altra città”.

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  • Pierbruno Russell

    ma chi comanda a Terni?