Terni, premio a Morselli, anche Marini contro. FdI: “E’ fotografia della loro gestione”

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catiuscia-mariniPolemica infinita per il premio consegnato alla festa della Polizia dal questore Belfiore all’ex ad di Thyssenkrupp Ast Lucia Morselli. Ieri era arrivato un fiume di proteste con le dure prese di posizione di Unione Civica, Sinistra Italiana e Cinquestelle e quella anch’essa contraria, sia pur con toni diversi, addirittura dello stesso Pd. Oggi scende in campo la presidente della Regione che sul proprio profilo facebook, spara “alzo zero” (senza nominarlo) verso il sottosegretario al ministero dell’Interno Giampiero Bocci, presente alla premiazione: “Ma chi lo ha istituito il premio? Il Ministero dell’Interno?”, risponde ad un cronista che la sollecita.

Il sindaco Leopoldo Di Girolamo non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma stamattina in una conversazione informale con un cronista ha tentato di derubricare l’accaduto alla voce “polemica eccessiva”, affermando di non essere stato al corrente in anticipo di questo premio e di averlo saputo solo quando è stato chiamato sul palco “e non potevo sottrarmi”.

Al sindaco risponde, indirettamente, Marco Cecconi di Fratelli d’Italia: “La partecipazione attiva del sindaco Di Girolamo e del sottosegretario Bocci alla surreale premiazione della Morselli – scrive – è nient’altro che la radiografia di come il Comune e il governo nazionale hanno affrontato la questione della vertenza delle acciaierie del 2014. Preoccupati solo delle apparenze, anche se grottesche. Capaci di costruire trattative e accordi con la proprietà che sarebbero stati imbarazzanti persino per un governo tedesco. Capaci, poi, di girarsi dall’altra parte per l’anno e mezzo a seguire, per non dover pronunciare l’evidenza, ovvero quanto e come quegli stessi accordi siano stati disattesi dalla proprietà, appunto, e dalle stesse istituzioni. No, non si tratta né di errore né di svista. La politica delle apparenze ha collezionato un album dei ricordi indelebile, di cui adesso il premio alla Morselli è solo il degno corollario. Fasce tricolori a orologeria sui raccordi autostradali tanto per non mancare, l’umiliazione di ore e ore di anticamera a Roma come in viale Brin, inflitta a un sindaco considerato con tutta evidenza, dalla Morselli & C, come meno di niente. Mentre, intanto, l’ex ministro Guidi (a proposito, perché non dare un premio anche a lei?) nove su dieci si accordava con l’ex amministratore delegato della Tyssen Krupp per un’eutanasia ad orologeria della fabbrica ternana che si sta regolarmente consumando: mentre la Marini, per esempio, continua ad ignorare la richiesta di presentarsi in consiglio comunale a Terni, datata febbraio 2015, per spiegarci come stanno le cose. Né un errore né una svista e nemmeno una trappola, nella quale adesso Di Girolamo vorrebbe farci credere di essere caduto, dichiarandosi ignaro di quel premio fino a che non ha visto spuntare fuori la targa. Fosse davvero così, sarebbe l’ennesima conferma della considerazione della quale gode il primo cittadino. Fossero andate le cose davvero così, un sindaco degno di questo nome, come minimo avrebbe tirato il cappello in aria e se ne sarebbe andato. Il re è nudo. E adesso se ne accorgono tutti, dal Pd alla Fiom”.

Resta da capire cosa succederà adesso, perchè a quanto sembra la vicenda potrebbe anche finire sui banchi del Consiglio Comunale.

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