Terni, progetto di recupero della miniera di Buonacquisto: sorgerà un sito archeologico industriale

E’ stato presentato questa mattina, presso la sala del Consiglio provinciale, il progetto di recupero a fini turistici e didattici dell’antica miniera di Buonacquisto, nel comune di Arrone, voluto dall’amministrazione provinciale per riqualificare un importante sito di archeologia industriale del territorio. Ad illustrare il progetto erano presenti il presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli, il sindaco di Arrone Loreto Fioretti, il responsabile del settore Cave della Provincia di Terni Marco Spinazza, il presidente dell’Icsim Franco Giustinelli, il rappresentante dell’Aipai Gianni Bovini e la presidente dell’associazione culturale “Buonacquisto insieme” Emi Buzzi,

L’iniziativa si inserisce nel programma della V edizione della “Giornata nazionale sulle miniere”, volta a coinvolgere tutte le realtà minerarie italiane. In questo ambito, è stata organizzata un’apposita escursione per domenica 26 maggio, data in cui sarà ufficialmente inaugurato il Parco minerario di Buonacquisto. In caso di maltempo sia l’escursione che l’inaugurazione slitteranno a domenica 2 giugno. Per l’occasione la Provincia metterà a disposizioneun pullman. L’appuntamento è alle ore 10 di fronte al monumento ai minatori caduti sul lavoro collocato nella piazzetta di Buonacquisto.

“Si tratta – ha affermato il presidente Polli – di un’occasione per conoscere meglio e valorizzare il nostro territorio grazie anche al rapporto di collaborazione tra gli enti e all’importante ruolo svolto da associazioni come “Buonacquisto insieme” che hanno messo in moto un sistema in grado di autoalimentarsi”. Il progetto di recupero è stato realizzato da un’associazione temporanea di scopo tra la Provincia di Terni, il Comune di Arrone e l’Istituto per la Cultura e la Storia d’Impresa “Franco Momigliano” (Icsim). Elaborato dai tecnici dell’ufficio di polizia mineraria della Provincia, è stato in parte finanziato dal Gruppo di azione locale (Gal) del Ternano e in parte dal Piano di sviluppo locale dell’area omogenea Ternano-Narnese-Amerino 2007-2013.

Lo scopo, come hanno tenuto a precisare, nei loro interventi, sia Franco Giustinelli che Gianni Bovini, è di mostrare come funzionava la miniera, come si è formata, come si estrae e si lavora la lignite. Lungo il percorso è stata sistemata adeguata segnaletica con informazioni relative al sito. Si potranno visitare gli affioramenti di lignite, i luoghi di estrazione della miniera a cielo aperto, gli alloggi degli operai (il Castellone), l’accesso alla vecchia miniera, le cave di estrazione del calcare, la fornace da calce, il piazzale della nuova miniera, il tracciato della ferrovia Decauville che collegava l’area delle escavazioni al piano inclinato automotore, punto di partenza della lignite. Nel corso della conferenza stampa è stata ricordata infine, sia da Giustinelli che da Polli, la figura di Valentino Paparelli, ricercatore e studioso di tradizioni popolari recentemente scomparso particolarmente legato alla Valnerina e alla zone di Arrone.

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