Terni, prostituzione e sesso in centro massaggi cinesi: due denunce e locale sequestrato

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poliziaEra un centro di massaggi cinesi ma all’interno venivano offerte e consumate prestazioni sessuali. Ieri pomeriggio la polizia ha sequestrato il locale, situato in viale Brin a Terni, e denunciato due donne, una cinese e una italiana, con le accuse di sfruttamento della prostituzione.

I locali all’interno era stati opportunamente divisi: c’erano quattro ambienti adatti alla ricezione della clientela, rifiniti con lettini e vasche aperte con piano doccia doppio. I clienti interrogati hanno raccontato agli investigatori le modalità e le prestazioni di sesso, con cifre a partire da 50 euro.

Le indagini dei poliziotti sono partite dopo una segnalazione di una fonte confidenziale. Dopo appostamenti, accertamenti ed escussioni di molti clienti che avevano  usufruito delle prestazioni sessuali, gli investigatori hanno accertato la reale situazione: nel locale si andava ben oltre i massaggi.

Ieri il blitz: all’interno è stata riscontrata la presenza di tre cittadine cinesi ed una italiana. Come responsabili del reato sono state identificate H.W. cittadina cinese titolare dell’esercizio e M.S. cittadina italiana estetista responsabile. All’operazione ha partecipato anche personale dell’Asl, del Reparto di Unità Operativa di Igiene e Sanità Pubblica, che aveva collaborato anche durante le indagini. Il tutto, spiega la questura, “per dare un forte segnale all’espansione di tali attività delittuose celate dietro l’apertura di centri benessere”. Infatti, da una parte sono stati contestati gli illeciti amministrativi riscontrati nel corso dei controlli e dall’altra parte, a livello giudiziario, è stato sequestro l’immobile e denunciate le responsabili per sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Si tratta del terzo locale di Terni in pochi mesi a venir chiuso dalla polizia per sfruttamento della prostituzione. Il 26 gennaio scorso era stata chiusa una casa di appuntamenti in via Sant’Antonio (qui l’articolo) mentre lo scorso 10 giugno ad essere sequestrato era stato un altro centro massaggi cinesi di via Tre Venezie (qui l’articolo). Entrambe, al termine delle indagini di rito, sono state chiuse e sequestrate dalla polizia.

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  • Maurizio Passoni

    …bahh.. queste sono le priorità della pubblica sicurezza al giorno di oggi.. vuoi mettere un reato gravissimo come un massaggio con quelli che sono da niente come i furti negli appartamenti,gli omicidi,le truffe etc….

  • dogo

    Se ne accorgono ora che questi locali sono puttanai dediti alla prostituzione?
    Dove sono state fino ad ora le forze dell’ordine?

  • gabubi

    La colpa non è delle Forze dell’Ordine ma di uno Stato fatto di politici ipocriti e norme garantiste all’ennesimo livello dei diritti dei cittadini extracomunitari che nella burocrazia italiana ci sguazzano e ci godono. I cinesi approfittano delle norme italiane che richiedono, in ambito penale, di provare l’esistenza del reato attraverso lunghe e complesse indagini e, quindi, anche se la condotta illecita è evidente per poterla dimostrare occorrono mesi e a volte anni. I cinesi poi sono maestri nell’evadere le imposte e così aprono ditte intestate ad una testa di legno loro connazionale che durerà 2 anni e poi sparirà senza aver versato un euro di imposte, contributi previdenziali e quant’altro … mentre il povero ciuccio italiota è costretto a pagare fino all’ultimo centesimo ….. per quanto ancora questo sistema ….. quando una norma severa che costringa il cinese, prima di aprire una ditta, a versare una forte cauzione o comunque quando gli organi preposti a distanza di pochi mesi vedono che il soggetto non versa un euro devono avere i mezzi per poter chiudere immediatamente l’attività senza tante garanzie e possibilità di ricorso.