Terni, raccolte e consegnate firme per delibera contro il Cavalcavia di Cospea

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via-alfonsine-terniIl Comitato Pro Cospea-San Giovanni ha raccolto 416 firme, ben oltre quelle richieste (300), per una proposta di delibera del Consiglio comunale contro la realizzazione del cavalcavia in via Alfonsine previsto nel progetto di realizzazione del nuovo centro commerciale Cospea 2.

Spiega il presidente del Comitato, Moreno Castellucci, che “dopo un anno e mezzo di estenuante attesa di auspicati confronti, finalmente, in base a questo nuovo istituto di partecipazione, attendiamo di essere convocati in audizione dalla Commissione preposta”. In quell’occasione il Comitato avrà l’opportunità di spiegare tutti i motivi per essere contrari al cavalcavia e al tempo stesso di tornare a riproporre le diverse alternative.

Altre proposte popolari. Così come il Comitato Pro Cospea-San Giovanni, anche Confimpresa Umbria, insieme all’associazione autonoma dei Ristoratori Ternani, presenterà una delibera di modifica al regolamento comunale sullo svolgimento delle sagre. Francesco Bartoli, referente per Terni di Confimpresa Umbra, fa sapere attraverso un comunicato che sono in progetto anche altre richieste di delibera ad iniziativa popolare ma che queste, non potranno essere concretizzate quest’anno, in quanto lo Statuto comunale impone al massimo tre delibere all’anno. Ecco che, per questo motivo, Bartoli scrive in un comunicato che urge quanto prima una modifica allo Statuto in modo tale che non ci sia un limite massimo nella presentazione di delibere ad iniziativa popolare.

“Nella giornata di venerdì – scrive Bartoli – il comitato promotore per la raccolta delle firme contro la costruzione del cavalcavia di Cospea, ha presentato le sue firme al protocollo del Comune. Nei prossimi giorni Confimpresa Umbria e l’associazione autonoma dei Ristoratori Ternani, farà la stessa cosa presentando una delibera di modifica del regolamento comunale sullo svolgimento delle sagre. Sono in preparazione altre richieste di delibere ad iniziativa popolare ai sensi ai sensi degli articoli 8 dello Statuto e 15 del regolamento sugli istituti di partecipazione di cui alla delibera del Consiglio comunale n. 229 dell’11.09.2007. Ma il limite di tre delibere per ogni anno imposto dallo Statuto comunale vanificherà questo impegno impedendo che per tutto il 2014 sia possibile presentare nuove delibere ad iniziativa popolare”.

Modifica Statuto. “Come già affermato in un recente incontro pubblico – continua Bartoli – la modifica dello statuto comunale è ormai non più procrastinabile, in considerazione del fatto che dalla prossima legislatura verranno a mancare anche le circoscrizioni e quindi, il meccanismo delle delibere ad iniziativa popolare potrebbe essere lo strumento utile a garantire, ai quartieri e frazioni del comune l’interlocuzione con il Consiglio comunale, potendo con la raccolta di 300 firme sottoporre all’assemblea cittadina problematiche locali, come è stato nel caso del quartiere Cospea,  o settoriali come è stato nel caso dei ristoranti. Giova ricordare che il Comitato No Cavalcavia del quartiere Cospea, ha chiesto in tutti i modi di essere ricevuto in audizione in modo ufficiale e dopo quasi due anni di attesa, questa iniziativa si è rivelata l’unico modo con cui il Comitato potrà essere ricevuto in modo ufficiale dall’amministrazione comunale. Un’altra modifica che si renderà necessaria – conclude Bartoli – e che Confimpresa Umbria auspica sia effettuata, è la scelta del quorum zero per i referendum comunali. Le percentuali di votanti alle ultime votazioni, infatti, non consentirebbero a nessun referendum di essere considerato valido se solo uno dei partiti più rappresentativi decidesse di boicottare un referendum con una campagna che invitasse al non voto. La società sta cambiando, Terni è cambiata, è arrivato il momento di adeguare lo Statuto comunale a questi cambiamenti, rendendo cosi realmente partecipi i cittadini nella vita politica della città”.

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