Terni, referendum del 17 aprile: tutte le informazioni comunali per votare

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scheda referendumDomenica 17 aprile anche Terni, come il resto d’Italia, è chiamata alle urne per esprimere un voto sul quesito referendario relativo alle piattaforme di trivellazione di gas e petrolio. Il Comune di Terni ha diffuso quest’oggi le informazioni di pubblica utilità.

L’ufficio elettorale del Comune di Terni, in corso del Popolo 30 (nuovo palazzo comunale), resterà aperto venerdì e sabato dalle 9 alle 18 e nel giorno della votazione, domenica, dalle 7 alle 23, per rilasciare le tessere elettorali non consegnate e i duplicati in caso di smarrimento o deterioramento dell’originale. In quest’ultimo caso (deterioramento o smarrimento), il duplicato sarà rilasciato dall’Ufficio Elettorale comunale a seguito di una dichiarazione dell’interessato; invece, in caso di furto della tessera, prima di inoltrare la domanda di duplicato, occorre presentare denuncia ai competenti uffici di Pubblica Sicurezza che poi dovrà essere allegata alla richiesta del duplicato.

Nella giornata di sabato dalle 9 alle 18 e nella giornata di domenica dalle 7 alle 23, sarà aperto anche l’ufficio anagrafe unicamente per il rilascio della carta d’identità.
Tutte le altre informazioni sulle modalità di voto nel territorio comunale possono essere lette e scaricate in una sezione del sito web del Comune di Terni, “Speciale elezioni” dove  si possono trovare, in particolare, anche le informazioni sull’elenco delle sezioni elettorali secondo la sede, sullesezioni per gli elettori non deambulanti, sugli elettori impossibilitati ad esprimere il voto personalmente.

IL QUESITO Si vota un solo quesito: esso chiede l’abrogazione della legge, varata lo scorso dicembre, che estende alle piattaforme la possibilità di continuare a trivellare entro le 12 miglia marine nelle acque territoriali italiane sino all’esaurimento del giacimento invece che sino alla scadenza della concessione.  Il “SI” abroga questa norma, tornando alla situazione precedente (cioè alla scadenza temporale delle concessioni), il “NO” la conferma (quindi le trivellazioni continuano fino all’esaurimento del giacimento). Il referendum abrogativo, per la legge italiana, è valido se si recheranno alle urne almeno il 50% più uno degli elettori aventi diritto.

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