Terni, residenti di Cecalocco e Battiferro: “Abbandonati dal Comune, pericoli e degrado”

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La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (10)Strade e interi abitati abbandonati dal Comune di Terni da ormai 4 anni, con situazioni pericolose e di degrado. Sono i residenti di strada La Castagna, Cecalocco e Battiferro a lanciare l’allarme e chiedere un intervento.

I cittadini denunciano “la totale mancanza di interventi, da quasi quattro anni, di pulizia e messa in sicurezza di strada La Castagna e strada di Battiferro, unica via asfaltata e percorribile dalla maggior parte delle tipologie di veicoli, che dalla SS3 Flaminia porta alla località di Cecalocco e quindi alla vicina località di Battiferro”.

La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (1)La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (7)La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (6)Spiegano che “la strada, in numerosi tratti piena di sassi di media e rilevante grandezza, oltre a qualche buca, ha creato in questo lasso di tempo danni agli pneumatici di molte autovetture, oltre a mettere a rischio la sicurezza per chi si ritrova a guidare quotidianamente o più saltuariamente in quel tratto di asfalto lungo circa 10 chilometri”.

La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (8)“Addirittura, ai margini di un tornante, sito a metà della strada che collega la Flaminia con Cecalocco, c’è il costante pericolo di una grande frana (già avvenuta più volte negli ultimi anni), in quanto la parete ai margini della curva, risulta essere costituita da sola terra di riporto e non protetta da muretti e reti di sicurezza”.

La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (9)La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (5)La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (11)Non solo: “In diversi punti è compromessa la visibilità a causa della vegetazione e di alberi pericolanti (danni dell’incendio dell’estate 2012), che insistono ai margini della strada stessa, compromettendone anche in questo caso la sicurezza e riducendo significativamente la già stretta estensione della carreggiata, andando addirittura a coprire e mimetizzare i guard rail e a creare in alcune zone pericolo, inerente rami di media grandezza che dall’alto insistono sul percorso. Vegetazione che, tra l’altro andrà a crescere notevolmente tra i mesi di marzo e giugno”.

La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (2)La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (4)Per i cittadini l’abbandono non riguarda soltanto le strade: “La stessa località di Cecalocco, necessita da anni di un semplice ma essenziale intervento di decoro urbano, volto a ripristinare la staccionata in legno che delimita l’area dei cassonetti dei rifiuti e dei due piccoli parcheggi del paese, che ad oggi risulta deteriorata e distrutta quasi nella sua interezza. Si tratta, nel complesso, di semplici interventi, che da anni sono richiesti dai residenti e domiciliati di Cecalocco e Battiferro all’amministrazione comunale, senza ottenere alla stregua dei fatti nulla. In fin dei conti è un territorio che fa parte anch’esso del Comune di Terni, dove risiedono diverse decine di persone tutto l’anno; mentre da giugno a settembre la popolazione che va a vivervi, lievita di qualche centinaio di persone”.

La Castagna-Cecalocco-Battiferro abbandonate (3)“Di fatto – sostengono i residenti – l’area e le località in questione sono abbandonate dal Comune di Terni da diversi anni: salvo interventi di emergenza volti al ripristino della rete elettrica, come avvenuto pochi giorni fa, manca la manutenzione ordinaria di base a 360 gradi e non è affatto corretto essere trattati da cittadini di serie B. Confidiamo nel buon senso di chi di dovere e nell’attivazione degli interventi di cui sopra, ricordando banalmente, che una manutenzione più costante abbassa le probabilità di pericolo e abbatte costi che per forza di cose vanno a crescere nel tempo, a causa della negligenza e dei conseguenti danni”.

Infine i cittadini ritengono “di rilevante importanza, la salvaguardia e la tutela dei paesi e della ruralità che insistono ai margini del territorio comunale, non solo da un punto di vista culturale, ma anche quali polmone verde e ‘valvola’ di sfogo per gli abitanti di una città la cui qualità dell’aria e dell’ambiente in generale è già gravemente compromessa da numerosi fattori: primi fra tutti l’immobilismo e, salvo poche rare eccezioni, l’incapacità della macchina comunale e dell’Assessorato ‘competente'”.

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