Terni, scendono i consumi. L’inflazione registrata a marzo è la più bassa degli ultimi 12 anni

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carrello-vuotoA Terni i consumi continuano a scendere mentre il dato relativo all’inflazione di marzo 2013 è il più basso registrato negli ultimi 12 anni. Sono questi gli elementi essenziali del bollettino diramato dal comitato comunale prezzi, che si è riunito nei giorni scorsi nella nuova sede di Corso del Popolo.

Continua la discesa dell’inflazione che si porta questo mese a +1,8%, valore più basso dal dicembre 2001 e quasi dimezzata rispetto a gennaio 2012 (era 3,3%). Questo mese dei circa 750 prodotti che sono stati rilevati, soltanto 88, tra beni e servizi, hanno subito incrementi di prezzo significativi e 64 sono stati interessati da diminuzioni, e in entrambi i casi più della metà delle variazione si riferiscono a generi alimentari freschi.

La situazione di stasi dei consumi e il conseguente rallentamento dei prezzi è ancora meglio rappresentata dalla curva che rappresenta l’andamento dell’inflazione calcolata secondo la frequenza di acquisto dei prodotti. Per il calcolo di tali indici i prodotti del paniere sono stati raggruppati in tre gruppi in base, appunto, a quanto frequentemente vengono acquistati dalle famiglie. Nel primo gruppo “ad alta frequenza d’acquisto” sono compresi  alimentari, bevande, tabacchi, spese per affitto, beni non durevoli per la casa, servizi di pulizia e manutenzione per la casa, carburanti, trasporti urbani, giornali, ristorazione e spese di assistenza, con un peso all’interno del paniere del 39%. I prodotti a “frequenza media di acquisto” sono: spese di abbigliamento, tariffe elettriche e relative all’acqua potabile e smaltimento dei rifiuti, medicinali, servizi medici e dentistici, trasporti stradali, ferroviari marittimi e aerei, servizi postali e telefonici, servizi ricreativi e culturali, pacchetti vacanze, libri, alberghi e altri servizi di alloggio. In fine tra i prodotti a “bassa frequenza di acquisto” figurano: elettrodomestici, servizi ospedalieri, acquisto dei mezzi di trasporto, servizi di trasloco, apparecchi audiovisivi, fotografici e informatici, articoli sportivi.

L’inflazione calcolata per i soli beli e servizi ad alta frequenza d’acquisto si posiziona di norma al di sopra della curva dell’inflazione generale, poiché la domanda dei beni appartenenti al primo gruppo è più alta rispetto a quella degli altri 2 e quindi di conseguenza i prezzi dei prodotti subiscono rincari maggiori: sono prodotti di prima necessità indispensabili per la vita quotidiana delle famiglie e quindi difficilmente queste ne possono fare a meno. Infine, le curve che rappresentano gli altri due gruppi si posizionano invece a valori inferiori a quelli dell’indice generale: in momenti di difficoltà economiche le famiglie ne possono più facilmente ridurre l’acquisto e di conseguenza, diminuendo la domanda si contraggono i prezzi.

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