Terni, scontro Comune-Cecconi-sindacati sulla Polizia Municipale

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polizia municipaleLa riduzione delle posizioni organizzative di Polizia Municipale da sei a due sta facendo discutere. Non più di una settimana fa è stata motivo di frizioni (eufemismo) fra l’assessore al personale Christia Falchetti Ballerani e il sindaco, dopo il voto bipartisan  sulla messa in discussione del modello organizzativo del Comune che di fatto sconfessava il suo lavoro e la decisione del primo cittadino  che entro trenta giorni il modello diventi oggetto di confronto fra Giunta e consiglio comunale anche sull’assegnazione di posizioni organizzative nei settori di maggiori rilevanza dell’ente.Con l’assessore Ballerani arrivato ad un passo dalle dimissioni.

Ora sulla vicenda sono entrati a gamba tesa prima i sindacati e poi Marco Celestino Cecconi, capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Spada. “Siamo contrari all’aumento delle posizioni organizzative per la polizia municipale – scrivono in una nota Cgil e Cisl – Siamo assolutamente consapevoli e concordiamo, che il tema della sicurezza debba essere attenzione primaria dell’amministrazione, ma siamo altrettanto certi che un mero ampliamento delle posizioni organizzative non si traduce assolutamente con maggiore sicurezza per i cittadini, senza una vera e innovativa riorganizzazione del settore, con un numero maggiore dei vigili per i servizi esterni” I sindacati chiedono “mezzi, dotazioni, e soprattutto un vera riorganizzazione. Su questo abbiamo chiesto risposte che non sono mai arrivate”.

Marco-CecconiCecconi, pur concordando sull’ultima affermazione dei sindacati, giudica “irrealistica” la loro posizione: “La scarsissima rappresentanza che Cgil e Cisl possono vantare tra i vigili urbani (che hanno scelto in larghissima maggioranza altre sigle), spiega ampiamente la debole conoscenza dei problemi e del funzionamento di questo settore e, soprattutto, spiega ampiamente quella volontà di penalizzazione che è l’unica ragione possibile  dello smantellamento di fatto della Polizia Municipale e dei suoi consolidati assetti organizzativi, perseguita attraverso tagli così radicali, con il beneplacito di un certo sindacato. Quella della Polizia Municipale – non ci stancheremo mai di ricordarlo – è la struttura comunale con il maggior numero di dipendenti e non è un caso, viste le funzioni. Sin dall’istituzione e a tutt’oggi, la Direzione è stata ed è strutturata in sei gruppi operativi, ciascuno con competenze specifiche ben diverse. Che questi gruppi operativi non debbano essere più coordinati da ufficiali ad hoc è un’opinione che può coltivare solo un sindacato interessato a coltivare i propri orticelli in barba agli interessi generali della città e solo un’Amministrazione incline ad aggregarsi a ruota agli interessi dei propri sindacati di riferimento”

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