Terni, sottopassaggio a Borgo Rivo nel totale degrado: siringhe usate e un ratto morto

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sottopassaggio borgo rivo (3)Un degrado totale che va ben oltre il problema estetico: il sottopassaggio di Piazzale Marinai di Italia nella zona di Borgo Rivo di Terni, nelle vicinanze del frequentato McDrive, costituisce oggi un pericolo per la salute pubblica. Lo dimostra la segnalazione, con tanto di foto scattate questa mattina, di un cittadino che spiega di aver più volte chiesto alle istituzioni di intervenire senza essere preso in considerazione.

Lungo il percorso del passaggio, tra foglie e rametti secchi, ci sono diverse siringhe usate, probabilmente lasciate da tossicodipendenti. Poco più in là si vede il cadavere di un ratto, apparentemente investito da un auto, almeno a giudicare dalla forma (ma potrebbe trattarsi semplicemente degli effetti di un avanzato stato di decomposizione). Superfluo dire quali rischi sanitari comportino siringhe usate e un topo morto.

Il cittadino spiega: “Viste le varie segnalazioni inascoltate fatte e vista la mancanza di manutenzione (da due anni ormai mancano pezzi di grigliato e per un minimo di pulizia si ricorre al Signore, visto che si impegna Don Luca…) mi impegno a rendere pubbliche alcune foto scattate stamattina. Per chi non lo conoscesse, questo è l’unico sottopasso pedonale che collega La Castellina con Borgo Rivo, percorso ogni giorno da studenti” e da altre persone.

Nella segnalazione c’è poi un riferimento polemico ai risultati delle ultime elezioni amministrative: “Per farvi abboccare – si rivolge il cittadino agli elettori – è bastato tagliare un po’ di erba e chiudere qualche buca (già riaperta fra l’altro). La mia denuncia – specifica – non è per le istituzioni locali perché chi deve sapere sa (ma con la scusa di mancanza di fondi non fanno da anni ormai neanche il minimo indispensabile di manutenzioni e pulizie ordinarie!) ma è per capire quanto ‘siamo’ deficienti noi cittadini, elettori”.

“Cari miei – conclude il cittadino – il degrado che c’è a ‪‎Terni‬ è colpa di tutti ma soprattutto di chi conferma certe scelte e persone che più di altre istituzionalmente hanno ‘contribuito’ (non facendo) a questo schifo”.

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