Terni, strada della Palombara tra frane, fango e detriti: “Mai un sopralluogo, siamo stati abbandonati”

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P1000288“Ogni volta che piove non riusciamo quasi ad uscire di casa. Si allaga tutto e la strada diventa impraticabile e pericolosa. Poi adesso lo vede anche coi suoi occhi”. Mentre raccontano al cronista quello che sono costretti a provare ogni giorno, ma in particolare in quelli piovosi, a Torre Orsina viene giù il diluvio universale alternato a grandine, tanto che  la discussione continua sotto i portici di una casa.

In strada della Palombara s’è radunato un gruppetto di persone: sono quelle che ormai da anni denunciano il dissesto di una via che si sta lentamente disfacendo sotto i loro occhi, erosa dall’acqua. Il giro “panoramico” – si fa per dire – nel tratto che conduce dall’ingresso della strada sino a Torre Orsina paese e da lì al ricongiungimento della Valnerina sembra una speciale del rally di Sardegna: solo terra e sassi, solchi profondi, enormi massi scesi a valle e finiti nel mezzo della carreggiata, con tutte le conseguenze del caso. Un vero e proprio attentato alla sicurezza, che fa il paio con l’altro problema, quello del tubo scoperto in mezzo alla strada, col quale i residenti convivono da quasi 4 anni.

Tutta colpa di quei lavori fatti nella strada comunale di Torre Orsina. “Quando hanno realizzato alcune opere idrauliche per far fronte allo smottamento del terreno – spiegano i residenti – è stato fatto in modo che le acque piovane defluissero a valle, sul versante di strada della Palombara, ma nessuno si è preoccupato di costruire degli argini, dei sistemi di regimentazione. Così ogni volta, in particolare quando piove ma non solo, l’acqua scende con violenza e oltre a provocare frane, trasporta a valle pietre, sassi e detriti di ogni tipo. La strada sta cedendo in più punti e di questo passo prima o poi verrà giù del tutto”.

Il fondo stradale è assolutamente compromesso, a tratti quasi impraticabile, comunque estremamente pericoloso, soprattutto nelle zone in cui confina con un fosso non protetto. Non solo: “Molti tratti della strada sono sprovvisti di paracarri – dicono ancora i residenti- e d’inverno il percorso si può fare solo stivali ai piedi o mettendo a rischio l’automobile, perché si riempie oltreché di detriti anche di fango. In più non c’è un lampione, non c’è alcuna segnaletica né a terra né di precedenza, col risultato che le automobili, in queste precarie condizioni del manto, devono anche fare lunghe retromarce. Abbiamo più volte sollecitato, anche telefonicamente, ma nessuno ha  mai fatto niente”.

Da due anni a questa parte, i residenti continuano a spedire petizioni al sindaco (l’ultima appena dieci giorni fa), al responsabile strade del Comune, alla protezione civile e al Consorzio di Bonifica Tevere Nera senza però ricevere risposte. Anzi, una si. Sempre la stessa: “Non ci sono i soldi – spiegano-  ce l’hanno ribadito anche ad un incontro pubblico da noi organizzato e al quale sono intervenuti. Servirebbe una manutenzione urgente, poichè da quando esiste questa strada, una decina d’anni, nessuno l’ha mai fatta, ma non ci sono i soldi per farla. E noi possiamo solo stare a guardare”.

Perché il paradosso più grande è che non c’è modo di venirne fuori se non aspettando che intervengano gli enti preposti. Qualcuno infatti aveva anche proposto di rimboccarsi le maniche e fare da soli, trovando anche sponda in parte dei residenti, ma l’opzione è caduta subito: “Volevamo affittare una macchina per movimento terra e pulire noi, ma ci vogliono tantissime autorizzazioni, compresa quella per chiudere la strada e l’iter burocratico è lunghissimo e obbligatorio”, spiegano.

In tutto questo, come se non bastasse, c’è anche il gioco al rimpallo delle responsabilità fra il comune di Terni e quello di Arrone per il primo tratto della strada, quello più esterno che sfocia sin quasi a vocabolo Isola. Anche quello avrebbe bisogno di una risistemata, perché risente  degli stessi problemi, ma ogni richiesta rimbalza contro questa situazione: “Addirittura una volta ci hanno risposto che è una strada privata, quando non c’è scritto da nessuna parte e invece ci sono i cartelli normali con l’indicazione della via”, concludono i residenti. Che nel frattempo vedono la loro strada, molto trafficata, sempre più a rischio sicurezza: “Perché nessuno è mai venuto a vedere la gravita del problema? Perchè non è mai stato fatto nemmeno un sopralluogo nonostante lo richiediamo da anni? Forse lo abbiamo capito: perché siamo lontani dal centro cittadino, questa zona periferica non dà visibilità a chi comanda, quindi non interessa a nessuno”. E ribadiscono quanto hanno scritto in  calce ad una delle loro petizioni: “Visto che è una strada comunale e nessuna fa niente,  riterremo il sindaco e il responsabile viabilità del Comune direttamente responsabili se qualcuno si farà male”.

 

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  • robersis

    Chi è causa del suo male pianga se stesso. Sono anni che vi lamentate e sono anni che continuate a votarli. Ancora non avete capito che i voti che gli date vengono usati solo per loro e per i loro compagni di merende.