Terni, successo della manifestazione contro inceneritori: ”Non possono ignorarci”. Le foto

Nemmeno la pioggia ha fermato la volontà di tantissimi cittadini ternani di dire il proprio “no” alla riaccensione dell’inceneritore. Il corteo No Inceneritori è partito ieri alle ore 16.30 dal Piazzale della Rivoluzione Francese di Terni ed ha visto la partecipazione di circa 500 persone: si tratta di uno dei cortei più partecipati che siano mai stati realizzati a Terni. Una manifestazione sentita da tutti i cittadini che in questi giorni hanno appoggiato il Comitato No Inceneritori Terni: dalle iniziative ai flash mob organizzati spontaneamente dai cittadini, dal web alla grande manifestazione di ieri.

“I tempi stringono” – fanno sapere dal Comitato – da qui a poco l’inceneritore riprenderà la sua funzione, l’amministrazione comunale sa tutto il male che produce questo tipo di smaltimento ma non fa niente per salvaguardare i suoi cittadini. A quanto pare gli interessi dei privati valgono più della salute. Noi pensiamo che prima dei profitti ci sia la dignità, la salvaguardia dell’ambiente, della vita e il rispetto della volontà popolare. Discariche e inceneritori non possono e non devono essere una soluzione; la strategia rifiuti zero deve essere un punto di riferimento necessario”.

Un chiaro messaggio è diretto a Palazzo Spada: “Proprio nella fase così difficile che la città sta attraversando in questi giorni siamo convinti che sia il momento di soluzioni complessive e di lungo termine, non incardinate in un presente senza vie d’uscita ma orientate ad un futuro di sostenibilità: proprio adesso è importante che l’amministrazione cittadina si assuma la responsabilità di impedire la riaccensione dell’impianto data la grave e compromessa situazione ambientale della città, e metta in moto un circuito virtuoso di gestione dei rifiuti, che sia una scommessa reale per il futuro prossimo di Terni”.

Adulti, bambini, giovani e meno giovani: i circa 500 partecipanti al corteo rappresentano uno spaccato del tessuto sociale della città presenti nonostante una piovesse fin dall’inizio della manifestazione. “In un modo o nell’altro, tutti i partiti di questa città hanno voluto o avallato questo piano di gestione dei rifiuti. Per questo motivo ci teniamo ad essere un Comitato composto da liberi/e cittadini/e, senza secondi fini e senza chissà quale sotterfugio. Questa manifestazione rappresenta il momento collettivo in cui insieme potremo per un verso esigere maggiore trasparenza da parte di ACEA, a cui in questi giorni abbiamo recapitato una lettera in cui chiediamo dati chiari rispetto a ciò che brucerà nei prossimi anni e quali i profitti che farà grazie agli incentivi statali CIP6, e dall’altro imporre all’amministrazione un cambio decisivo di rotta: basta incenerimento, di qualunque tipo, nella conca ternana. Oggi abbiamo dimostrato di non essere una voce isolata, siamo tanti e determinati. Impossibile ignorarci dopo il successo di questa manifestazione”.

Il lungo e colorato fiume del popolo No inceneritore, partendo dalla stazione degli autobus si è snodato per le vie della città, attraversando tutto Corso Tacito fino ad arrivare sotto il Comune. Nel corso del tragitto tante le dimostrazioni di solidarietà dal resto della cittadinanza, tanti gli applausi delle persone affacciate alle finestre e molti passanti che si sono uniti al corteo.

“Ma non finisce qui – fanno sapere del comitato – la lotta per la salvaguardia della salute e dell’ambiente nel nostro territorio è appena iniziata. Continueremo con la nostra mobilitazione, con incontri, dibattiti, monitorando e denunciando qualsiasi passo falso di Terni Ena e Comune, che vada ad aggravare ancora di più la nostra sempre più compromessa salute”. Danno appuntamento ad un presidio sotto la sede di Aria spa (Acea) perché non è ancora arrivata risposta alla lettera che oltre al Comitato No Inceneritori anche WWF e CittadinanzAttiva hanno inviato.

Nel frattempo la patata bollente passa nelle mani delle istituzioni che dopo un’iniziativa del genere non potranno far finta di nulla: i cittadini chiedono risposte certe e provvedimenti concreti.

LE FOTO:

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